Viva le dolomiti ha scritto:Sicuramente è un evento raro, forse nel 2005 ricordo che nevicava solo nelle mie zone e a nord e sud pioveva, mi fece 78 cm di neve con un accumulo assurdo in pochissime ore, con questo non voglio dire che stavolta avviene uguale ma su altri siti ho letto di questa possibilità.ducaneve ha scritto:Ragazzi qualcuno di voi s'intende per quello che riguarda l'effeto CAD che avviene solo nella zona tra Rimini e Ancona, perché su altro sito lo citano e forse sarà quello a far nevicare alle basse quote, un altro parametro da monitorare dopo l'ase [/quotenon l'avevo mai sentito parlare
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ducaneve ha scritto:Viva le dolomiti ha scritto:Sicuramente è un evento raro, forse nel 2005 ricordo che nevicava solo nelle mie zone e a nord e sud pioveva, mi fece 78 cm di neve con un accumulo assurdo in pochissime ore, con questo non voglio dire che stavolta avviene uguale ma su altri siti ho letto di questa possibilità.ducaneve ha scritto:Ragazzi qualcuno di voi s'intende per quello che riguarda l'effeto CAD che avviene solo nella zona tra Rimini e Ancona, perché su altro sito lo citano e forse sarà quello a far nevicare alle basse quote, un altro parametro da monitorare dopo l'ase [/quotenon l'avevo mai sentito parlare
Questo fenomeno è tipico del medio Adriatico dalla Romagna all'Abruzzo specie settentrionale. Ma in cosa consiste? Il meccanismo che porta alla strutturazione del CAD è di tipo termo-dinamico; le precipitazioni in atto sui rilievi tendono a raffreddare sensibilmente gli strati troposferici più bassi portando quindi alla formazione di una massa di aria molto fredda, densa e pesante proprio nelle aree adiacenti al rilievo; questa aria fredda e densa genera una sorta di barriera invisibile che porta ad una drastica decelerazione delle correnti Nordorientali man a mano che ci si avvicina al rilievo; a ciò si va ad aggiungere un indebolimento della forza di Coriolis ( in quanto essa è proporzionale a vento) a favore della forza di gradiente ed ecco quindi che le correnti tendono a ruotare verso sinistra, e quindi nel nostro caso da Nord-Est a Nord. Il progressivo incremento della massa d'aria fredda e pesante a ridosso del rilievo genera anche un aumento della pressione in loco ed ecco quindi che la forza del gradiente barico (accelerazione da un'area a pressione maggiore verso quella a pressione minore) si inasprisce ulteriormente e le correnti subiscono un ulteriore rotazione verso sinistra e quindi nel nostro caso da N a NW o addirittura a W/NW. Parte dell'aria fredda che si è venuta a depositare quindi nelle aree interne appenniniche viene risucchiata, grazie a queste correnti da NW, verso l'entroterra e in alcuni casi fin verso le coste. Durante l'evento tra il 16 e 18 Gennaio, infatti l'Abruzzo ha assistito a nevicate di una portata eccezionale a quote relativamente basse, infatti data l'orografia/morfologia abruzzese che vede la presenza di montagne e contrafforti alti e piuttosto vicini alle coste ecco che il meccanismo del CAD sia spesso molto intenso e porti quest'aria fredda a trasferirsi anche nelle aree dell'immediato entroterra costiero (pensate alla neve caduta ad Atri ad appena 5-6 Km dalla costa). Le forti e persistenti precipitazioni hanno favorito lo sviluppo del CAD, ed hanno fatto si che l'Abruzzo specie settentrionale si sia trovato in una situazione di estrema convergenza con nevicate di intensità eccezionale a quote decisamente più basse di quanto ci si sarebbe dovuti aspettare osservando le mappe dell'altezza dello zero termico. (fonte: meteo regione Marche FB)
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Se fosse così il parallelo da una sberla all’ufficiale che gli addetti ai lavori dovrebbero decidere seriamente su chi puntare da ora in poi.Viva le dolomiti ha scritto:
Aumentate di molto le precipitazioni per l'Emilia occidentale la bassa Lombardia e basso Piemonte, la neve è anche prevista sulla costa adriatica nella notte tra domenica e lunedì
Infatti ecco il parallelo cosa prevede
effetto stau ha scritto:Allora non è prerogativa solo delle nostre zone ma anche Abruzzoducaneve ha scritto:Viva le dolomiti ha scritto: Sicuramente è un evento raro, forse nel 2005 ricordo che nevicava solo nelle mie zone e a nord e sud pioveva, mi fece 78 cm di neve con un accumulo assurdo in pochissime ore, con questo non voglio dire che stavolta avviene uguale ma su altri siti ho letto di questa possibilità.
Questo fenomeno è tipico del medio Adriatico dalla Romagna all'Abruzzo specie settentrionale. Ma in cosa consiste? Il meccanismo che porta alla strutturazione del CAD è di tipo termo-dinamico; le precipitazioni in atto sui rilievi tendono a raffreddare sensibilmente gli strati troposferici più bassi portando quindi alla formazione di una massa di aria molto fredda, densa e pesante proprio nelle aree adiacenti al rilievo; questa aria fredda e densa genera una sorta di barriera invisibile che porta ad una drastica decelerazione delle correnti Nordorientali man a mano che ci si avvicina al rilievo; a ciò si va ad aggiungere un indebolimento della forza di Coriolis ( in quanto essa è proporzionale a vento) a favore della forza di gradiente ed ecco quindi che le correnti tendono a ruotare verso sinistra, e quindi nel nostro caso da Nord-Est a Nord. Il progressivo incremento della massa d'aria fredda e pesante a ridosso del rilievo genera anche un aumento della pressione in loco ed ecco quindi che la forza del gradiente barico (accelerazione da un'area a pressione maggiore verso quella a pressione minore) si inasprisce ulteriormente e le correnti subiscono un ulteriore rotazione verso sinistra e quindi nel nostro caso da N a NW o addirittura a W/NW. Parte dell'aria fredda che si è venuta a depositare quindi nelle aree interne appenniniche viene risucchiata, grazie a queste correnti da NW, verso l'entroterra e in alcuni casi fin verso le coste. Durante l'evento tra il 16 e 18 Gennaio, infatti l'Abruzzo ha assistito a nevicate di una portata eccezionale a quote relativamente basse, infatti data l'orografia/morfologia abruzzese che vede la presenza di montagne e contrafforti alti e piuttosto vicini alle coste ecco che il meccanismo del CAD sia spesso molto intenso e porti quest'aria fredda a trasferirsi anche nelle aree dell'immediato entroterra costiero (pensate alla neve caduta ad Atri ad appena 5-6 Km dalla costa). Le forti e persistenti precipitazioni hanno favorito lo sviluppo del CAD, ed hanno fatto si che l'Abruzzo specie settentrionale si sia trovato in una situazione di estrema convergenza con nevicate di intensità eccezionale a quote decisamente più basse di quanto ci si sarebbe dovuti aspettare osservando le mappe dell'altezza dello zero termico. (fonte: meteo regione Marche FB)
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cosa c'entra lo strat-warming con sta carta. 1) gli effetti si vedono dopo almeno 15 giorni,2)quindi con i tempi non ci siamo perché da fine warming saranno passati 3 giorni. 3) la runnite non si va presa a male per ogni uscita dei modelli. 4) ti do una data 10-01-2019 da questa data in poi si può vedere l'effetto del warming.andryan ha scritto:ahaha... lo stratteuorminghe c'è... sulla nostra testa... che pena sti modelli con le proiezioni a 15/20 giorni, più passano gli anni meno sono precisi.
Inizialmente era previsto per il periodo pre-natalizio poi è cominciato il solito rimandino, comunque rimaniamo fiduciosi nonostante le carte emisferiche a 15 giorni facciano pena.bufera genzanese ha scritto:cosa c'entra lo strat-warming con sta carta. 1) gli effetti si vedono dopo almeno 15 giorni,2)quindi con i tempi non ci siamo perché da fine warming saranno passati 3 giorni. 3) la runnite non si va presa a male per ogni uscita dei modelli. 4) ti do una data 10-01-2019 da questa data in poi si può vedere l'effetto del warming.andryan ha scritto:ahaha... lo stratteuorminghe c'è... sulla nostra testa... che pena sti modelli con le proiezioni a 15/20 giorni, più passano gli anni meno sono precisi.
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gli effetti del warming per natale..ma chi a detto ciò..a me sembra nessuno..visto che il warming inizia il 22 dicembre e finisce se non sbaglio il 27 dicembre quindi per natale niente che riguarda il warming. Gli effetti se ci saranno e tutto fila liscio saranno per la prima decade di gennaio..ripeto più verso il 10 gennaio.poi c'è da monitorare che ovviamente non c'è niente di sicuro per la penisola italiana.ma siccome nel est russo siberiano c'è gelo da vendere e quindi situazione ancora più intrigante per un suo dilagare ad ovest.andryan ha scritto:Inizialmente era previsto per il periodo pre-natalizio poi è cominciato il solito rimandino, comunque rimaniamo fiduciosi nonostante le carte emisferiche a 15 giorni facciano pena.bufera genzanese ha scritto:cosa c'entra lo strat-warming con sta carta. 1) gli effetti si vedono dopo almeno 15 giorni,2)quindi con i tempi non ci siamo perché da fine warming saranno passati 3 giorni. 3) la runnite non si va presa a male per ogni uscita dei modelli. 4) ti do una data 10-01-2019 da questa data in poi si può vedere l'effetto del warming.andryan ha scritto:ahaha... lo stratteuorminghe c'è... sulla nostra testa... che pena sti modelli con le proiezioni a 15/20 giorni, più passano gli anni meno sono precisi.
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