18 Settembre 2014, indipendence day della Scozia!

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alx87
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18 Settembre 2014, indipendence day della Scozia!

Messaggio da alx87 »

Buongiorno a tutti,

Mi sembrava interessante aprire un thread su questo fatto che rappresenta assolutamente un unicum non solo per la Scozia e la Gran Bretagna direttamente chiamate in causa, ma anche per tutto il mondo occidentale e per le conseguenze che potrebbe portare.

A prescindere da come andrà sarà una vittoria per gli scozzesi che avranno potuto scegliere il proprio destino, dopo oltre 3 secoli di unione forzata con Londra, ma paradossalmente sarà una grande vittoria anche per il Regno Unito, che ha confermato la sua grande vocazione democratica (in quanto a democrazia avremmo molto da imparare da loro), per l'opinione pubblica il vero sconfitto sarà David Cameron che anche in caso di vittoria del "no" sarà costretto a concedere un'autonomia ancora più ampia, mentre al contrario, Alex Salmond, il leader indipendentista scozzese, anche in caso di sconfitta vedrà la propria patria molto rafforzata nei rapporti con Londra.

E nel resto d'Europa? Oltre alle conseguenze (per alcuni catastrofiche) di tipo economico, in caso di vittoria del "sì" potrebbe scatenarsi un effetto domino su molti Stati-nazione ormai semifalliti e sempre più disaggregati al loro interno; mi riferisco in particolare al Belgio, alla Spagna e pure alla nostra Italia, ma anche alla Francia che dietro il proprio centralismo cela delle spinte centrifughe; rimanendo nel nostro orticello, quelli che una volta erano bollati come "sogni leghisti" ora con la crisi che morde e con uno Stato incapace di rispondere alle domande e ai bisogni dei propri cittadini stanno diventando scenari sempre meno anacronistici; e non solo nel Veneto, ma anche in diverse altre regioni, al nord come al sud.
Come dicevo però, l'Italia non è la Gran Bretagna, qui non si concedono nemmeno referendum consultivi neppure quando si tratta di decidere su uno Statuto Speciale (come vorrebbe Maroni per la Lombardia), e questa ostinazione del Palazzo di voler succhiare liberamente i soldi per ridistribuirli come vuole non fa altro che incrementare e diffondere le istanze autonomiste dei popoli delle regioni settentrionali che più patiscono questo meccanismo, alle quali si aggiungono alcune regioni meridionali che invece ritengono ancora un soppruso l'essere state unite al Regno di Sardegna, reo di aver prosciugato le loro ricchezze a vantaggio del nord.
Personalmente credo che questo stato "contenitore" nato sull'imperialismo di casa Savoia aiutato da personalità molto carismatiche come Garibaldi (la cui giustezza di intenti non contesto, perchè vissuto in periodo storico estremamente diverso da questo), sia ormai fallito per cui, o gli si dà una svolta veramente federalista, come avviene ad esempio in Germania, altrimenti ognuno per la sua strada.

Nel frattempo, FREE SCOTLAND!
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erboss
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Messaggio da erboss »

Ciao alx, bel tema.
non sono un granchè d'accordo su quella che tu chiami "grande vocazione democratica" del Regno Unito, gli inglesi (che, nel 2014 dopo cristo, sono ancora chiamati "sudditi" di sua maestà..) e le mire espansionistiche della corona inglese nei secoli hanno fatto più danni che altro.
Comunque apparte questo il referendum è senza dubbio un bel segnale.
Ora cercherò di essere breve per il nostro paese la vicenda è un po' diversa, senza soffermarmi troppo sul più grande bluff politico che è stato la lega, la storia ci ha insegnato che quando il nostro paese non era altro che un insieme di staterelli o meglio una sola "espressione geografica" come amò definirla Metternich lo scenario era tutt'altro che fiorente.
Non andrebbe mai dimenticato che il benessere e le grandi conquiste civili, sociali, democratiche e i grandi successi nel campo industriale, medico, scientifico e chi più ne ha più ne metta sono arrivati proprio quando l'Italia era una nazione nella sua interezza.
Siamo molto diversi da regione a regione è vero e fa comodo a molti non riuscire a colmare queste diversità. Ma io ho l'impressione che divisi non si andrebbe molto lontano o meglio i vantaggi alla fine si ripercuoterebbero solo nel breve periodo e sarebbero solo per pochissimi eletti.
Il federalismo non è la soluzione, già ora le singole regioni (nord incluso) dànno pubblico scempio con sperperi immani del denaro dei cittadini.
La soluzione per riportare l'Italia sulla retta via e smantellare tutto lo schifo che si è incancrenito in questi decenni all'interno di ogni apparato statale e non è una soltanto: un governo responsabile, centralizzato e semi-autoritario di pochissimi elementi con poteri decisionali a 360°.
La democrazia per quello che è ridotta oggi non ha più alcun senso di esistere ed anzi è perfino errato continuare a chiamarla così.
Mia personale opinione eh


comunque yes, free scotland! Già che la UE è contraria alla sua indipendenza vuol dire che è senz'altro una cosa giusta :D
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Uomo di Langa
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erboss ha scritto:Ciao alx, bel tema.
non sono un granchè d'accordo su quella che tu chiami "grande vocazione democratica" del Regno Unito, gli inglesi (che, nel 2014 dopo cristo, sono ancora chiamati "sudditi" di sua maestà..) e le mire espansionistiche della corona inglese nei secoli hanno fatto più danni che altro.
Comunque apparte questo il referendum è senza dubbio un bel segnale.
Ora cercherò di essere breve per il nostro paese la vicenda è un po' diversa, senza soffermarmi troppo sul più grande bluff politico che è stato la lega, la storia ci ha insegnato che quando il nostro paese non era altro che un insieme di staterelli o meglio una sola "espressione geografica" come amò definirla Metternich lo scenario era tutt'altro che fiorente.
Non andrebbe mai dimenticato che il benessere e le grandi conquiste civili, sociali, democratiche e i grandi successi nel campo industriale, medico, scientifico e chi più ne ha più ne metta sono arrivati proprio quando l'Italia era una nazione nella sua interezza.
Siamo molto diversi da regione a regione è vero e fa comodo a molti non riuscire a colmare queste diversità. Ma io ho l'impressione che divisi non si andrebbe molto lontano o meglio i vantaggi alla fine si ripercuoterebbero solo nel breve periodo e sarebbero solo per pochissimi eletti.
Il federalismo non è la soluzione, già ora le singole regioni (nord incluso) dànno pubblico scempio con sperperi immani del denaro dei cittadini.
La soluzione per riportare l'Italia sulla retta via e smantellare tutto lo schifo che si è incancrenito in questi decenni all'interno di ogni apparato statale e non è una soltanto: un governo responsabile, centralizzato e semi-autoritario di pochissimi elementi con poteri decisionali a 360°.
La democrazia per quello che è ridotta oggi non ha più alcun senso di esistere ed anzi è perfino errato continuare a chiamarla così.
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In rosso:dopo il terzo premier calato dall'alto,di sicuro la nostra democrazia é malata.
In verde:sono d'accordissimo.
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Cribbio
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Uomo di Langa
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No al 55%,sì al 45%.
La Scozia resta nell'UK ma,come previsto,si spacca.
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Uomo di Langa ha scritto:No al 55%,sì al 45%.
La Scozia resta nell'UK ma,come previsto,si spacca.
Già.
Evidentemente 3 secoli sotto il dominio inglese hanno lasciato il segno
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Uomo di Langa
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erboss ha scritto:
Uomo di Langa ha scritto:No al 55%,sì al 45%.
La Scozia resta nell'UK ma,come previsto,si spacca.
Già.
Evidentemente 3 secoli sotto il dominio inglese hanno lasciato il segno
Resta comunque il fatto che nel Paese é presente una quota indipendentista da non sottovalutare,che,se tradotta in partito politico(non so se già ora ce ne sia uno che raccolga queste anime),sarebbe in grado di pesare non poco nelle scelte del governo.
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erboss ha scritto:Ciao alx, bel tema.
non sono un granchè d'accordo su quella che tu chiami "grande vocazione democratica" del Regno Unito, gli inglesi (che, nel 2014 dopo cristo, sono ancora chiamati "sudditi" di sua maestà..) e le mire espansionistiche della corona inglese nei secoli hanno fatto più danni che altro.
Comunque apparte questo il referendum è senza dubbio un bel segnale.
Ora cercherò di essere breve per il nostro paese la vicenda è un po' diversa, senza soffermarmi troppo sul più grande bluff politico che è stato la lega, la storia ci ha insegnato che quando il nostro paese non era altro che un insieme di staterelli o meglio una sola "espressione geografica" come amò definirla Metternich lo scenario era tutt'altro che fiorente.
Non andrebbe mai dimenticato che il benessere e le grandi conquiste civili, sociali, democratiche e i grandi successi nel campo industriale, medico, scientifico e chi più ne ha più ne metta sono arrivati proprio quando l'Italia era una nazione nella sua interezza.
Siamo molto diversi da regione a regione è vero e fa comodo a molti non riuscire a colmare queste diversità. Ma io ho l'impressione che divisi non si andrebbe molto lontano o meglio i vantaggi alla fine si ripercuoterebbero solo nel breve periodo e sarebbero solo per pochissimi eletti.
Il federalismo non è la soluzione, già ora le singole regioni (nord incluso) dànno pubblico scempio con sperperi immani del denaro dei cittadini.
La soluzione per riportare l'Italia sulla retta via e smantellare tutto lo schifo che si è incancrenito in questi decenni all'interno di ogni apparato statale e non è una soltanto: un governo responsabile, centralizzato e semi-autoritario di pochissimi elementi con poteri decisionali a 360°.
La democrazia per quello che è ridotta oggi non ha più alcun senso di esistere ed anzi è perfino errato continuare a chiamarla così.
Mia personale opinione eh


comunque yes, free scotland! Già che la UE è contraria alla sua indipendenza vuol dire che è senz'altro una cosa giusta :D
Ciao Simone,
Sarei d'accordo con te se fossimo nella situazione che c'era sino a 7-8 anni fa, prima della crisi, visto che nonostante le tante differenze l'economia funzionava e la disoccupazione non era a questi livelli; il punto è i fatti degli ultimi anni mi hanno portato a pensare che nulla potrà mai cambiare perchè nessuno nel Palazzo è realmente interessato ad un cambiamento, o perlomeno, chi vorrebbe è sempre messo in minoranza; io ad esempio non sono mai stato berlusconiano, anzi ho gioito quando il suo governo è caduto, ma dopo? Cosa è cambiato? Monti, Letta, Renzi, tutti premier non eletti dal popolo che non hanno fatto o non stanno facendo niente, anzi, personalmente credo che molte riforme abbiano fatto ulteriori danni.
Le Regioni sono diventate dei poltronifici, verissimo, ma questo è figlio della mentalità e del malcostume diffuso in Italia in maniera capillare, ma questo non mi fa desistere dal pensare che l'unico modo per migliorare le cose è la devoluzione di alcuni poteri a livello regionale o locale eliminando la malapolitica, e per quanto riguarda il federalismo fiscale, che non è solo un tema leghista (io ad esempio non lo sono), perchè la ridistribuzione dei soldi a vantaggio del sud non ha mai realmente portato benefici alle popolazioni delle regioni meridionali? Non c'è bisogno di essere leghisti per capire che la Regione Sicilia ad esempio (non i suoi abitanti) è come un buco nero nel quale i soldi vengono risucchiati e poi non si sa più che fine facciano; e non c'è bisogno di votare Lega per essere arcistufi di questa situazione, se il sud non riesce a beneficiare dei contributi del nord, che i soldi rimangano al nord così almeno noi potremmo beneficiarne.

Per questo sono assolutamente contrario ad abolire gli Statuti Speciali alle regioni che lo hanno, di recente sono stato in SudTirol e, caspita che efficienza, che pulizia e che servizi che hanno! Io comincerei a toglierlo a chi non se lo merita!

Per quanto riguarda la Scozia, hanno vinto i NO ma a prescindere dal risultato, ora gli scozzesi sono liberi perchè hanno deciso loro di rimanere con Londra, sebbene negli ultimi giorni siano state fatte molte pressioni persino da Obama, ora vediamo cosa farà la Catalogna a Novembre.
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