00:00 25 Novembre 2020

Valpadana, 25 dicembre 99: nevicata di Natale vanificata da “Lothar”

Il cuscino freddo fu spazzato via dalla fortissima corrente occidentale mite, legata al passaggio dell'uragano Lothar, ma localmente a Santo Stefano riuscì per qualche ora a cadere la neve.

La devastazione portata dal passaggio di Lothar in Svizzera.
Un bel freddo prima di Natale, la speranza di una nevicata, vanificata per l’arrivo di una tempesta senza precedenti in Europa
, poi la riscossa del 2000. A Milano andò proprio così.

L’alta pressione si stava facendo da parte e sulla Lombardia era presente un bel cuscino di aria fredda quel 23 dicembre del 1999.

L’Atlantico però si stava muovendo in grande stile, ma anzichè produrre una semplice perturbazione per regalare la neve e tanta gioia per i giorni più belli dell’anno, spinse una tesa corrente occidentale in direzione delle Alpi, in cui poi andò ad inserirsi l’uragano "Lothar" che spazzò i cieli di mezza Europa, in particolare di Francia, Svizzera e Germania.

La barriera alpina preservò la Lombardia da quel vento terribile ma la corrente da ovest non era favorevole a nevicate importanti. Le masse d’aria umide comunque giunsero a destinazione nella notte di Natale: il cielo si chiuse, la temperatura rimase ferma attorno allo zero o poco al di sotto.

La mattina di Natale qualche fiocco svolazzò per l’aere nei quartieri a sud e a ovest della città, poi solo pioviggine con temperatura risalita a +2°C. Fuori città, specie verso nord, le cose andarono diversamente: piovve si, una pioviggine insistente e beffarda con la temperatura dell’aria rimase stoicamente inchiodata a zero. La pioviggine gelò al suolo e per tutta la notte furono segnalati incidenti stradali dovuti a testa-coda.

Molti anziani caddero sull’asfalto trasformato in "vetrone". Era il classico gelicidio. Il mattino seguente arrivò il fronte freddo, che coinvolse soprattutto il nord della regione: prima caddero aghi di ghiaccio, poi veri e propri fiocchi di neve. Fu un Santo Stefano sotto la neve a Varese, specie nella zona del Sacro Monte, ma più a sud la trasformazione in pioggia fu molto rapida, segno di una poderosa avvezione di aria mite atlantica, conseguenza di quanto stava accadendo oltralpe.

Di colpo ad Arese, qualche km a nord di Milano, si passò da +1 a +7°C, spuntò il sole mentre cadeva ancora qualche rovescio in stile primaverile. Milano non vide praticamente nulla, passando un Natale davvero scialbo e deludente, l’anno dopo però il destino avrebbe regalato al capoluogo lombardo la grande soddisfazione della notte di Natale sotto una memorabile nevicata, che nei 20 anni successivi non si verificò più.

Autore : Alessio Grosso