00:00 30 Dicembre 2017

CAPODANNO 96: ripercorriamo gli eventi di quel grandioso periodo! (prima parte)

Un viaggio nel passato; la grande ondata di GELO del Capodanno '96. In molti la ricorderanno, per chi non era ancora nato, un'occasione per viaggiare un po' con la mente.

Facendo un salto a ritroso nel tempo, ripercorriamo gli eventi che si svolsero a cavallo tra il Natale sino al giorno di Capodanno del 96 quando l’Europa fu protagonista di un grandioso, seppur breve, episodio di maltempo invernale. Grazie alla presenza di un blocking altopressorio tenace, collocato a cavallo tra la Penisola Iberica e l’oceano Atlantico, masse d’aria gelide di origine continentale, riuscirono a spingersi molto ad ovest, conquistando l’Europa centrale ed orientale, interessando anche parte del Mediterraneo. In ambito nazionale i massimi effetti ricaddero sulle regioni dell’Italia settentrionale. Dopo aver dato il via all’irruzione gelida, il blocking anticiclonico sull’ovest Europa perse la radice subtropicale dalla quale ebbe origine, isolandosi sull’oceano nord Atlantico. A quel punto la sinottica in ambito europeo cambiò radicalmente, venne a crearsi quello che in gergo popolare, tra appassionati di meteorologia viene definito col termine di "atlantico basso", presagio a quelli che sarebbero stati gli sviluppi nei giorni successivi.

L’ondata di gelo sull’Europa ebbe una durata complessiva di 4 giorni (da giovedì 26 a domenica 29 dicembre 1996), durante i quali in ambito italiano, le isoterme sul piano isobarico di 850hpa (circa 1500 metri) crollarono sino ad un valore di ben -15°C. L’apice di freddo raggiunto la sera di domenica 29 dicembre, alla medesima quota furono registrate punte sino a -17°C all’estremo nord-est (Friuli). Le lunghe notti di dicembre garantirono un grandioso raffreddamento delle pianure, con valori che in taluni casi riuscirono a raggiungere i -20°C, complice la ventilazione modesta ed un cielo completamente sereno. La neve raggiunse a più riprese le coste del medio versante Adriatico con molti centimetri di neve accumulati e temperature anche qui diversi gradi sotto lo zero. Fu misurato uno spessore di manto nevoso sino a 60cm nella città di Ancona. 

Nei giorni successivi l’atmosfera diede sfogo al meglio di sè in termini di inverno e tanta spettacolarità. Una "goccia" d’aria gelida continentale, viaggiando con moto antizonale da est verso ovest, riuscì a raggiungere la Francia nella mattinata di lunedì 30 dicembre. La nuvolosità prese il posto al sole gelido delle giornate precedenti, una prima rotazione dei venti in quota dai quadranti meridionali regalò la NEVE sino al piano sulla Liguria, la Lombardia, l’Emilia Romagna ed il basso Veneto. Coinvolta dalle precipitazioni nevose inizialmente sino al piano anche la Toscana ma qui lo Scirocco confinò il limite dei fiocchi in rapido innalzamento già dal pomeriggio.

Neve ad Ancona la notte del 29 dicembre 1996

Domani l’appuntamento con la seconda parte del nostro racconto!

Autore : William Demasi