00:00 21 Gennaio 2019

La nevicata del 3-5 gennaio del 1954 in Valpadana

La nevicata determinata da un doppio afflusso freddo di origine artico, sia continentale che marittimo.

Un accumulo medio di 45cm in Valpadana con Milano sotto ben 43cm di coltre bianca, caduti dalla sera del 3 al pomeriggio del 5 gennaio in seguito alla formazione e all’approfondimento di un bel minimo depressionario a ridosso del mar Ligure, alimentato da aria fredda di origine artica.

L’isoterma dei -5°C a 1400m abbracciava in quei giorni tutta la Valpadana e la spinta umida sud-orientale fece un baffo a quei valori, non ci furono strati caldi a limitare il fenomeno, oltretutto alle quote di pianura a quei tempi non c’era certo la densità abitativa di oggi e l’impatto con la neve fu notevole.

Rispetto ai giorni nostri oltretutto non si disponeva di mezzi tali da poter spalare via tutta la coltre bianca assassinando il micro-clima come avviene oggi. Se l’effetto ghiacciaia al suolo dopo le nevicate nel centro città non è più tale da far piombare le temperature di molti gradi sotto lo zero all’arrivo del sereno, lo si deve anche a questo vizio di voler rimuovere completamente ogni centimetro di neve, quasi si trattasse del virus della peste.

Della nevicata del gennaio del 54 balza subito all’occhio la bellezza di quel nucleo depressionario così ben sviluppato all’altezza del nord-ovest italiano. Nevicate fitte, magari non come quelle del febbraio del 47, ma sicuramente importanti e accompagnate anche da folate di vento in montagna, visto il gradiente barico abbastanza vivace.

Autore : Alessio Grosso