Attività solare
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https://www.nature.com/articles/s41467-018-07690-0
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Credo in base alla loro zona di formazione che le assegna ancora al ciclo 24!Il burian e l'orso ha scritto:Buonasera sono rimasto indietro nel monitoraggio del sole ma dico che oggi si va oltre le 40 macchie. Viva visto che ho letto il tuo messaggio di stamattina che dicevi che sono ancora del ciclo 24 hai spiegazioni su questa apparente mini ripresa dell'attività? [/b]
Il Sole ha oscillazioni di attivitá quindi ci puó stare, anzi ho letto tempo fa su un vecchio articolo che la lunghezza del minimo é indice di cicli deboli.
Quello che detesto é che su pagine FB o siti appena succede ciò si da subito per scontato che il Sole riparta (tipo su una pagina ho trovato scritto: " Nonostante il minimo Solare il Sole é ben attivo!" come per mettere in risalto la cosa.
Per quanto riguarda il prossimo ciclo io mi fido della proiezione che punta al ribasso che finora ci ha preso in questi anni (mi sembra CM?).
Anche lo scorso (attuale 24) doveva essere in ripresa, invece ha azzittito tutti.
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Secondo me sarà solo un breve momento non significa che sia finito il minimo, ci sono tante ipotesi, la più strampalata, strana e inavverabile è che questo minimo abbia due fasi, la prima è stata raggiunta adesso, poi ci sarà un lieve aumento dell'attività per poi scendere e raggiungere il picco nel 2020/2021, dopodiché inizia il ciclo 25, comunque questa cosa non si è mai successa quindi dubito che succeda proprio adesso, un'altra ipotesi che mi viene in mente (e che questa sia più probabile dell'altra) è che la discesa verso il mimino stia rallentando fino a raggiungere il suo vero picco (2020/2021 se non sbaglio) considerando che questo ciclo è duarato meno di 11 anniIl burian e l'orso ha scritto:Buonasera sono rimasto indietro nel monitoraggio del sole ma dico che oggi si va oltre le 40 macchie. Viva visto che ho letto il tuo messaggio di stamattina che dicevi che sono ancora del ciclo 24 hai spiegazioni su questa apparente mini ripresa dell'attività?
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Nonostante io studio inglese non ho capito un acca qualcuno mi fa un riassunto??? GrazieIMadeYouReadThis ha scritto:https://www.nature.com/articles/s41467-018-07690-0
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Che il ciclo 25 sará leggermente più forte del 24 ponendo fine alle speranze di un minimo Maunder-like !Viva le dolomiti ha scritto:Nonostante io studio inglese non ho capito un acca qualcuno mi fa un riassunto??? GrazieIMadeYouReadThis ha scritto:https://www.nature.com/articles/s41467-018-07690-0
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Se ci azzeccano come hanno azzeccato i cicli addietro possiamo dormire sonni tranquilli.. Così come il Sole
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Maaa se non ricordo male non avevano previsto che il ciclo 24 fosse forte come il ciclo 23??Telecuscino ha scritto:Che il ciclo 25 sará leggermente più forte del 24 ponendo fine alle speranze di un minimo Maunder-like !Viva le dolomiti ha scritto:Nonostante io studio inglese non ho capito un acca qualcuno mi fa un riassunto??? GrazieIMadeYouReadThis ha scritto:https://www.nature.com/articles/s41467-018-07690-0
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Si, appuntoViva le dolomiti ha scritto:Maaa se non ricordo male non avevano previsto che il ciclo 24 fosse forte come il ciclo 23??Telecuscino ha scritto:Che il ciclo 25 sará leggermente più forte del 24 ponendo fine alle speranze di un minimo Maunder-like !Viva le dolomiti ha scritto: Nonostante io studio inglese non ho capito un acca qualcuno mi fa un riassunto??? Grazie
Se ci azzeccano come hanno azzeccato i cicli addietro possiamo dormire sonni tranquilli.. Così come il Sole
Telecuscino ha scritto:Si, appuntoViva le dolomiti ha scritto:Maaa se non ricordo male non avevano previsto che il ciclo 24 fosse forte come il ciclo 23??Telecuscino ha scritto: Che il ciclo 25 sará leggermente più forte del 24 ponendo fine alle speranze di un minimo Maunder-like !
Se ci azzeccano come hanno azzeccato i cicli addietro possiamo dormire sonni tranquilli.. Così come il Sole
Il minimo solare attuale è giunto prima rispetto alle previsioni degli esperti che avevano pronosticato l’azzeramento delle macchie solari nel 2022, mentre il fenomeno è giunto a metà del 2018.!!
la forza media dei campi polari vicino alla fine del ciclo 24 sarà simile a (o leggermente più debole) misurata vicino alla fine del ciclo 23, indicando che il ciclo 25 sarà simile in forza (o leggermente più debole) al ciclo attuale. Dopo quattro anni di simulazione, la variabilità nel nostro insieme indica che l'incertezza accumulata è dell'ordine del 15% circa. Questa incertezza deriva da variazioni stocastiche nei dettagli del moto convettivo, dall'inclinazione della regione attiva e dai cambiamenti nel flusso meridiano. Inoltre, i piccoli cicli (come il ciclo 24) sono in genere preceduti da lunghi minimi prolungati, quindi ci aspettiamo un minimo esteso simile lungo prima del ciclo 25.
Previsione del ciclo solare 25.
Scopriamo che i campi polari indicano che il ciclo 25 sarà di dimensioni simili a (o leggermente più piccolo) del ciclo piccolo corrente, ciclo 24. I piccoli cicli, come il ciclo 24, iniziano tardi e lasciano dietro cicli lunghi con minimi profondi estesi. Pertanto, ci aspettiamo un minimo simile ed esteso per il minimo del ciclo 24/25 nel 2020.
Ulteriori informazioni su questa previsione sono disponibili in questo Paper.
link, sotto
http://adsabs.harvard.edu/abs/2016JGRA..12110744H
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Metto anche un piccola ed interessante delucidazione;
Macchie solari, blocchi e inverni freddi.
Un possibile collegamento??
Edit 3BM autore F.N
Per esperti
E' indubbio il ruolo dell'attività solare sulla circolazione atmosferica tanto da influire sulla così detta variabilità a bassa frequenza, sull'Artic Oscillation e sulla frequenza dei pattern sinottici. Ma si è visto che l'attività solare incide anche sull'attività dei blocchi atmosferici nonchè sull'attività dei cicloni. Con il termine di “blocco” delle correnti occidentali si intende una sorta di interruzione delle correnti portanti in quota. Questo favorisce poi una maggiore ondulazione della corrente a getto ed un conseguente maggior scambio di calore lungo i meridiani. Tecnicamente il movimento zonale delle onde corte viene effettivamente alterato tanto che l’avvezione di vorticità, il principale meccanismo per cui i sistemi si muovono, perde di importanza. Le situazioni di blocco sono poi frequentemente accompagnate da eventi estremi. C'è una debole tendenza verso condizioni anticicloniche ad essere meno frequenti sotto una moderata attività solare. Da uno studio condotto proprio sui blocchi (Barropiedro et al, 2009) e sul movimento dei cicloni (stormtracks) è emerso che gli effetti del sole hanno maggiori ripercussioni sui primi, come conseguenza delle differenti scale temporali di evoluzione. Gli effetti dell'attività solare sui processi sinottici sembrerebbero infatti essere trascurabili. Inoltre è emerso che durante i maggiori casi di blocco entro una elevata attività solare tenderebbero a migrare verso est, sia nel pacifico che in Atlantico; avrebbero una durata inferiore in accordo con l'aumento della zonalità, nonchè una maggiore area di influenza. Infine inciderebbero poco sul campo termico in Europa a differenza del Nord America dove invece risulterebbe maggiore.
Ma c'è una relazione tra gli inverni freddi e l'attività solare?
Una ricerca condotta dall'Università di Reading affermerebbe che esiste un collegamento tra il numero esiguo di macchie solari e il calo delle temperature invernali.
Tuttavia vi è da aggiungere che questo fenomeno avrebbe caratteristiche climatiche regionali tanto da non alterare il riscaldamento globale.
Su base puramente statistica si è trovato un collegamento tra i periodi decennali di freddo intenso e la scarsa attività delle macchie solari. Analizzando l'andamento dell’attività solare si sarebbe notato che questa ha periodi di circa 300 anni durante i quali, in maniera costante, il numero delle macchie solari sarebbe in lento ma costante aumento. Questa fase sarebbe poi seguita da periodi di circa 100 anni in cui l'attività solare sarebbe del tutto scarsa. Il periodo compreso tra il 1645 e il 1715 in cui le macchi solari erano del tutto assenti (minimo di Maunders) era coinciso con la fase più fredda dell'era glaciale. Dal 1720 e per circa 300 anni l'attività solare, in termini di macchie solari, avrebbe ripreso ad aumentare. Dal 1985 circa, il sole avrebbe ripreso però il cammino verso una progressiva diminuzione della sua attività tanto che al momento siamo a metà strada verso le condizioni del cosidetto Minimo di Maunder.
Ma in che modo le macchie solari potrebbero causare inverni più rigidi?
La scarsa attività del Sole provocherebbe maggiori situazioni di blocco delle correnti a getto, il flusso portante in quota che cintura l'atmosfera. I blocchi, una volta generatisi, attuerebbero maggior scambi di calore lungo i meridiani. Così, in Europa, quando si formerebbero i blocchi, gelide correnti di aria artica si porterebbero verso sud. Infatti ci sarebbe un aumento della frequenza de regime di tipo “easterly" sull'Europa centrale in condizioni di minimo solare in corrispondenza per altro con una decrescita del flusso zonale. Il sospetto sarebbe rivolto alla stratosfera, lo strato dell'atmosfera che si trova 20-50 chilometri sopra le nostre teste. Su questa zona, il campo di vento e di temperatura sarebbe influenzato dall'attività solare. Questo perché i picchi della radiazione ultravioletta emessa dal sole porterebbero alla formazione di ozono nella stratosfera che a sua volta assorbirebbe più raggi ultravioletti, riscaldandosi. Il riscaldamento sarebbe maggiore nella regione della stratosfera più vicina al sole. In questo modo si formerebbe un gradiente di temperatura in tutta la stratosfera comportando la genesi dei venti. Come questo influenzi il clima è ancora oggetto di dibattito. Molto poco si sa circa la fisica che governa la stratosfera, anche se appare certo il legame tra la stratosfera e la troposfera sottostante. Nel 2009, i movimenti verso l'alto di aria nella troposfera potrebbero aver cambiato gli schemi dei venti stratosferici. Questi cambiamenti, a loro volta volta, avrebbero avuto ripercussioni in troposfera. I cambiamenti nei venti stratosferici influenzerebbero il percorso delle perturbazioni invernali in tutta Europa. Se si fosse in grado di dimostrare che il sole può allo stesso modo indurre cambiamenti nella troposfera attraverso la stratosfera, si potrebbe risolvere uno dei più grandi enigmi della Piccola Età Glaciale.
Gli effetti del sole sulla stratosfera non sono infatti globali.
Sembrerebbe che l'Europa sia particolarmente sensibile perché è "posta" sotto il getto polare a una longitudine in cui possono aversi maggiori ondulazioni. Così, mentre la tendenza generale della temperatura nell'emisfero settentrionale aumenterebbe in linea con il riscaldamento globale nei prossimi decenni, l'Europa settentrionale invece potrebbe venire coinvolta da alcuni inverni rigidi, non necessariamente in sequenza. Tuttavia questo rimane un dibattito ancora piuttosto aperto.
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