L'Hp FrancoIberico si è presa l'Europa?

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InvernoPerfetto
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L'Hp FrancoIberico si è presa l'Europa?

Messaggio da InvernoPerfetto »

Buonasera,

dopo anni di studi, monitoraggi, statische e osservazioni attente, mi prendo la responsabilità di affermare che il ciclo del nuovo clima che si è instaurato nei tempi contemporanei abbia assunto i caratteri di semi-endemicità ( per i tempi umani, non geoclimatici ovviamente)

Sia chiaro: nulla è per sempre, e cicli meteo-climatici si susseguono da sempre, talvolta mutando anche bruscamente e in senso contrario.

Ma il tema attuale, alle nostre latitudini e longitudini, non può non focalizzarsi sul radicarsi di un pattern meteoclimatico che sta mostrando le caratteristiche di una configurazione semi-permanente, in grado potenzialmente di orientare il nostro clima per decenni.

Sarò chiarissimo, andando subito al punto: l'Anticiclone delle Azzore non ha sempre caratterizzato il clima europeo in modo preponderante, determinandone il bello e il cattivo tempo. Se si analizzano alcune (potenziali) re-analisi del lontanissimo passato (con tutti i limiti del caso) si scopre che per lunghi tempi esso non ha sempre rappresentato il "cervello e il polmone" del clima europeo, e la sua figura rivestiva sì una certa importanza ma nè più nè meno di tante altre configurazioni bariche. Poi, a partire dai primi del Novecento, l'istaurarsi di pattern particolare, con un'imponente figura altopressoria con sede all'altezza delle isole Azzorre, ha cominciato a influenzare in maniera decisiva il clima europeo, determinandone le caratteristiche che avevamo imparato a conoscere.

Da un paio di decenni a questa parte ( qualcuno dice già tre), invece, il core di quello che in passato fu l'hp azzorriana è andato gradualmente spostandosi a est. Naturalmente, non è successo all'improvviso e alcune annate in controtendenza hanno fatto pensare - e faranno ancora pensare - che fossero solo sfortunate coincidenze ma... se si analizza, dalla fine degli anni '80, l'aumento medio dei gpt in europa occidentale e lo svuotamento degli stessi in sede azzorriana, non si potrà non cogliere un RADICALE MUTAMENTO delle caratteristiche, delle dinamiche, delle posizioni e della persistenza delle nuove hp in sede europea ( un problema analogo lo hanno, ma da qualche anno in meno, negli Usa e Canada occidentale).

La mia tesi, dunque, risulta abbastanza consequenziale, suffragata però da ricerche, osservazioni, articoli scientifici e meteo: l'ex hp azzorriano è divenuto franco-iberico, traslando, in circa 30 anni, di circa 1500 km verso est.
Badate bene che non è solo in virtù di questa "balorda" annata che elaboro queste considerazioni, e non è neanche la quantità media delle precipitazioni nelle aree più afflitte dai cambiamenti a portare queste conclusioni ( quantità medie appena più basse ma drastico calo dei giorni di pioggia e dell'ingresso delle perturbazioni);

quetse considerazioni sono frutto dello studio combinato tra analisi dei gpt (in crescita di circa 5 hpa negli ultimi 25 anni in europa occidentale e in calo di circa 5/10 hpa in sede azzorriana), drastico calo dei giorni di pioggia, drastico calo del numero di perturbazioni di genesi atlantica, aumento medio della latitudine dei fronti atlantici, maggiore invasività della cella di hadley.

In sostanza e in conclusione, il rischio che si stia vivendo un ciclo climatico nel quale, per ragioni difficili da comprendere ( agw, gw, cicli naturali, di tutto un pò?), abbia trasformato il semi-defunto anticiclone azzorriano nell'anticiclone franco-iberico, con tutte le conseguenze del caso ( che sempre più spesso stiamo sperimentando in europa) e dalla durata assolutamente imprevedibile ( potrebbe anche durare decenni e imporsi come fece il suo predecessor, sebbene con annate più fortunate di altre)...ecco... quel rischio... a mio avviso... sta divenendo - o è già divenuto - concreta realtà

G.
Wurm78
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Messaggio da Wurm78 »

Le cose cambieranno, fidati, a partire dal 2025 massimo 2030 l'AMO muterà di segno, il ciclo PDO positivo finirà e virerà in negativo, quindi non ci sarà più o sarà di molto attenuata rispetto ad ora la predominanza dell'anticiclone franco-iberico. E comunque non credo che dipenda dall'AGW, forse nell'optimum medievale effettivamente c'era un forte anticiclone franco-iberico come configurazione media, o lo escluderesti?
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ICEBOWL
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Messaggio da ICEBOWL »

sono cose cicliche, noi vivendo troppo poco ci agiatiamo inutilmente
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Telecuscino
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Messaggio da Telecuscino »

ICEBOWL ha scritto:sono cose cicliche, noi vivendo troppo poco ci agiatiamo inutilmente
Pensa questo post in una annata come la 2014 :D
Dal 2015 innegabile il leit motiv ma non disperiamo, 3 anni non sono nulla, 30 qualcosina in più forse
leonardo 555
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Messaggio da leonardo 555 »

Anche 30 anni per noi umani sono molti, per il clima 30 anni sono come una goccia sul mare
InvernoPerfetto
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Messaggio da InvernoPerfetto »

Telecuscino ha scritto:
ICEBOWL ha scritto:sono cose cicliche, noi vivendo troppo poco ci agiatiamo inutilmente
Pensa questo post in una annata come la 2014 :D
Dal 2015 innegabile il leit motiv ma non disperiamo, 3 anni non sono nulla, 30 qualcosina in più forse
non è solo al 2015, la tendenza è sui 30 anni. Poi ovvio, come ho sottolineato el post, ci sono state e ci saranno periodi in controtendenza, ma il film ha preso una direzione precisa
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Telecuscino
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Messaggio da Telecuscino »

InvernoPerfetto ha scritto:
Telecuscino ha scritto:
ICEBOWL ha scritto:sono cose cicliche, noi vivendo troppo poco ci agiatiamo inutilmente
Pensa questo post in una annata come la 2014 :D
Dal 2015 innegabile il leit motiv ma non disperiamo, 3 anni non sono nulla, 30 qualcosina in più forse
non è solo al 2015, la tendenza è sui 30 anni. Poi ovvio, come ho sottolineato el post, ci sono state e ci saranno periodi in controtendenza, ma il film ha preso una direzione precisa
Non resta che vedere nei prossimi 30-40 anni se la discesa dell'Amo in concomitanza della ipltetica bassa attivitá Solare faccia abbassare il tutto.
Poi certo se utilizzeremo stazioni che dalla campagna si son trovate nelle colate di cemento inutili la media non potrá che salire!
InvernoPerfetto
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Messaggio da InvernoPerfetto »

Telecuscino ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto:
Telecuscino ha scritto: Pensa questo post in una annata come la 2014 :D
Dal 2015 innegabile il leit motiv ma non disperiamo, 3 anni non sono nulla, 30 qualcosina in più forse
non è solo al 2015, la tendenza è sui 30 anni. Poi ovvio, come ho sottolineato el post, ci sono state e ci saranno periodi in controtendenza, ma il film ha preso una direzione precisa
Non resta che vedere nei prossimi 30-40 anni se la discesa dell'Amo in concomitanza della ipltetica bassa attivitá Solare faccia abbassare il tutto.
Poi certo se utilizzeremo stazioni che dalla campagna si son trovate nelle colate di cemento inutili la media non potrá che salire!
ciao caro. Ma i geopotenzialu non dipendono dalla campagna, né il calo delle perturba atlantiche, né innalzamento flusso zonale e né crollo numero giornate di pioggia. Non essere coscienti delle nuove tendenze climatiche a mio avviso è da incoscienti e miopi
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Messaggio da InvernoPerfetto »

Wurm78 ha scritto:Le cose cambieranno, fidati, a partire dal 2025 massimo 2030 l'AMO muterà di segno, il ciclo PDO positivo finirà e virerà in negativo, quindi non ci sarà più o sarà di molto attenuata rispetto ad ora la predominanza dell'anticiclone franco-iberico. E comunque non credo che dipenda dall'AGW, forse nell'optimum medievale effettivamente c'era un forte anticiclone franco-iberico come configurazione media, o lo escluderesti?
effettivamente non escludo affatto che durante optimum climatico medievale la configurazione prevalente fosse l anticiclone francoiberico. Certo, se così fosse... visto che l optimum durò a lungo, non deporrebbe a favore di un rapido dissolvimento di questo ciclo in corso , che ha cominciato a imporsi dalla fine degli anni 80 e che sta mostrando ulteriori segnali di affermazione negli anni più recenti, sebbene con alcune annate ( ma più che annate, direi stagioni) in controtendenza. Se stessimo vivendo una replica dell' optimum medievale, ma con l aggravante dell agw, rischiamo di non uscirne più, perlomeno in un tempo relativo all' arco delle nostre vite
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Telecuscino
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Messaggio da Telecuscino »

InvernoPerfetto ha scritto:
Telecuscino ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto: non è solo al 2015, la tendenza è sui 30 anni. Poi ovvio, come ho sottolineato el post, ci sono state e ci saranno periodi in controtendenza, ma il film ha preso una direzione precisa
Non resta che vedere nei prossimi 30-40 anni se la discesa dell'Amo in concomitanza della ipltetica bassa attivitá Solare faccia abbassare il tutto.
Poi certo se utilizzeremo stazioni che dalla campagna si son trovate nelle colate di cemento inutili la media non potrá che salire!
ciao caro. Ma i geopotenzialu non dipendono dalla campagna, né il calo delle perturba atlantiche, né innalzamento flusso zonale e né crollo numero giornate di pioggia. Non essere coscienti delle nuove tendenze climatiche a mio avviso è da incoscienti e miopi
Sul perché dei geopotenziali spostastati non saprei, cicli probabilmente!
Questo perché non mi sembra possa essere dovuto al fatto che l'Atlantico ha perso forza (questo discorso magari si può fare in Estate con falla portoghese con Lp che si infossano li a causa dell'Ao-- e getto debolissimo.. Dovuto a AMO+).
D'inverno abbiamo visto che di forza ne ha tanta, pure troppa rovinando i nostri inverni in 2 modi: 2014 oppure come in tutti gli anni a seguire spalmandoci l'Hp sopra.. Il problema é la disposizione dovuta a ?
manu73
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Messaggio da manu73 »

InvernoPerfetto ha scritto:
Wurm78 ha scritto:Le cose cambieranno, fidati, a partire dal 2025 massimo 2030 l'AMO muterà di segno, il ciclo PDO positivo finirà e virerà in negativo, quindi non ci sarà più o sarà di molto attenuata rispetto ad ora la predominanza dell'anticiclone franco-iberico. E comunque non credo che dipenda dall'AGW, forse nell'optimum medievale effettivamente c'era un forte anticiclone franco-iberico come configurazione media, o lo escluderesti?
effettivamente non escludo affatto che durante optimum climatico medievale la configurazione prevalente fosse l anticiclone francoiberico. Certo, se così fosse... visto che l optimum durò a lungo, non deporrebbe a favore di un rapido dissolvimento di questo ciclo in corso , che ha cominciato a imporsi dalla fine degli anni 80 e che sta mostrando ulteriori segnali di affermazione negli anni più recenti, sebbene con alcune annate ( ma più che annate, direi stagioni) in controtendenza. Se stessimo vivendo una replica dell' optimum medievale, ma con l aggravante dell agw, rischiamo di non uscirne più, perlomeno in un tempo relativo all' arco delle nostre vite
Questo è probabile.
Difficile ipotizzare che nel prossimo trentennio vi sia una rapida dissoluzione di pattern che mediamente hanno condizionato gran parte degli ultimi 30 anni ( eccezioni e varianti chiaramente ci sono, non è che ha fatto 30 anni di alta pressione dominante, ha fatto un trend sicuramente in crescita di certi domini pressori con performance in ulteriore crescita nell'ultimo decennio sui settori occidentali Europei).
Magari ci sarà un lento calo durante i prossimi 30 anni ma non è detto che il picco sia raggiunto...questo a mio avviso sarà determinante per l'immediato futuro...
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Messaggio da ghito »

Adesso scrivo una cosa che so bene non avere nessuna valenza scientifica ma più per curiosità. I vecchi di Balme dicono che i ghiacciai avanzano e si ritirano ogni cent'anni, la stessa cosa è detta nel versante savoiardo di Bessans, e questo logicamente a seguito di variazione climatiche. Ripeto non ha alcuna valenza scientifica in quanto è un detto, però... :wink: :wink:
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Patagonia
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Messaggio da Patagonia »

manu73 ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto:
Wurm78 ha scritto:Le cose cambieranno, fidati, a partire dal 2025 massimo 2030 l'AMO muterà di segno, il ciclo PDO positivo finirà e virerà in negativo, quindi non ci sarà più o sarà di molto attenuata rispetto ad ora la predominanza dell'anticiclone franco-iberico. E comunque non credo che dipenda dall'AGW, forse nell'optimum medievale effettivamente c'era un forte anticiclone franco-iberico come configurazione media, o lo escluderesti?
effettivamente non escludo affatto che durante optimum climatico medievale la configurazione prevalente fosse l anticiclone francoiberico. Certo, se così fosse... visto che l optimum durò a lungo, non deporrebbe a favore di un rapido dissolvimento di questo ciclo in corso , che ha cominciato a imporsi dalla fine degli anni 80 e che sta mostrando ulteriori segnali di affermazione negli anni più recenti, sebbene con alcune annate ( ma più che annate, direi stagioni) in controtendenza. Se stessimo vivendo una replica dell' optimum medievale, ma con l aggravante dell agw, rischiamo di non uscirne più, perlomeno in un tempo relativo all' arco delle nostre vite
Questo è probabile.
Difficile ipotizzare che nel prossimo trentennio vi sia una rapida dissoluzione di pattern che mediamente hanno condizionato gran parte degli ultimi 30 anni ( eccezioni e varianti chiaramente ci sono, non è che ha fatto 30 anni di alta pressione dominante, ha fatto un trend sicuramente in crescita di certi domini pressori con performance in ulteriore crescita nell'ultimo decennio sui settori occidentali Europei).
Magari ci sarà un lento calo durante i prossimi 30 anni ma non è detto che il picco sia raggiunto...questo a mio avviso sarà determinante per l'immediato futuro...
Anzitutto concedetemi una bella risata stracolma di sarcasmo rivolta ai catastrofisti che vent'anni orsono preannunciavano la - ovvia - desertificazione del sud Italia sull'onda del GW. Invece, sulla base del forse eccessivo ed ennesimo allarmismo attuale, circa la posizione assunta dall'HP azzorriano, queste zone sarebbero <b>invece</b> benedette dalle precipitazioni. La Natura ha trovato il modo per gabbare gli sciocchi. A noi tutti è sufficiente poter godere di un bene che ritenevamo ovvio avere sempre e comunque: l'acqua. Quando - sicuramente a breve - riavremo quanto ci basta di questa preziosa risorsa, il dibattito si riposizionerà su indici teleconnettivi e attività solare: certamente interessantissimi ma di scarsissimo impatto nell'arco temporale di decine di anni.
InvernoPerfetto
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Messaggio da InvernoPerfetto »

Patagonia ha scritto:
manu73 ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto: effettivamente non escludo affatto che durante optimum climatico medievale la configurazione prevalente fosse l anticiclone francoiberico. Certo, se così fosse... visto che l optimum durò a lungo, non deporrebbe a favore di un rapido dissolvimento di questo ciclo in corso , che ha cominciato a imporsi dalla fine degli anni 80 e che sta mostrando ulteriori segnali di affermazione negli anni più recenti, sebbene con alcune annate ( ma più che annate, direi stagioni) in controtendenza. Se stessimo vivendo una replica dell' optimum medievale, ma con l aggravante dell agw, rischiamo di non uscirne più, perlomeno in un tempo relativo all' arco delle nostre vite
Questo è probabile.
Difficile ipotizzare che nel prossimo trentennio vi sia una rapida dissoluzione di pattern che mediamente hanno condizionato gran parte degli ultimi 30 anni ( eccezioni e varianti chiaramente ci sono, non è che ha fatto 30 anni di alta pressione dominante, ha fatto un trend sicuramente in crescita di certi domini pressori con performance in ulteriore crescita nell'ultimo decennio sui settori occidentali Europei).
Magari ci sarà un lento calo durante i prossimi 30 anni ma non è detto che il picco sia raggiunto...questo a mio avviso sarà determinante per l'immediato futuro...
Anzitutto concedetemi una bella risata stracolma di sarcasmo rivolta ai catastrofisti che vent'anni orsono preannunciavano la - ovvia - desertificazione del sud Italia sull'onda del GW. Invece, sulla base del forse eccessivo ed ennesimo allarmismo attuale, circa la posizione assunta dall'HP azzorriano, queste zone sarebbero <b>invece</b> benedette dalle precipitazioni. La Natura ha trovato il modo per gabbare gli sciocchi. A noi tutti è sufficiente poter godere di un bene che ritenevamo ovvio avere sempre e comunque: l'acqua. Quando - sicuramente a breve - riavremo quanto ci basta di questa preziosa risorsa, il dibattito si riposizionerà su indici teleconnettivi e attività solare: certamente interessantissimi ma di scarsissimo impatto nell'arco temporale di decine di anni.

Ti chiedo se tu sia o meno un appassionato di meteo; qualora tu lo fossi, a questo punto ti domanderei ulteriormente: a tuo avviso, l'affermazione prepotente di un pattern meteoclimatico che ha cominciato a manifestarsi alla fine degli anni '80 e che è andato crescendo - pur con delle annate/stagioni in controtendenza - determinando in tempi recenti tratti semi-permanenti, a tuo avviso non è il "fatto" meteoclimatico più rilevante dell'ultimo quarto di secolo in Europa??

Ne parlano climatologi, metereologi, scienziati, forumisti, gestori dei siti meteo, fisici dell'atmosfera, agricoltori e semplici appassionati; le riviste meteo e gli opuscoli scientifici ne hanno discusso ampiamente; all'estero, dove il clima è un tema dibattuto seriamente ( soprattutto nel regno unito, in germania e negli Usa, ove hanno un problema simile - sebbene manifestatosi più di recente - con l'hp pacifico che da oramai un decennio sta sequestrando in modo anomalo il clima in un'ampia fascia che va dall'Alaska del sud alla california, passando per le coste occidentali del canada ).

Chiunque, in sostanza, nutra passione e sia dotato di relativa competenza meteoclimatica, non può non cogliere quanto queste profonde modifiche - che, lo ribadisco, non sono nate quest'anno ma disegnano un arco temporale già dignitoso, di 20/25/30 anni, con una fase parossistica attuale -
stiano modificando gli assetti del clima europeo.
Quindi come è possibile farsi una sonora risata? tutti idioti e catastrofisti gli analisti dei quattro angoli del Pianeta? e poi qui nessuno sta parlando di catastrofe, ma "semplicemente" di profondi mutamenti in atto

Ti farò 7 esempi molto chiari che danno l'idea - più di tante chiacchiere - di alcuni cambiamenti clamorosi in atto:

1) a londra, negli ultimi 25 anni, le giornate di sole sono aumentate del 29%
(https://www.weatheronline.co.uk/)

2)a parigi, dal 2000, le ondate di calore con massime sopra i 35 gradi sono cresciute del 55% ( http://www.meteofrance.fr/actualites/72 ... le-sud-est)

3) a Torino, la media nivometrica è scesa dai 50 cm del cinquantennio '40- '90 agli - oramai - 10 cm degli ultimissimi anni ( 17 cm dagli anni 2000 ma verso i 10 cm nell'ultimo quinquennio); e il numero di giornate di pioggia è sceso sotto le 30 unità annue ( > 5 mm) rispetto alle oltre 50 degli anni '70 ( nimbus: valentina accordon, mercalli, cat berro)

4) il numero delle annate siccitose con scarsissima presenza di neve sui Pirenei, Massiccio Francese, Alpi svizzere- italiane -francesi e Appennino settentrionale è passato da una proporzione di 1 a 4 a quella di 3 a 5

5) la pressione media degli ultimi 30 anni, in una macroarea che va dall'Olanda al Portogallo, passando per Francia, Inghilterra del sud, svizzera, norditalia è cresciuta di 5hpa, mentre si è abbassata la media dei geopotenziali delle azzorre.

6) il flusso medio delle perturbazioni atlantiche è salito di 3/5 gradi di latitudine verso nord; il numero delle perturbazioni proficue, in grado di determinare low genovesi nel mediterrano o passare dalla valle del rodano, è letteralmente crollata: negli ultimi 5 anni, con l'eccezione del 2018, non sono andate oltre le 3-4 l'anno. Ma la tendenza si era affermata con prepotenza dal 1988, cresciuta negli anni 90, in relativa pausa tra il 2008 e il 2013, e ora in fortissima ripresa

7) il numero di giornate totalmente secche o con precipitazioni inferiori ai 2 mm, in una gigantesca area che coinvolge metà europa ( grosso modo dalla Ruhr tedesca a Lisbona) è enormemente cresciuto ( dal 20 al 40%). Zone più colpite: Spagna centrale e orientale, Francia centro-meridionale, svizzera occidentale, Nordovest italiano (https://www.eea.europa.eu/it/themes/climate


Se tutto questo non ti - vi - bastasse, per meritare attenzione, per lo meno l'attenzione degli appassionati di clima, non so cosa dovrebbe succedere ancora per ammettere che si è al cospetto di un clima nuovo in europa
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the hurricane
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Messaggio da the hurricane »

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Patagonia ha scritto:
manu73 ha scritto: Questo è probabile.
Difficile ipotizzare che nel prossimo trentennio vi sia una rapida dissoluzione di pattern che mediamente hanno condizionato gran parte degli ultimi 30 anni ( eccezioni e varianti chiaramente ci sono, non è che ha fatto 30 anni di alta pressione dominante, ha fatto un trend sicuramente in crescita di certi domini pressori con performance in ulteriore crescita nell'ultimo decennio sui settori occidentali Europei).
Magari ci sarà un lento calo durante i prossimi 30 anni ma non è detto che il picco sia raggiunto...questo a mio avviso sarà determinante per l'immediato futuro...
Anzitutto concedetemi una bella risata stracolma di sarcasmo rivolta ai catastrofisti che vent'anni orsono preannunciavano la - ovvia - desertificazione del sud Italia sull'onda del GW. Invece, sulla base del forse eccessivo ed ennesimo allarmismo attuale, circa la posizione assunta dall'HP azzorriano, queste zone sarebbero <b>invece</b> benedette dalle precipitazioni. La Natura ha trovato il modo per gabbare gli sciocchi. A noi tutti è sufficiente poter godere di un bene che ritenevamo ovvio avere sempre e comunque: l'acqua. Quando - sicuramente a breve - riavremo quanto ci basta di questa preziosa risorsa, il dibattito si riposizionerà su indici teleconnettivi e attività solare: certamente interessantissimi ma di scarsissimo impatto nell'arco temporale di decine di anni.

Ti chiedo se tu sia o meno un appassionato di meteo; qualora tu lo fossi, a questo punto ti domanderei ulteriormente: a tuo avviso, l'affermazione prepotente di un pattern meteoclimatico che ha cominciato a manifestarsi alla fine degli anni '80 e che è andato crescendo - pur con delle annate/stagioni in controtendenza - determinando in tempi recenti tratti semi-permanenti, a tuo avviso non è il "fatto" meteoclimatico più rilevante dell'ultimo quarto di secolo in Europa??

Ne parlano climatologi, metereologi, scienziati, forumisti, gestori dei siti meteo, fisici dell'atmosfera, agricoltori e semplici appassionati; le riviste meteo e gli opuscoli scientifici ne hanno discusso ampiamente; all'estero, dove il clima è un tema dibattuto seriamente ( soprattutto nel regno unito, in germania e negli Usa, ove hanno un problema simile - sebbene manifestatosi più di recente - con l'hp pacifico che da oramai un decennio sta sequestrando in modo anomalo il clima in un'ampia fascia che va dall'Alaska del sud alla california, passando per le coste occidentali del canada ).

Chiunque, in sostanza, nutra passione e sia dotato di relativa competenza meteoclimatica, non può non cogliere quanto queste profonde modifiche - che, lo ribadisco, non sono nate quest'anno ma disegnano un arco temporale già dignitoso, di 20/25/30 anni, con una fase parossistica attuale -
stiano modificando gli assetti del clima europeo.
Quindi come è possibile farsi una sonora risata? tutti idioti e catastrofisti gli analisti dei quattro angoli del Pianeta? e poi qui nessuno sta parlando di catastrofe, ma "semplicemente" di profondi mutamenti in atto

Ti farò 7 esempi molto chiari che danno l'idea - più di tante chiacchiere - di alcuni cambiamenti clamorosi in atto:

1) a londra, negli ultimi 25 anni, le giornate di sole sono aumentate del 29%
(https://www.weatheronline.co.uk/)

2)a parigi, dal 2000, le ondate di calore con massime sopra i 35 gradi sono cresciute del 55% ( http://www.meteofrance.fr/actualites/72 ... le-sud-est)

3) a Torino, la media nivometrica è scesa dai 50 cm del cinquantennio '40- '90 agli - oramai - 10 cm degli ultimissimi anni ( 17 cm dagli anni 2000 ma verso i 10 cm nell'ultimo quinquennio); e il numero di giornate di pioggia è sceso sotto le 30 unità annue ( > 5 mm) rispetto alle oltre 50 degli anni '70 ( nimbus: valentina accordon, mercalli, cat berro)

4) il numero delle annate siccitose con scarsissima presenza di neve sui Pirenei, Massiccio Francese, Alpi svizzere- italiane -francesi e Appennino settentrionale è passato da una proporzione di 1 a 4 a quella di 3 a 5

5) la pressione media degli ultimi 30 anni, in una macroarea che va dall'Olanda al Portogallo, passando per Francia, Inghilterra del sud, svizzera, norditalia è cresciuta di 5hpa, mentre si è abbassata la media dei geopotenziali delle azzorre.

6) il flusso medio delle perturbazioni atlantiche è salito di 3/5 gradi di latitudine verso nord; il numero delle perturbazioni proficue, in grado di determinare low genovesi nel mediterrano o passare dalla valle del rodano, è letteralmente crollata: negli ultimi 5 anni, con l'eccezione del 2018, non sono andate oltre le 3-4 l'anno. Ma la tendenza si era affermata con prepotenza dal 1988, cresciuta negli anni 90, in relativa pausa tra il 2008 e il 2013, e ora in fortissima ripresa

7) il numero di giornate totalmente secche o con precipitazioni inferiori ai 2 mm, in una gigantesca area che coinvolge metà europa ( grosso modo dalla Ruhr tedesca a Lisbona) è enormemente cresciuto ( dal 20 al 40%). Zone più colpite: Spagna centrale e orientale, Francia centro-meridionale, svizzera occidentale, Nordovest italiano (https://www.eea.europa.eu/it/themes/climate


Se tutto questo non ti - vi - bastasse, per meritare attenzione, per lo meno l'attenzione degli appassionati di clima, non so cosa dovrebbe succedere ancora per ammettere che si è al cospetto di un clima nuovo in europa
Ciao inverno, per la mia tesi magistrale mi sono occupato di studiare la variabilità dell'evoluzione dalla copertura nuvolosa totale in italia ed, in effetti, quello che riporti è corretto.

La copertura nuvolosa in Italia è diminuita in modo significativo su tutta l'Italia negli ultimi 70 anni e queste variazioni sono associate a cambiamenti della circolazione atmosferica su scala europea con un aumento medio dei geopotenziali. In modo particolare il cambiamento più intenso è avvenuto tra il 1951 e il 1985-1990 circa.
E tra queste due variabili ho visto che c'è una buona correlazione sia stagionale che annuale.

Settimana prossima, quando l'avrò discussa, aprirò un thread per mostrare i risultati ottenuti.
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