00:00 5 Aprile 2011

Ecco il documentario “la primavera-estate nelle Alpi” di Alessio Grosso (guardalo)

Alessio Grosso ha deciso di rendere pubblica anche la parte primaverile ed estiva del suo DVD sulle stagioni dedicato alle Alpi.

Con l’arrivo del sole primaverile la neve ha abbandonato rapidamente il fondovalle, mentre su a Predoi la sua ritirata risulta più lenta.

Le chiazze di bianco arretrano ogni giorno di più ma resistono tenacemente all’ombra del bosco. I resti di insidiose valanghe sono ben visibili nei pressi di Heilig geist, ma i nostalgici dell’inverno non si arrendono ancora. Qualcuno ha ancora voglia di sci. Due stagioni si fronteggiano ormai a poca distanza sull’altopiano di Casere, ma presto primule e crocus avranno il sopravvento sulle ultime truppe del Generale Inverno.
 
La neve fonde rapidamente sotto il sole primaverile e rende tumultuose le acque dell’Aurino, pronte ad accogliere gli appassionati di rafting. La primavera si prepara a cedere il passo all’estate. La comunità contadina si compatta per la processione del Corpus Domini, mostrando al resto del mondo un segno tangibile del narcisismo contadino; rituali e cerimoniali rafforzano il senso dell’ heimat, al turista viene imposto un passo indietro, fino a sentirsi non solo un estraneo, ma anche del tutto superfluo. Non è colpa sua. Il culto della processione nelle valli è molto radicato e genera tra la popolazione un forte senso di armonia e forza.

E qui, di forza ne serve davvero tanta per affrontare le fatiche quotidiane. Lavoro e tradizione. Due pilastri fondamentali del popolo sudtirolese. Il contadino di montagna lo sa: è inutile sfuggire al lavoro, tanto il lavoro non fugge da lui.

Il primo taglio dell’erba è arrivato in ritardo, per colpa degli acquazzoni, ma ora che il lavoro è stato svolto, il giorno di festa è anche più bello. L’erba tagliata rimane lì in bella mostra, lungo la strada, come una vera opera d’arte. Certo la vita nei masi di montagna non è più quella di 30 anni fa. 

L’ideale di vita agreste, bucolico, lontano dal cemento e dalle insidie della città, è ancora molto radicato tra la popolazione, ma le due stagioni più belle sono anche quelle più faticose. Facciamo allora un passo indietro e ripercorriamo ciò che è accaduto prima del Corpus Domini.
 

 

 

Autore : Staf MeteoLive