00:00 12 Luglio 2017

I danni da raffiche di vento (downburst) e da tornado: giornalisti, non fate confusione, ecco la differenza!

Le immagini di Pero e quelle di Trezzo d'Adda: nell'evento milanese del 29 luglio 2013 un concentrato di drammaticità ma anche di didattica. I giornalisti (talvolta non solo loro) continuano a confondere un tornado con un downburst, una cosa MOLTO diversa. Il tornado risucchia, la raffica di vento che dilaga da un temporale abbatte!

Il tornado (o tromba d’aria) risucchia tutto quello che trova attornò a sè: è come un’aspirapolvere; tutto intorno a lui ruota come su una giostra, con oggetti che restano in sospensione anche per diversi secondi; le violente raffiche di vento in seno ad un temporale (downburst) invece non risucchiano, abbattono, anche con inaudita violenza.

E’ l’aria fredda che dilaga verso il basso in seno ad un forte rovescio originato da un cumulonembo, e quando l’aria fredda impatta al suolo dilaga sul territorio in ogni direzione, arrivando a raggiungere la forza di un tornado F3, ma solo come intensità, non come dinamica. I venti che dilagano al suolo infatti da un violento rovescio, presentano modalità d’azione completamente diversa da quella di un tornado. Inoltre possono essere accompagnati da una cortina di pioggia fittissima, cosa che non avviene in un tornado.
 
E’ chiaro che la violenta espansione dell’aria, da qui il termine "downburst," a contatto con venti magari contrari, può produrre anche piccoli vortici rotanti o irregolari ma comunque non paragonabili ad un tornado. Nel caso della bomba d’aria prevale infatti una traiettoria lineare della massa d’aria, come si evince dall’osservazione del video dei danni prodotti a Pero (MI) dalla sua azione. Chi ha montato il video ha scritto comunque erroneamente tromba d’aria:

L’area interessata dal vento non supera i 4km di estensione orizzontale nei microburst ma i venti generati possono comunque superare i 200km/h e durare per parecchi minuti, i macroburst si estendono per molti km.

Nell’evento tornadico di Trezzo d’Adda si può notare la lentezza con cui si muove invece la tromba d’aria, pur risultando ugualmente devastante laddove colpisce l’imbuto. Notevole anche il moto rotatorio degli oggetti che rimangono sospesi nell’aria in modo quasi surreale.  

 

Ecco il precedente di maggio: https://www.meteolive.it/news/%2A%2AVideo%2A%2A/72/Il-precedente-recente-nel-Milanese-il-tornado-del-29-maggio-2013-ad-un-passo-dall-autostrada-A4-tra-Agrate-e-Cavenago-MI-/41760

 

Autore : Alessio Grosso