00:00 21 Aprile 2001

Cronaca di una grandinata violentissima

Era il 26 marzo del 2000 a Genova. Vediamo cosa è accaduto nella descrizione di Paolo Bonino

Cronaca di un evento che ha dell’ incredibile.
Quello che vi sto per raccontare è uno dei fenomeni meteorologici più intensi che io abbia mai visto!
Era marzo dell’anno scorso, un inverno passato senza pioggia, senza neve e con poco freddo. Dopo mesi e mesi di correnti da nord e di aria secca il 25 marzo arriva la prima perturbazione. Porta 50mm di pioggia a Genova, un valore che dà un po’ di respiro alla terra secca ed arsa.

Verso mezzogiorno la pioggia si calma e il cielo si rischiara, ma è solo una tregua; nel pomeriggio altri rovesci seppur brevi contribuiscono ad accumulare altri 10mm.
Io mi ritenevo già soddisfatto di aver visto un po’ di pioggia dopo tanta arsura, ma non immaginavo mai più quello che di li a poco sarebbe successo.

Verso le 23 mi accorgo che verso ponente si vedono dei lampi di tanto in tanto.. “Un temporale” ho pensato che magari non avrebbe interessato nemmeno la mia zona.

Verso la 1 di notte ecco i primi tuoni, sempre più vicini e assordanti. Verso la 1,30 comincia a piovere moderatamente con lampi accecanti e tuoni assordanti. Dopo circa 10 minuti si scatena il finimondo.

Sento dalla mia finestra uno scrosciare furibondo, come il rumore di una cascata d’acqua. Subito penso che si tratti di pioggia torrenziale, ma il rumore era diverso, più forte e acuto. Allora mi avvicino alla finestra con il cuore in palpitazione, da vero appassionato, e vedo la strada completamente bianca.

Chicchi di grandine fittissimi, grossi come ciliege sbattevano ovunque, facendo addirittura scattare gli antifurti delle auto in sosta.
La grandinata durò 2 ore senza sosta e fu accompagnata da lampi e tuoni tremendi. La temperatura, durante tutto il fenomeno, si mantenne sui 3°. Mai visti dei chicchi di grandine così fitti.

Quando la grandinata cessò, al suolo rimase mezzo metro di grandine che si andò a depositare soprattutto negli angoli delle strade.

Alcune macchine furono letteralmente sommerse dal ghiaccio. Alcune strade furono anche chiuse al traffico e l’ospedale di San Martino ebbe non pochi problemi. In alcune zone il ghiaccio rimase per oltre 10 giorni, nonostante la pioggia e le temperature abbastanza alte. La cosa più incredibile è che a pochi km dal levante cittadino non era venuto nemmeno un chicco.

Una quantità di grandine così non si ricordava a memoria d’uomo.
Autore : Paolo Bonino