00:00 25 Giugno 2015

Il temporale vissuto con il nonno…

Sono cambiati i tempi, e tanto...

Quanto diverso e’ oggi l’arrivo di un temporale rispetto a 30 anni fa: il temporale era visto come un avvenimento da condividere con gli altri ed allora mi ricordo che, quando si iniziava a vedere il "nero" verso il Garda (nella mia zona di Padova, il temporale che veniva dal Lago di Garda era foriero di molta pioggia e grandine, perciò molto temuto) iniziava l’attesa.

Attesa che noi ragazzi si viveva di riflesso sui grandi. Mi ricordo che mia mamma iniziava a chiamare a raccolta tutti per andare sui campi vicino a casa per raccogliere in grandi mucchi il fieno che si stava godendo il sole estivo, cosi’ facendo si evitava che venisse bagnato completamente dalla pioggia in arrivo.

L’operazione veniva compiuta "a mano" senza l’aiuto di alcun macchinario. I campi perciò iniziavano a popolarsi in modo frenetico. Poi si dovevano richiamare e radunare tutti gli animali da cortile. Si ritiravano i panni messi a stendere ad asciugare dopo il bucato. Tutto questo si doveva portare a termine prima dell’arrivo del temporale, era perciò un lavorio frenetico che oggi verrebbe chiamato "stress".

I tuoni ormai sempre piu’ vicini, il vento, i primi goccioloni e poi subito i primi violenti rovesci, ormai era sopra di noi e i ragazzi tutti assieme in casa con mamma, papa’ e altri parenti (le famose famiglie allargate di una volta) tutti ad ascoltare, a vivere questo evento. Via la luce, le candele che si accendono, i racconti che iniziano da parte dei piu’ anziani su come avevano vissuto i temporali piu’ brutti "ai loro tempi".

E li noi interessati ed attenti pendevamo dalle loro labbra, tanto che non ci accorgevamo neanche che il temporale intanto era già passato. Era il nonno che ci chiamava interrompendo il nostro momento di estasi invitandoci ad andare a vedere quel magnifico arcobaleno che solamente in quegli anni mi ricordo di avere visto così limpido e favoloso solcare un cielo nero come il carbone.

Ora tutti fuori ad osservare i rivoli di acqua che correvano nell’orto trasformato in fiume con mille affluenti. La temperatura piu’ fresca, l’aria piu’ frizzante, tutto riprende come prima, mezza giornata passata a vivere il temporale…

Autore : Guido