00:00 23 Aprile 2012

Domare le valanghe? Meglio stare alla larga

Vi proponiamo una interessante raccolta di video che documentano impressionanti episodi valanghivi sulle Alpi.

 Con il ritorno della neve sull’arco alpino si ripropone il problema ad essa strettamente legato, quello delle valanghe. In questo periodo a maggior ragione il pericolo è più che mai concreto per diversi motivi.

Primo fra tutti il fatto che il carico nevoso è molto consistente e si è depositato in diversi episodi, ma tutti molto ravvicinati. Gli accumuli più consistenti si sono avuti durante il passaggio delle perturbazioni, quindi in condizioni di venti forti in quota, venti che dunque hanno distribuito la neve in modo irregolare.

Lungo i pendii a zone caratterizzate da neve soffiata, quindi compatta e di poco spessore, si alternano settori con accumuli notevoli, anche di alcuni metri, posti principalmente in luoghi che al momento delle precipitazioni erano posti sottovento. Poi le cornici di cresta, ghirigori spettacolari disegnati dalla neve e dal vento lungo le linee sommitali, pronte a crollare… senza prevviso. 

Naturalmente in questa stagione molto fa anche la marcata escusione termica tra il giorno e la notte, fenomeno che non permette alla neve il suo metamorfismo (la sua naturale trasformazione) nella tempistica opportuna.

E’ possibile contrastare il pericolo di valanghe? Da alcuni anni sono stati messi a punto sofisticati sistemi per far cadere le valanghe in modo controllato tramite esplosivo. In altre località sono state erette barriere protettive dei centri abitati e delle arterie stadali a rischio lungo i passi alpini. Per il resto sta alla coscienza e al buon senso di tutti coloro che frequentano la montagna. In difetto possono accadere cose come quelle documentate in questo incredibile video.

Autore : Luca Angelini