00:00 27 Gennaio 2003

Il mio ’85…

La mia versione di quell'evento unico e meraviglioso...

E’ domenica mattina e tutto procede per il meglio.
Fuori c’è un cielo meraviglioso..completamente bianco, accecante. Non so perchè ma ho come la sensazione di non essere l’unico ad aspettare…

Le macchine, le strade, i comignoli sembrano tutti affamati di neve. E c’è un silenzio….
La temperatura è fantastica -4°! Decido di uscire.

I miei sensi si svegliano: il freddo pungente sembra aumentato rispetto a ieri…perchè? Ieri eravamo ancora sui -6….ma certo! E’ colpa dell’umidità! Mai tanto attesa come adesso.
Dunque è solo questione di ore, di minuti.

Finalmente inzia, e tutti voi sapete come: la neve dei 4 gradi sotto zero in pianura è qualcosa di magico, cade leggera ma decisa, intensa ma piccola e…arriva dappertutto! Incontra gli angoli dei marciapiedi e si ferma..così. Non si scioglie più.

Quello forse fu il giorno più bello.
Il lunedì, peraltro, si presentò sontuoso e nevoso come non avevo visto mai ma…io non mi sentivo proprio bene bene…39° di temp. interna: influenza conclamata.
Dunque che fare?

Più mi agitavo per la sciagura e più la febbre aumentava…mi sembrava di vedere un film basato su una storia di neve e di gelo, al quale io non potevo partecipare.
Ecco cosa feci:
1. Imposi a tutta la famiglia di tenere rigorosamente aperte tutte le tende
2. Mi svegliai sempre prestissimo per non perdermi nemmeno un fiocco di neve.
3. Piansi rumorosamemte quando mi accorsi che la mia macchina fotografica era più malata di me (per punizione si fece un bel volo dalle scale)
4. Quando la notte del lunedi mi accorsi che aveva smesso…la presi con filosofia e mi calmai…

Invece.
Tutti sappiamo cosa accadde Martedi! Riprese. trionfante, da record, impetuosa, regolare! Bisognava fare qualcosa.
I miei cercarono di trattenermi ma io mi vestìi in fretta e mi precipatai fuori in quel mondo unico e, forse, irripetibile. C’era solo un problema: le scarpe. E’ possibile essere un appasionato di neve e non aver mai comperato un paio di Moon-boot??? E’ possibile.

Quando arrivai al negozio di scarpe non dovevo avere un grande aspetto: tremavo come una foglia, dovevo essere bianco come la neve fuori e soprattutto avevo un sorriso da ebete stampato in faccia. Dissi: Moooooooon-boooooot!!!!!

Uscito dal negozio mi misi a correre (travolsi anche una vecchietta che non mi fermai ad aiutare. Il complesso di colpa mi durò dieci secondi)
Finalmente a casa, pagai quella follia con dieci giorni di letto!
L’ultima cosa che ricordo di quell’evento è la neve del mercoledì, mista ad acqua con 2 gradi.
Fuori la temperatura aveva preso a salire, la mia, con calma, iniziava a scendere.
Autore : Massimo Habib (“Artico” nel nostro forum)