00:00 29 Marzo 2017

Gli scherzi di aprile: guardate cosa successe il 17 aprile 1991 al nord…

Neve in pianura ad aprile? Nel 1991 si fece vedere addirittura alla fine della seconda decade mensile.

Aprile 1991, un mese che gli abitanti del nord Italia non dimenticheranno facilmente.

Il mese aveva esordito con un clima molto mite, interrotto bruscamente nella prima decade da una breve irruzione fredda che aveva interessato il centro-sud.

Il tempo si rimise abbastanza in fretta, tant’è vero che la mitezza aveva riconquistato agevolmente tutta la nostra Penisola; nessuno si poteva immaginare quello che sarebbe successo nei giorni seguenti.

Lassù, il grande nord stava preparando un attacco invernale in piena regola, che si materializzò in tutta la sua crudezza il 17 aprile segnatamente al nord.

La realanisi di quel giorno ci mostra una vasta lingua gelida che dal nord Europa si protendeva in direzione del Mediterraneo, con una depressione da contrasto piazzata tra la Corsica e la Toscana.

Queste furono le conseguenze.

A MILANO (report di Alessio Grosso)

Una Milano da…congelare, quella del 17 aprile del 1991. Nessuno solo 24 ore prima si sarebbe aspettato una giornata del genere. La città aveva infatti fatto segnare valori primaverili, i parchi pubblici erano stati affollati, molti i ragazzini in pantaloncini corti. Molti i colletti bianchi con le giacche in mano fermi a chiacchierare per la strada durante la pausa pranzo.

Gli uccellini cinguettavano felici, in macchina il sole costringeva a tenere i finestrini abbassati. I bollettini meteo annunciavano però l’arrivo dal nord Europa di un gelido nucleo perturbato che avrebbe provocato un brusco abbassamento della temperatura riportando la neve sulle Alpi. La mattinata del 17 cominciò come era finita la giornata del 16: un cielo azzurro, ottima visibilità e solo qualche nube all’orizzonte.

Molti quindi andarono al lavoro indossando abiti leggeri. Alle 11 il sole fu coperto da nubi sempre più minacciose anche di tipo cumuliforme e i venti da est rinforzarono sensibilmente. Dai 14°C gradi delle 11 si passò presto a 10°C alle 13 quando scoppiò un forte temporale accompagnato da raffiche di vento impetuose.

Nubi mammellari correvano nel cielo, chi stava ancora facendo i mercati mise al riparo le proprie mercanzie e ripiegò verso casa. Piovve con forza e con il sostegno del vento sino alle 17. Rinfrescava ancora: da 10°C scendemmo a 6°C alle 16 e poi a 4°C alle 17. La gente commentava: "che freddo, che giornata, e chi se lo aspettava", ma non era ancora finita, il meglio stava per arrivare.

Alle 17.30 d’improvviso il cielo divenne d’un bianco uniforme. Insieme alle gocce d’acqua comparvero grossi fiocchi di neve fradici. Pochi lo notarono: allora la natura decise di fare un ulteriore sforzo. Tutti dovevano vedere questa sorta di miracolo: ecco allora fiocchi enormi invadere i quartieri cittadini sostituendo di colpo la pioggia alle 17.45. La temperatura piombò a + 0.7°C e nonostante tutto fosse impregnato d’acqua, la neve attaccò. Fu uno spettacolo con fiocchi di rara grandezza. Grande fu la sorpresa della gente, che si stringeva tra golfini ed impermeabili cercando di rifugiarsi in qualche bar. E continuò a nevicare sulle piante ormai fiorite, sui prati verdi, sui tavolini all’aperto allestiti dai locali per la primavera.

Tutta la città fu investita fino alle 20 da una nevicata abbondante, poi i fiocchi caddero ad intermittenza per tutta la notte, sino alla mattina alle 8 quando scesero gli ultimi con un grado sopra zero.

Nel pomeriggio del 18 tornò il sole ma il freddo si fece sentire per tutta la giornata. Ricordi indelebili…

A TORINO (report di Mario Adinolfi)

Era un giorno come tanti altri, nessuno si sarebbe aspettato che alle 17,30 avrebbe cominciato a nevicare. La pioggia aveva caratterizzato gran parte di quel mercoledì 17 aprile 1991.

Alle 17,00 ad Orbassano i fenomeni divennero più insistenti, a carattere di rovescio, la temperatura scese e quando raggiunse i +5°C, clamorosamente girò in neve. La precipitazione era così violenta che non dava il tempo alla neve di sciogliersi anche se la temperatura era largamente superiore allo zero. Il calo termico però sopraggiunse rapido. In quindici minuti si scese a +0°C e fu neve vera. Alle 20 c’erano già oltre 10 cm di neve al suolo e il mattino seguente il risveglio era più bianco che mai, un accumulo di quasi 20cm.

Torino rispetto ad Orbassano risultava leggermente meno fortunata. Già dalle 7 del mattino del 18 aprile la precipitazione perdeva di intensità e alle 8 le prime schiarite annunciavano la fine di un evento storico.

Fino alle 9 qualche timido fiocco veniva ancora giù sospinto da un vento debole di maestrale che quasi sembrava volesse sostenerli in aria evitando di consegnarli all’asfalto. Un sogno era divenuto realtà. L’ inverno 1990-91 a Torino finiva così come era cominciato, con una stupenda nevicata.

Il giorno 19 si ebbero le conseguenze più tristi di questo evento, il gelo…Molte viti già in germoglio furono bruciate e molte colture subirono ingenti danni. Nel cuore rimane però solo il ricordo di un giorno fantastico alla faccia di chi pensa che il 17 sia un giorno infausto.

Se metti "Mi piace" sulla nostra pagina Facebook riceverai i nostri aggiornamenti meteo direttamente sulla tua bacheca di Facebook e potrai interagire con tutti gli altri nostri fan: https://www.facebook.com/MeteoLive 
 

 

Autore : Paolo Bonino, Alessio Grosso