00:00 7 Luglio 2004

7 luglio 2001: il drammatico racconto del tornado in Brianza

Riviviamo insieme a Umberto Lissoni il tornado che ha investito la Brianza nel 2001

Sabato 7 luglio 2001. Era quasi mezzogiorno e su Concorezzo e dintorni grossi nuvoloni minacciosi facevano presagire un bel temporalone di quelli che avrebbero sicuramente rinfrescato l’aria pesante di quei giorni caldissimi, quasi insopportabili; nulla però faceva presagire a chi come me, poco esperto in meteorologia, sarebbe accaduto da lì a poco.

Eravamo rientrati in fretta a casa io, mia figlia Chiara di 3 anni e mia moglie dopo le consuete compere del sabato, in quanto il temporale si stava avvicinando sempre più ed iniziavano a cadere dei goccioloni di pioggia misti a dei grossi chicchi di grandine.
Stavo apparecchiando la tavola per il pranzo quando, all’improvviso si alzava un forte vento.

Vedevo correre i grossi nuvoloni minacciosi, lasciai la piccola Chiara sul suo seggiolone mentre mi affrettavo a ritirare dal balcone i vasi di geranio. E’ lì che mi accorsi che in uno di quei grossi nuvoloni si stava formando qualcosa di strano, dapprima un piccolo cono, poi sempre più grosso, capii subito che si trattava di una tromba d’aria.

Mi affrettai a scattare un paio di foto prima di chiudere subito persiane e finestre. Rimanemmo in attesa del passaggio di quella “cosa” mai vista prima. Sentimmo un forte rumore sempre crescente come se un grosso aereo stesse atterrando davanti a casa, poi la sgradevole sensazione del cambio di pressione nelle orecchie, l’energia elettrica andò via così’ come l’acqua e la linea telefonica. Ci fu un attimo nel quale non sapevamo cosa fare.

Restammo lì, fermi, chiusi in casa ad aspettare l’evolversi della situazione. Cosa sbagliatissima in questi casi.
Il tornado avrebbe potuto tranquillamente entrare in casa nostra e fare un disastro.
Capimmo subito che qualcosa di grosso doveva essere successo, quando dopo pochi istanti tornò la calma, un silenzio irreale regnava nella zona; silenzio che venne subito interrotto dall’ululare delle sirene dei primi soccorritori.

Rimasi sconvolto vedendo poi alla sera le terribili immagini trasmesse dai TG, guardai la piccola Chiara che, ignara di cosa avevamo rischiato qualche ora prima, giocava spensierata e solo in quel momento mi resi conto di che cosa avevamo rischiato.
Autore : Umberto Lissoni