Addirittura ho visto qualche sito meteo mette neve nella notte su sabato quindi direi che non stiamo parlando del nulla,anzi di sto periodo è oro colato tutto quello che arriva...COLD_73 ha scritto:@simo, ho letto il tuo commento nell'altra stanza , complimenti ,almeno io , lo condivido in pieno, è oggettivo con le carte calate in tavola x come sono... ripeto anche secondo me servono molti incastri , proprio quelli da te elencati, in altre annate avremmo snobbato , quest'anno no... poi almeno per me essendo un mio ho bby mi piace anche giocare e cercare di vedere se me la porto a casa... ovviamente non dipende da me, mi piace anche il fatto che anche te hai sottolineato che in ogni caso non si tratterebbe di chissa che "fenomeni" ma meglio di nulla...
Gennaio 2020 - solo ANALISI MODELLI
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Onestamente, senza esagerare, credo che per questo inverno ormai ci si possa aspettare plausibilmente solo il classico colpo di coda. A meno che non succeda qualcosa di assolutamente imprevedibile o inaspettato.
Nulla di decentemente invernale pare atteso fino all’esordio di febbraio. Allora saranno esattamente 40 giorni di dittatura incontrastata del VP. Per mezza ( facciamo tutta) Europa ( chi a orecchie per intendere..). La paura che attanaglia tutti, credo, sia quella che questo trend non ci abbandoni neppure i prissimi anni...
Leggo gli amici del NW Piemontese aspettare e sperare con ansia di vedere una spolverata nel WE. Glielo auguro. Ma se penso che qualche anno fa 30 cm nelle stesse zone non avrebbero nemmeno fatto notizia...
La passione per la meteo che ho resterà intatta comunque. Ma, scusate il gioco di parole, penso che la meteo non sarà più la stessa...
Nulla di decentemente invernale pare atteso fino all’esordio di febbraio. Allora saranno esattamente 40 giorni di dittatura incontrastata del VP. Per mezza ( facciamo tutta) Europa ( chi a orecchie per intendere..). La paura che attanaglia tutti, credo, sia quella che questo trend non ci abbandoni neppure i prissimi anni...
Leggo gli amici del NW Piemontese aspettare e sperare con ansia di vedere una spolverata nel WE. Glielo auguro. Ma se penso che qualche anno fa 30 cm nelle stesse zone non avrebbero nemmeno fatto notizia...
La passione per la meteo che ho resterà intatta comunque. Ma, scusate il gioco di parole, penso che la meteo non sarà più la stessa...
Leggo e riporto non speriamoci troppo....COLD_73 ha scritto:te lo dicevo già ieri ... ok che è da "pazzi" per il limite ed i fattori tipo alla "sliding doors" ma la possibilità ci sta eccome almeno sulle carte incrociandole e bla bla.... , ahh premettto ovviamente non sto parlando di metrate avvenzione crudo etc.., ma in questa situazione anche solo poter "potenzialmente" parlare di neve alias fiocchi invece di pioggia mi sembra un qualcosa di eccezionale....anche parlar di pioggia lo sarebbe direi.... ovviamente parlo del nw... e probabilmente a macchia di leopardo con fenomeni molto localizzati e forse (sempre che se fosse) premiati dai microclimi...pero ci stiamo ancora ed io gioco a vedere... capace che qui non fa nulla e 50 km ad ovest di pavia si ...(cosa molto probabile)... in ogni caso per il picco delle prp penso che si tratti di una finestra moooolto piccola diciamo tra le 22/23 di venerdi massimo alle 04/05 di sabato....Simo98 ha scritto:In mezzo a tutta questa giustificata negatività voglio dare una speranza(anche se per pochi) per il peggioramento di domani sera guardando arome precipitazioni moderate con neve a quote molto basse su centro/est piemonte,bassa lombardia ed emilia occidentale....vedremo servono una serie di fattori k per far sì che questa possibilità si realizzi ma è l'unico passaggio degno di nota da qui a 10 giorni quindi finché ci si può crediamoci....
UBI MAIOR, MINOR CESSAT
L’animazione allegata (fonte Meteociel) è utile a chiarire la dinamica attesa nel fine settimana e dintorni. Tralasciamo ogni dettaglio tecnico: vi basti sapere che le tinte blu-celesti identificano aria fredda e instabile in quota, potenzialmente foriera di perturbazioni, mentre il campo in tinta verde/giallo è territorio di maggiore stabilità.
Cosa possiamo notare a colpo d’occhio?
L’orfana circolazione depressionaria, che da diversi giorni staziona in Europa sud-occidentale ed è ancora molto attiva a ridosso della Penisola Iberica (http://****.to/sat), è destinata ad essere riassorbita dal flusso nord atlantico, come una manciata di gnocchi riabbracciati dall’impasto madre che li ha originati.
Questa evoluzione, per sua stessa natura, comporta una modesta predicibilità anche nel medio-breve termine. Motivo? Si tratta di un’indaginosa procedura di ricongiungimento che dovrà attraversare grandi mari e imponenti catene montuose: l’operazione sarà in mano a se stessa e per sua buona parte non conoscerà “attori” di personalità (esempio fronti freddi), di norma molto utili alla modellistica numerica per svolgere calcoli affidabili.
I prodromi di questa commovente manovra saranno avvertibili dall’estensione (o meglio dall’allungamento) verso nord-est – e quindi verso la nostra Penisola – del raggio d’azione di questa perturbazione mediterranea, tecnicamente una vasta occlusione frontale che fino a oggi è rimasta a distanza di sicurezza.
Quindi? Armiamoci di pazienza, perché fare previsioni locali non sarà facile.
In linea di massima, tra la serata di venerdì 24 e il mattino di sabato 25 gennaio 2020, è verosimile la risalita di un primo discreto impulso frontale a ridosso di basso Piemonte, Liguria, Lombardia centro-meridionale ed Emilia-Romagna.
Per quanto riguarda la nostra regione i territori interessati in maniera significativa sono sostanzialmente limitati all’Oltrepò Pavese e in generale alle medio-basse pianure. Salendo verso nord la spinta dinamica del minimo barico perde di consistenza e soprattutto la sua indole solitaria comporta una rotazione eccessiva delle correnti nei bassi strati dai quadranti nord-orientali, fattore che alza le temperature al suolo e inibisce le precipitazioni (specie a ridosso delle Prealpi e soprattutto delle Alpi, che riceveranno poco o nulla).
Da tarda sera di venerdì attendiamo dunque un po’ di piogge sparse, dapprima limitate alle province meridionali a impegnare nottetempo anche buona parte dei territori padani e pedemontani.
Mentre la quota neve nel settore alpino è attesa oscillare alle medie quote, più che altro in virtù della scarsa consistenza del precipitato, merita invece attenzione l’eventuale caduta di neve fino a quote prossime al fondovalle nei settori oltre padani a ridosso dell’Appennino, in particolare in provincia di Pavia al confine con l’Alessandrino, che è il cul-de-sac del freddo padano. Ad ogni modo, data la difficoltà previsionale del caso, rimandiamo ogni dettaglio a riguardo nell’analisi di venerdì in giornata. A titolo di anticipazione, nella notte tra venerdì e sabato potrebbe esserci qualche difficoltà per neve nelle direttrici appenniniche verso la Liguria (A26, A7) e in generale sulla rete viaria locale del medio-alto Oltrepò Pavese (dalle colline a salire).
Sull’evoluzione per domenica pesa ancora una discreta incertezza per quanto riguarda la consistenza e la durata della copertura nuvolosa, mentre è verosimile che la probabilità di precipitazioni si confermi bassa, ma con qualche sincero dubbio sulla prima parte della giornata (forse pioviggini residue al mattino).
Grazie Driver, in maniera molto piu tecnica credo che rappresenti il mio pensiero che ho cercato di esplicare prima... il massimo focus tra le 22 di venerdi e le 5 di sabato (e sono stato "largo") con fenomeni a macchia di leopardo derivanti dai microclimi all'interno del cul-de-sac del freddo padano (come perfettamente chiamato nell'articolo da te condiviso ) inoltre credo , rispetto a me a Pavia città , che scrivo, siano favoriti , senza alcuna malafede, le zone dell'oltrepo pavese (penso da Voghera "in su" ... ) e appunto anche l’Alessandrino , insomma la parte sud est del Piemonte credo, questo intendevo prima nel dire probabile che qualche "fenomeno nevoso" passatemi il termine in questa situazione alquanto complicata , possa vedersi a 50 km da casa... sono d'accordo inoltre, come , anche questa cosa detta in precedenza, una situazione del genere in passato possa essere snobbata di sicuro... ma i 30 cm in queste zone , normali in passato ora non ci sono , ed essendo questo un mio hobby ed amando la neve/inverno non ci trovo nulla di male a monitorare/"giocare" con questa picccola avvenzione in un deserto meteo prima... e per altri giorni dopo.... (escluse inversioni termiche, potenziali nebbie/galaverne...)driver78 ha scritto:Leggo e riporto non speriamoci troppo....COLD_73 ha scritto:te lo dicevo già ieri ... ok che è da "pazzi" per il limite ed i fattori tipo alla "sliding doors" ma la possibilità ci sta eccome almeno sulle carte incrociandole e bla bla.... , ahh premettto ovviamente non sto parlando di metrate avvenzione crudo etc.., ma in questa situazione anche solo poter "potenzialmente" parlare di neve alias fiocchi invece di pioggia mi sembra un qualcosa di eccezionale....anche parlar di pioggia lo sarebbe direi.... ovviamente parlo del nw... e probabilmente a macchia di leopardo con fenomeni molto localizzati e forse (sempre che se fosse) premiati dai microclimi...pero ci stiamo ancora ed io gioco a vedere... capace che qui non fa nulla e 50 km ad ovest di pavia si ...(cosa molto probabile)... in ogni caso per il picco delle prp penso che si tratti di una finestra moooolto piccola diciamo tra le 22/23 di venerdi massimo alle 04/05 di sabato....Simo98 ha scritto:In mezzo a tutta questa giustificata negatività voglio dare una speranza(anche se per pochi) per il peggioramento di domani sera guardando arome precipitazioni moderate con neve a quote molto basse su centro/est piemonte,bassa lombardia ed emilia occidentale....vedremo servono una serie di fattori k per far sì che questa possibilità si realizzi ma è l'unico passaggio degno di nota da qui a 10 giorni quindi finché ci si può crediamoci....
UBI MAIOR, MINOR CESSAT
L’animazione allegata (fonte Meteociel) è utile a chiarire la dinamica attesa nel fine settimana e dintorni. Tralasciamo ogni dettaglio tecnico: vi basti sapere che le tinte blu-celesti identificano aria fredda e instabile in quota, potenzialmente foriera di perturbazioni, mentre il campo in tinta verde/giallo è territorio di maggiore stabilità.
Cosa possiamo notare a colpo d’occhio?
L’orfana circolazione depressionaria, che da diversi giorni staziona in Europa sud-occidentale ed è ancora molto attiva a ridosso della Penisola Iberica (http://****.to/sat), è destinata ad essere riassorbita dal flusso nord atlantico, come una manciata di gnocchi riabbracciati dall’impasto madre che li ha originati.
Questa evoluzione, per sua stessa natura, comporta una modesta predicibilità anche nel medio-breve termine. Motivo? Si tratta di un’indaginosa procedura di ricongiungimento che dovrà attraversare grandi mari e imponenti catene montuose: l’operazione sarà in mano a se stessa e per sua buona parte non conoscerà “attori” di personalità (esempio fronti freddi), di norma molto utili alla modellistica numerica per svolgere calcoli affidabili.
I prodromi di questa commovente manovra saranno avvertibili dall’estensione (o meglio dall’allungamento) verso nord-est – e quindi verso la nostra Penisola – del raggio d’azione di questa perturbazione mediterranea, tecnicamente una vasta occlusione frontale che fino a oggi è rimasta a distanza di sicurezza.
Quindi? Armiamoci di pazienza, perché fare previsioni locali non sarà facile.
In linea di massima, tra la serata di venerdì 24 e il mattino di sabato 25 gennaio 2020, è verosimile la risalita di un primo discreto impulso frontale a ridosso di basso Piemonte, Liguria, Lombardia centro-meridionale ed Emilia-Romagna.
Per quanto riguarda la nostra regione i territori interessati in maniera significativa sono sostanzialmente limitati all’Oltrepò Pavese e in generale alle medio-basse pianure. Salendo verso nord la spinta dinamica del minimo barico perde di consistenza e soprattutto la sua indole solitaria comporta una rotazione eccessiva delle correnti nei bassi strati dai quadranti nord-orientali, fattore che alza le temperature al suolo e inibisce le precipitazioni (specie a ridosso delle Prealpi e soprattutto delle Alpi, che riceveranno poco o nulla).
Da tarda sera di venerdì attendiamo dunque un po’ di piogge sparse, dapprima limitate alle province meridionali a impegnare nottetempo anche buona parte dei territori padani e pedemontani.
Mentre la quota neve nel settore alpino è attesa oscillare alle medie quote, più che altro in virtù della scarsa consistenza del precipitato, merita invece attenzione l’eventuale caduta di neve fino a quote prossime al fondovalle nei settori oltre padani a ridosso dell’Appennino, in particolare in provincia di Pavia al confine con l’Alessandrino, che è il cul-de-sac del freddo padano. Ad ogni modo, data la difficoltà previsionale del caso, rimandiamo ogni dettaglio a riguardo nell’analisi di venerdì in giornata. A titolo di anticipazione, nella notte tra venerdì e sabato potrebbe esserci qualche difficoltà per neve nelle direttrici appenniniche verso la Liguria (A26, A7) e in generale sulla rete viaria locale del medio-alto Oltrepò Pavese (dalle colline a salire).
Sull’evoluzione per domenica pesa ancora una discreta incertezza per quanto riguarda la consistenza e la durata della copertura nuvolosa, mentre è verosimile che la probabilità di precipitazioni si confermi bassa, ma con qualche sincero dubbio sulla prima parte della giornata (forse pioviggini residue al mattino).
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Sono 30 giorni consecutivi che registro minime negative con nebbia e galaverna, ho visto quache fiocco nella passata , unica irruzioncina di questo inverno allucinante e amen, bisogna attaccarsi alle inversioni termiche per avere un po' di sapore della stagione che non c e'.
Le montagne, per la prima volta nella mia vita , sono marroni con qualche chiazza bianca tipo giugno inoltrato, una pena senza precedenti.
Le montagne, per la prima volta nella mia vita , sono marroni con qualche chiazza bianca tipo giugno inoltrato, una pena senza precedenti.
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Queste sono le ipotesi di Arome 12 circa le possibili spruzzate di neve nella notte su sabato sulle aree adiacenti alle vallate appenniniche rivolte verso i versanti padani.
Precipitazioni deboli che potrebbero portare localmente qualche timida imbiancata locale fin verso i fondovalle adiacenti più chiusi, riparati e freddi .
Vedremo se vi saranno conferme nelle prossime ore per i fenomeni ( deboli) su queste zone
Precipitazioni deboli che potrebbero portare localmente qualche timida imbiancata locale fin verso i fondovalle adiacenti più chiusi, riparati e freddi .
Vedremo se vi saranno conferme nelle prossime ore per i fenomeni ( deboli) su queste zone
senza offese per nessuno riguardo ai commenti precedenti, ma parlare di accumuli in questa situazione mi sembra assurdo, almeno personalmente e riguardo ai miei commenti precedenti, parlavo e mi riferivo a prp in atto nel range temporale descritto.... gli accumuli penso che sia meglio lasciarli perdere.... almeno secondo me e come vedo questa "avvenzione"..... tra virgolette per i tanti motivi ben chiariti in precedenza... non vorrei essere frainteso o che qualcuno li impugni per commenti che direi fuori luogo.... ovviamente i miei erano in questo caso molto a livello orticellistico o quasi...quindi di pianura sud-est piemonte , sud ovest lombardia... buona serata a tutti
Nessuna offesa io ho cercato quelle cartine e le ho pubblicate poi gli accumuli ci saranno deboli dai 400 500 M in su'COLD_73 ha scritto:senza offese per nessuno riguardo ai commenti precedenti, ma parlare di accumuli in questa situazione mi sembra assurdo, almeno personalmente e riguardo ai miei commenti precedenti, parlavo e mi riferivo a prp in atto nel range temporale descritto.... gli accumuli penso che sia meglio lasciarli perdere.... almeno secondo me e come vedo questa "avvenzione"..... tra virgolette per i tanti motivi ben chiariti in precedenza... non vorrei essere frainteso o che qualcuno li impugni per commenti che direi fuori luogo.... ovviamente i miei erano in questo caso molto a livello orticellistico o quasi...quindi di pianura sud-est piemonte , sud ovest lombardia... buona serata a tutti
- lities
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Spero che gli amici del basso Piemonte riescano a vedere qualche fiocco, dalle mie parti zero spaccato.
Gennaio 2020 con 0 cm? MAI successo negli anni 2000
Il meno nevoso degli anni '00 il 2007 con 4 cm di accumulo, quest'anno probabilmente cadrà il record del gennaio senza una nevicata con accumulo
Gennaio 2020 con 0 cm? MAI successo negli anni 2000
Il meno nevoso degli anni '00 il 2007 con 4 cm di accumulo, quest'anno probabilmente cadrà il record del gennaio senza una nevicata con accumulo