00:00 22 Maggio 2013

Il devastante tornado di Moore (OK) raccontato con i filmati

Ecco alcuni video ripresi dagli stormchasers americani che mostrano la devastazione del tornado di Moore, avvenuto nel pomeriggio di lunedì 20 maggio nell'Oklahoma.

Quella sottile fascia di territorio che passa tra la capitale Oklahoma City ed il piccolo sobborgo urbano di Moore, pare essere un corridoio preferenziale per il transito di tornado violenti e distruttivi. Nel 3 maggio del 1999 un altro tornado EF5 di potenza paragonabile a quello occorso pochi giorni fa, aveva ripercorso esattamente la stessa traiettoria, facendo segnare un triste primato per questa zona degli Stati Uniti, una delle aree del Paese maggiormente coinvolte da questo tipo di eventi.

I temporali che si sono formati nel pomeriggio di lunedì 20 maggio sul Midwest americano, hanno preso origine dall’incontro / scontro tra la Dry Line (fronte di aria secca) che dalle Montagne Rocciose è andato in collisione con l’aria estremamente calda ed umida che risaliva dal Golfo del Messico. A funzionare da viatico essenziale allo scontro di queste due grandi masse d’aria, una saccatura ben pronunciata alla quota di 500hpa, in grado di attivare al livello del suolo una attiva circolazione di venti meridionali, agevolando la nascita di importanti convergenze.

La presenza di wind-shear positivo è riuscito infine a generare temporali rotanti e provvisti di mesocicloni (supercelle) provocando i fenomeni intensi e distruttivi di cui è già stato parlato presso tutti i tg nazionali.

Intere squadre di Stormchasers (Cacciatori di Tempeste) hanno come sempre seguito e monitorato il passaggio e l’evoluzione di questi grandi temporali, dal momento in cui i primi cumulonembi sono esplosi lungo il fronte di Dry Line, al momento in cui potenti tornado hanno sferzato le immense pianure del Midwest americano.

Il bilancio delle vittime anche in questo caso è particolarmente grave, sono 24 i morti accertati, tra cui 9 bambini che nel tentativo disperato di mettersi in salvo, si sono rifugiati lungo i corridoi della loro scuola senza trovare scampo. Ingente anche il calcolo dei danni alle infrastrutture cittadine; moltissime case sono state rase al suolo dalla furia dei venti che hanno soffiato a velocità superiori ai 300km/h. Quello che più di altro ha provocato danno, oltre al dato di per se sconvolgente sull’intensità dei venti, è stata l’ampiezza del vortice che ha raggiunto i tre chilometri di diametro, facendo così registrare danni ad ampio raggio su una porzione molto grande di territorio.

Il tornado Path si attesta attorno ai 40 chilometri di touch down, un valore ragguardevole che ha seminato terrore e distruzione per molti lunghissimi minuti.

Autore : William Demasi