00:00 24 Dicembre 2019

METEOLIVE CULT: la nevicata del NATALE 2000 a Milano

Sulla Pianura Padana 24 ore di neve che non si dimenticheranno. Non si verificava dal 63 una fioccata sul capoluogo lombardo nella notte di Natale e sino ad ora non si è più verificata.

ECCO COSA SCRIVEVAMO IL 25 DICEMBRE DEL 2000 su METEOLIVE: Per tutti gli italiani che non hanno potuto assaporare la gioia di un Natale come questo, a tutti coloro che sognano di vivere una fiabesca nevicata natalizia, MeteoLive dedica queste immagini.

Ci sono le strade trasformate in piste da sci, c’è il risveglio natalizio in una città ancora addormentata e ci sono le macchine semi-sepolte.

Immaginate anche voi di aver vissuto tutto questo vedendo queste istantanee, estraniatevi per un momento dell’ambiente in cui vivete e fate vostre queste emozioni bianche.

Dopo aver sognato, cominciamo a fare un po’ di commenti su quanto è avvenuto.

Dunque, premettiamo subito che si è trattata di una nevicata classica di addolcimento, dunque solo inizialmente asciutta, in seguito piuttosto bagnata, intermittente, solo a tratti intensa.

La qualità della precipitazione non è stata impeccabile.

Non si sono visti in pianura turbini di neve polverosa volteggiare con leggiadria sotto i lampioni, non si è visto "l’effetto farina" a Milano, mentre le segnalazioni lo davano nel novarese, nell’alessandrino e nell’astigiano.

Cos’é? Semplicissimo, la neve è talmente asciutta e l’asfalto talmente gelato che i fiocchi sembrano soffiati proprio in prossimità del suolo.

Nelle prime ore non si sono verificate deformazioni viscose del manto nevoso sulle macchine e sugli oggetti.

Cosa vuol dire? Significa che la neve, nonostante una certa pesantezza, trovava al suolo temperature zotto zero e dunque sufficienti a depositarsi artisticamente sulle cose.

Le quantità di neve raggiunta sulla Pianura Padana vanno mediamente dai 20 ai 35 cm, ma nel cuneese i quantitativi sono stati anche superiori.

L’atmosfera si è riscaldata costantemente a partire dall’alba del giorno di Natale.

In tutte le località del nord-ovest si è guadagnato almeno un grado, cosa normale in configurazioni bariche di questo genere, un rialzo che però in molti casi può essere fatale, specie se, come sovente si verifica, si manifesta in quota.

Infatti già dal tardo pomeriggio sulla Lombardia e in particolare su Milano la pioviggine ha sostituito la neve e nella notte è affluita aria sempre più mite e molta della neve presente sugli alberi è scivolata al suolo.

Si guadagnano più o meno 1 o 2°C al giorno dal giorno successivo alla nevicata.

Sul nord-ovest comunque lo spessore di questo blocco freddo è stato sufficiente a consentire che i fenomeni giungessero al suolo anche con temperature che partivano con valori anche superiori a quelli del settore nord-orientale, dove in diversi casi non sono mancati episodi di gelicidio, magari dopo un breve esordio nevoso.

Al centro-sud il Libeccio ha stroncato ogni tentativo di neve, quella neve che aveva anche cominciato a cadere su molte località appenniniche, ma che poi si è trasformata rapidamente in pioggia.

 

Autore : Alessio Grosso