00:00 19 Novembre 2014

Lo “snow lake effect” degli Stati Uniti può capitare anche in Italia?

Un fenomeno molto famoso negli Stati Uniti ma possibile anche in altre parti del mondo. Come ha origine il lake effect? Come si presenta visivamente questo fenomeno e quali zone d'Italia sono suscettibili ad osservare dinamiche simili?

Sono divenute sempre più famose col passare degli anni le immagini delle incredibili nevicate che quasi ogni anno si verificano negli Stati Uniti centro-orientali in prossimità dei Grandi Laghi, l’ultima quella recentissima di Buffalo.

L’origine di queste nevicate ha sempre suscitato un certo interesse perche accompagnate da dinamiche spettacolari in cui degli incredibili rovesci di neve si alternano a rapide e fugaci schiarite in un contesto di ventilazione settentrionale intensa che va a creare dei veri e propri blizzard.

Negli Stati Uniti l’effetto lago è determinato dalla grossa differenza termica esistente tra l’aria gelida in arrivo dal Canada al di sopra dei bacini lacustri che anche nella prima parte dell’inverno mantengono una buona parte del loro calore. Risulta essere la differenza di temperatura tra questi due elementi a provocare la condensazione delle nubi con la genesi di intensi rovesci di neve.

A valore di questa ipotesi gli snow lake effect maggiori, avvengono tipicamente nella prima parte dell’inverno quando l’arrivo delle prime gelide masse d’aria dal Canada scorrono al di sopra delle grandi superfici dei laghi ancora relativamente calde. Con l’avanzare della stagione questa differenza di temperatura si fa minore senza più permettere effetti altrettanto vistosi.

A permettere la formazione di nevicate così intense, di sovente sottoforma di intensi rovesci, la presenza di un territorio collinare tutto attorno alla zona dei Grandi Laghi. La massa d’aria gelida subisce così l’azione di disturbo determinata dalla presenza delle colline. Le bande nuvolose generate tendono ad "arrotolarsi" come dei nastri, i quali investono le sponde esposte (solitamente quelle meridionali o sud-orientali) determinando grandi tempeste di neve.

In ambito italiano questo effetto risulta in parte riprodotto quando una massa d’aria molto fredda si trova a transitare al di sopra di una superficie marina. Sul nostro territorio il fenomeno predilige quasi sempre i versanti adriatici.

In questo caso il contrasto tra l’aria fredda e le calde acque del mare risulta meno esasperato, la causa di tutto questo è da ricercarsi soprattutto nella temperatura della massa d’aria fredda che giunge dai Balcani, di sovente non fredda a sufficienza per creare contrasti paragonabili a quelli degli Stati Uniti.

Ci sono però delle eccezioni (vedasi febbraio 2012) in cui l’effetto viene riprodotto quasi fedelmente con l’aiuto ulteriore offerto dalla presenza dello stau lungo il versante orientale appenninico.

Nel primo filmato viene proposto un timelapse di due minuti in cui è concentrata "la storia" della nevicata che nel dicembre 2010 investì la cittadina di London, in Ontario. London si trova all’estremità meridionale del lago Ontario risultando così tra le località più esposte alle nevicate più intense da "Lake Effect".

Il secondo video mostra invece la cittadina alle prese con il blizzard nelle quotidiane attività.

 

Autore : William Demasi, adattamento Alessio Grosso