Roma: quei temporali improvvisi che arrivano dall’Appennino
Si possono sviluppare nei caldi pomeriggi estivi con lo zampino dell'Appennino, quando in quota affluisce aria fresca dai quadranti nord-orientali.
Il temporali che si stanno sfogando qua e là in questi ultimi pomeriggi di quasi estate ci danno lo spunto per inquadrare un fenomeno tipico delle estati romane.
Quando in quota transita aria fresca dai quadranti nord-orientali, richiamata da un centro depressionario posto nei pressi del nostro meridione, l’Appennino può fungere da trampolino di lancio per la formazione e lo sviluppo di imponenti nubi temporalesche.
Queste ultime viaggiano veloci in direzione dei Colli Romani, dove traggono ulteriore energia dall’intenso riscaldamento solare diurno. Ecco che su Roma, dopo una mattinata radiosa e calda, il cielo si può riempire di nubi sugli orizzonti settentrionali. Non ci vorrà molto affinchè il temporale con i suoi rovesci, talora anche abbondanti, investa la Città Eterna portando sollievo e refrigerio ma anche allagamenti e tutti quei problemi legati al traffico impazzito.
Nella sequenza proposta una suggestiva veduta di dei tetti di Roma bersagliati dai fulmini in una di queste situazioni.
Autore : Luca Angelini