NOVEMBRE 2018 - Modelli live!

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

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iniestas
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Messaggio da iniestas »

nevofilo80 ha scritto:
iniestas ha scritto:
nevofilo80 ha scritto:si inizia a tombare il mese di dicembre con sopramedia marcato :roll:
i toscani?
il tuo amico nonnetto :lol: :lol:
figurati...allora è la volta buona che fa un dicembre serio.... :D
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erboss
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Messaggio da erboss »

Vi invito a moderare i toni, nel rispetto del regolamento e di chi legge e vorrebbe imparare.
Grazie
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picchio70
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Messaggio da picchio70 »

Ma poi fatemi capire una cosa.
Tutti fissati co ste medie,
ma voi siete convinti se per tutto l'inverno
la linea delle temperature cammina sovrapposta
a quella mediale potrete dire ottimo inverno?
Tolto il nord ovest e poco piu che anche con temperature
prossime alla media possono vedere nevicate,
il resto d'Italia resta a guardare state tranquilli
media o non media. Certamente dipende da quello che ognuno di noi
desidera come inverno, tipo la neve dai 1000 mt in su va bene.
Se, come nel mio caso, si vuole la neve in pianura allora ci vuole ben altro
e non per questo si deve per forza chiudere in media.
Eventi e sottomedia sarebbe il top
ma sapete che è merce rara.
manu73
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Messaggio da manu73 »

Metropolis ha scritto:
manu73 ha scritto:
InvernoPerfetto ha scritto:
sì.... è davvero incredibile come per New York siano bastati 2 giorni di preperazione affinchè, a metà novembre, si scaricassero 20 cm di neve, mentre in Europa - e attenzione, parlo di Europa, non della mite Italia - dopo decine di manovre, elevazioni, dislocazini dei lobi, vp ferito ecc.ecc.... in europa sia durato il tempo di una cena.

Oramai aspettarsi neve padana ( quella buona, vera e abbondante) è davvero un gioco al massacro delle scommesse; apsettarsi che il freddo coinvolga il mediterraneo, e tanto meno a novembre dopo una stagione caldissima, è divenuto un'attesa quasi vana, a parte i soliti colpi di teatro che ogni tanto possono verificarsi.

Ma il confronto più impietoso, cosa che rende sempre più lampante il cambio climatico sul nostro continente, effettivamente è tra New York e Mosca (nessuno osa paragonare le nostre lande), o New York e Varsavia: la difficoltà del freddo, negli ultimi decenni, di imporsi in modo duraturo - un tempo lì il gelo durava 3 mesi, non puntate di 10 giorni -perfino negli inverni dell'est è pazzesca. Tutti conoscono le dinamiche americane, ma se perfino il nord o l'est del vecchio continente ne esce sempre più a pezzi coi cugini americani, allora il tutto sta diventandoi ancora più complicato del previsto
Purtroppo la situazione generale media degli inverni Europei è in anni da crisi profonda un pò su tutti i settori salvo poche limitate e temporanee eccezioni (se siamo in una situazione da coma irreversibile generale per ora non saprei dire ma ci siamo vicini...parlo di stagione analizzata da fine Novembre a inizio Marzo, non parlo di episodio di una settimana che come ho già detto può condizionare il giudizio locale sulla stagione ma non ne condiziona nei fatti l'impronta generale e globale)
Badate però bene che in questa crisi generale e profonda ci sono spesso da anni l'Europa ma anche il nord America occidentale, gran parte del Canada e l'Alaska ove il riscaldamento globale ha letteralmente stravolto le immagini di interi luoghi.
Un serbatoio del freddo Artico invernale sempre più contenuto e ridotto fatica a portare situazioni invernali diffuse "NORMALI" a livello termico sull'emisfero nord, sbilanciando l'oramai esiguo serbatoio del freddo invernale spesso e volentieri sul nord America centro - orientale e sulla Siberia centro-orientale, lasciando il rimanente emisfero nord spesso in balia di brodaglia mite che non riesce a smaltire calore delle settimane precedenti etc etc in un circolo vizioso che trova difficilmente e solo in rari ed estemporanei casi varianti (và da sè che il freddo cerca di rintanarsi spesso nelle solite zone ove trova esiguo terreno fertile e la mitezza cerca di espandere ulteriormente il proprio raggio d'azione nelle ampie lande da terreno fertile.
Ogni qual volta che la corrente a getto trova campo libero ad inserirsi verso il vecchio continente vengono veicolate da ovest o da sud ovest imponenti quantitativi di masse d'aria mite in qualsiasi periodo dell'anno, a fine autunno e inizio inverno sgretolano sul nascere ogni tentativo di sedimentazione del freddo ad ovest degli Urali relegandogli lo spazio di "toccata e fuga" (inutile affrontare il discorso delle Alte pressioni termiche in avvicinamento alla Russia Europea a "frenare" e deviare il getto in ondulazioni marcate...ci vorrebbero giorni per spiegare le dinamiche che hanno allontanato di migliaia di KM l' ORSO dai confini Europei con tutti gli effetti del caso nella stagione fredda)
Una serie di causa ed effetto che porta le nostre stagioni da fine Autunno e d'inverno ad essere per gran parte insipide e spuntate , che porta i divari ad essere sempre più amplificati fra noi e alcune città oltreoceano della costa orientale , che porta le temperature medie ad essere sempre più tendenti verso l'alto e difficilmente confrontabili con le medie di riferimento, che porta le medie nevose ad essere per gran parte letteralmente ridicole nell'ultimo decennio rispetto alle medie di fine secolo scorso , etc etc...
Capitolo Valpadana...qui non voglio ripetermi e non voglio essere impietoso...anche a parità di condizioni del passato si hanno effetti invernali traslati verso l'alto di 300-400m rispetto a solo 20-25 anni fà, se ci sommiamo che la temperatura media viaggia "in modo standard" parecchio oltre rispetto alle già morbide medie di riferimento in essere abbiamo già la fotografia per gran parte delle stagioni, spece per gran parte della stagione invernale (si spera sempre negli scampoli e nei brevi periodi d'eccezione) ... la Pianura padana purtroppo stà letteralmente scivolando a livello climatico e ambientale in un COMA IRREVERSIBILE come poche altre zone del pianeta.
Ma è normale se si pensa alla quantità di territorio che è stata cementificata negli ultimi 30 anni. Prendete delle foto satellitari della pianura padana degli anni 50 e confrontatela con quelle di oggi. Cosa si pretende se si continua a coprire la terra con cemento e asfalto inutile.
Non sono volutamente entrato nei dettagli Padani dei "perchè" altrimenti se parliamo di cementificazione o inquinamento (per fare 2 esempi) servono intere pagine...
Ciao
freddopungente
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Messaggio da freddopungente »

erboss ha scritto:Vi invito a moderare i toni, nel rispetto del regolamento e di chi legge e vorrebbe imparare.
Grazie
io mi sono letteralmente stancato di questo andazzo, addirittura mi si mettono in bocca parole mai dette e nemmeno davanti alle prove schiaccianti si fa retromarcia, anzi si cambia l'argomento e giù attacchi sul personale

se poi uno dice qualcosa che non va a genio a chi sappiamo, apriti cielo...
neve a 0 gradi
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Messaggio da neve a 0 gradi »

manu73 ha scritto:
neve a 0 gradi ha scritto:
manu73 ha scritto: Purtroppo la situazione generale media degli inverni Europei è in anni da crisi profonda un pò su tutti i settori salvo poche limitate e temporanee eccezioni (se siamo in una situazione da coma irreversibile generale per ora non saprei dire ma ci siamo vicini...parlo di stagione analizzata da fine Novembre a inizio Marzo, non parlo di episodio di una settimana che come ho già detto può condizionare il giudizio locale sulla stagione ma non ne condiziona nei fatti l'impronta generale e globale)
Badate però bene che in questa crisi generale e profonda ci sono spesso da anni l'Europa ma anche il nord America occidentale, gran parte del Canada e l'Alaska ove il riscaldamento globale ha letteralmente stravolto le immagini di interi luoghi.
Un serbatoio del freddo Artico invernale sempre più contenuto e ridotto fatica a portare situazioni invernali diffuse "NORMALI" a livello termico sull'emisfero nord, sbilanciando l'oramai esiguo serbatoio del freddo invernale spesso e volentieri sul nord America centro - orientale e sulla Siberia centro-orientale, lasciando il rimanente emisfero nord spesso in balia di brodaglia mite che non riesce a smaltire calore delle settimane precedenti etc etc in un circolo vizioso che trova difficilmente e solo in rari ed estemporanei casi varianti (và da sè che il freddo cerca di rintanarsi spesso nelle solite zone ove trova esiguo terreno fertile e la mitezza cerca di espandere ulteriormente il proprio raggio d'azione nelle ampie lande da terreno fertile.
Ogni qual volta che la corrente a getto trova campo libero ad inserirsi verso il vecchio continente vengono veicolate da ovest o da sud ovest imponenti quantitativi di masse d'aria mite in qualsiasi periodo dell'anno, a fine autunno e inizio inverno sgretolano sul nascere ogni tentativo di sedimentazione del freddo ad ovest degli Urali relegandogli lo spazio di "toccata e fuga" (inutile affrontare il discorso delle Alte pressioni termiche in avvicinamento alla Russia Europea a "frenare" e deviare il getto in ondulazioni marcate...ci vorrebbero giorni per spiegare le dinamiche che hanno allontanato di migliaia di KM l' ORSO dai confini Europei con tutti gli effetti del caso nella stagione fredda)
Una serie di causa ed effetto che porta le nostre stagioni da fine Autunno e d'inverno ad essere per gran parte insipide e spuntate , che porta i divari ad essere sempre più amplificati fra noi e alcune città oltreoceano della costa orientale , che porta le temperature medie ad essere sempre più tendenti verso l'alto e difficilmente confrontabili con le medie di riferimento, che porta le medie nevose ad essere per gran parte letteralmente ridicole nell'ultimo decennio rispetto alle medie di fine secolo scorso , etc etc...
Capitolo Valpadana...qui non voglio ripetermi e non voglio essere impietoso...anche a parità di condizioni del passato si hanno effetti invernali traslati verso l'alto di 300-400m rispetto a solo 20-25 anni fà, se ci sommiamo che la temperatura media viaggia "in modo standard" parecchio oltre rispetto alle già morbide medie di riferimento in essere abbiamo già la fotografia per gran parte delle stagioni, spece per gran parte della stagione invernale (si spera sempre negli scampoli e nei brevi periodi d'eccezione) ... la Pianura padana purtroppo stà letteralmente scivolando a livello climatico e ambientale in un COMA IRREVERSIBILE come poche altre zone del pianeta.
sarei interessato a capire il perché l'orso si è allontanato così tanto..se me lo puoi spiegare te ne sarei grato.
Ci vuole tempo per spiegare certe dinamiche ma provo a riassumerne il succo che in parte è già contenuto nell'esposizione sopra senza entrare nei dettagli di alcune dinamiche.
L’alta pressione termica Russo-Siberiana (sempre meno Russa e anche poco Siberiana) nasce a causa del notevolissimo raffreddamento del suolo delle aree dal clima continentale fra la Siberia Centrale e la Mongolia. La poca insolazione, la lontananza dalle miti correnti atlantiche e la neve al suolo che alimenta l’effetto albedo favorisce lo sviluppo dell’alta pressione termica che mantiene il freddo (il gelo pellicolare)incollato ai bassi strati prossimi al suolo, con il passare dei giorni si estende a macchia d’olio ove trova terreno più fertile assumendo valori di pressione spesso spaventosi (sono della Mongolia i valori record di pressione mai registrati in inverno, mi sembra vicino ai 1080 millibar) cercando di dilagare verso le zone ove trova terreno fertile per l’espansione.
Negli ultimi anni il terreno fertile diventa sempre meno verso la Russia Europea trovando gli Urali come termine spesso massimo di espansione verso ovest per i motivi di cui abbiamo in parte discusso sopra (intrusione correnti atlantiche, mancanza copertura nevosa etc etc…), trova un poco più spazio verso la Siberia Orientale e il Giappone.
Và altresì segnalato che negli ultimi anni salvo casi particolari l’estensione dell’alta pressione termica sulle sconfinate steppe Siberiane ammantate al suolo da nebbie, gelo siderale, polvere di diamante etc etc assume MENO estensione che in passato anche perché spesso si raggiungono sempre più in ritardo sul calendario le situazioni IDEALI per la sua formazione e suo sviluppo già nei luoghi di origine.
Una serie di motivi, che spesso sono concatenati ed effetto uno dell’altro, portano sempre meno l’alta pressione Termica Russo Siberiana (ORSO) a mettere il naso e il suo carico di freddo pellicolare stazionante ad ovest degli Urali a pilotare in modo diretto o indiretto le dinamiche bariche dell’Europa orientale in primis ma non solo…(purtroppo la partenza tardiva di certe Macro dinamiche invernali non aiuta i nostri settori… più tardi nasce, meno si estende e meno influenza… l’incremento delle ore di luce dalla fase finale di Gennaio e ancor più su Febbraio favorisce ad esempio magari scambi di calore o retrogressioni fredde legati ad altre dinamiche ma l’alta pressione termica perde gradualmente di estensione ad ovest perché iniziano a venire meno i suoi componenti di sviluppo)
Ciao
ok..quindi la causa principale della mancata espansione verso ovest dell'orso, dipende dalla forza delle correnti atlantiche che distruggono il freddo che si forma nei mesi autunnali e nella prima parte dell'inverno giusto?però le correnti atlantiche dovrebbero anche favorire maggiori prec nevose che aiutano il processo di albedo ecc..
manu73
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Messaggio da manu73 »

neve a 0 gradi ha scritto:
manu73 ha scritto:
neve a 0 gradi ha scritto: sarei interessato a capire il perché l'orso si è allontanato così tanto..se me lo puoi spiegare te ne sarei grato.
Ci vuole tempo per spiegare certe dinamiche ma provo a riassumerne il succo che in parte è già contenuto nell'esposizione sopra senza entrare nei dettagli di alcune dinamiche.
L’alta pressione termica Russo-Siberiana (sempre meno Russa e anche poco Siberiana) nasce a causa del notevolissimo raffreddamento del suolo delle aree dal clima continentale fra la Siberia Centrale e la Mongolia. La poca insolazione, la lontananza dalle miti correnti atlantiche e la neve al suolo che alimenta l’effetto albedo favorisce lo sviluppo dell’alta pressione termica che mantiene il freddo (il gelo pellicolare)incollato ai bassi strati prossimi al suolo, con il passare dei giorni si estende a macchia d’olio ove trova terreno più fertile assumendo valori di pressione spesso spaventosi (sono della Mongolia i valori record di pressione mai registrati in inverno, mi sembra vicino ai 1080 millibar) cercando di dilagare verso le zone ove trova terreno fertile per l’espansione.
Negli ultimi anni il terreno fertile diventa sempre meno verso la Russia Europea trovando gli Urali come termine spesso massimo di espansione verso ovest per i motivi di cui abbiamo in parte discusso sopra (intrusione correnti atlantiche, mancanza copertura nevosa etc etc…), trova un poco più spazio verso la Siberia Orientale e il Giappone.
Và altresì segnalato che negli ultimi anni salvo casi particolari l’estensione dell’alta pressione termica sulle sconfinate steppe Siberiane ammantate al suolo da nebbie, gelo siderale, polvere di diamante etc etc assume MENO estensione che in passato anche perché spesso si raggiungono sempre più in ritardo sul calendario le situazioni IDEALI per la sua formazione e suo sviluppo già nei luoghi di origine.
Una serie di motivi, che spesso sono concatenati ed effetto uno dell’altro, portano sempre meno l’alta pressione Termica Russo Siberiana (ORSO) a mettere il naso e il suo carico di freddo pellicolare stazionante ad ovest degli Urali a pilotare in modo diretto o indiretto le dinamiche bariche dell’Europa orientale in primis ma non solo…(purtroppo la partenza tardiva di certe Macro dinamiche invernali non aiuta i nostri settori… più tardi nasce, meno si estende e meno influenza… l’incremento delle ore di luce dalla fase finale di Gennaio e ancor più su Febbraio favorisce ad esempio magari scambi di calore o retrogressioni fredde legati ad altre dinamiche ma l’alta pressione termica perde gradualmente di estensione ad ovest perché iniziano a venire meno i suoi componenti di sviluppo)
Ciao
ok..quindi la causa principale della mancata espansione verso ovest dell'orso, dipende dalla forza delle correnti atlantiche che distruggono il freddo che si forma nei mesi autunnali e nella prima parte dell'inverno giusto?però le correnti atlantiche dovrebbero anche favorire maggiori prec nevose che aiutano il processo di albedo ecc..
L'inverno lo fà il freddo...
Serve neve al suolo per l'effetto Albedo, la neve al suolo può essere anche di poco spessore saldata a terreni ghiacciati ma presente in modo costante (nelle pianure Siberiane la neve al suolo oltre che per incursioni artiche si genera anche solo per condensa degli strati nebbiosi e da evaporazione del suolo..."la polvere di diamante")

Ad ovest degli Urali c'è il NULLA di tutto questo ad oggi...e siamo al 20 Novembre.......

Immagine
Ultima modifica di manu73 il mar nov 20, 2018 3:15 pm, modificato 2 volte in totale.
freddopungente
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Messaggio da freddopungente »

neve a 0 gradi ha scritto: ok..quindi la causa principale della mancata espansione verso ovest dell'orso, dipende dalla forza delle correnti atlantiche che distruggono il freddo che si forma nei mesi autunnali e nella prima parte dell'inverno giusto?però le correnti atlantiche dovrebbero anche favorire maggiori prec nevose che aiutano il processo di albedo ecc..
dalla russia europea andando verso est più che dall'atlantico le precipitazioni nevose, nella prima parte stagionale specialmente, avvengono grazie alle irruzioni dal vicino artico che li non ha problemi ad irrompere con tutto il suo carico instabile
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Messaggio da neve a 0 gradi »

freddopungente ha scritto:
neve a 0 gradi ha scritto: ok..quindi la causa principale della mancata espansione verso ovest dell'orso, dipende dalla forza delle correnti atlantiche che distruggono il freddo che si forma nei mesi autunnali e nella prima parte dell'inverno giusto?però le correnti atlantiche dovrebbero anche favorire maggiori prec nevose che aiutano il processo di albedo ecc..
dalla russia europea andando verso est più che dall'atlantico le precipitazioni nevose, nella prima parte stagionale specialmente, avvengono grazie alle irruzioni dal vicino artico che li non ha problemi ad irrompere con tutto il suo carico instabile
però se c'è meno ghiaccio al polo e quindi meno freddo ci saranno minori irruzioni sul comparto siberiano o di minor potenza..
Graywolf
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Messaggio da Graywolf »

manu73 ha scritto:
neve a 0 gradi ha scritto:
manu73 ha scritto: Ci vuole tempo per spiegare certe dinamiche ma provo a riassumerne il succo che in parte è già contenuto nell'esposizione sopra senza entrare nei dettagli di alcune dinamiche.
L’alta pressione termica Russo-Siberiana (sempre meno Russa e anche poco Siberiana) nasce a causa del notevolissimo raffreddamento del suolo delle aree dal clima continentale fra la Siberia Centrale e la Mongolia. La poca insolazione, la lontananza dalle miti correnti atlantiche e la neve al suolo che alimenta l’effetto albedo favorisce lo sviluppo dell’alta pressione termica che mantiene il freddo (il gelo pellicolare)incollato ai bassi strati prossimi al suolo, con il passare dei giorni si estende a macchia d’olio ove trova terreno più fertile assumendo valori di pressione spesso spaventosi (sono della Mongolia i valori record di pressione mai registrati in inverno, mi sembra vicino ai 1080 millibar) cercando di dilagare verso le zone ove trova terreno fertile per l’espansione.
Negli ultimi anni il terreno fertile diventa sempre meno verso la Russia Europea trovando gli Urali come termine spesso massimo di espansione verso ovest per i motivi di cui abbiamo in parte discusso sopra (intrusione correnti atlantiche, mancanza copertura nevosa etc etc…), trova un poco più spazio verso la Siberia Orientale e il Giappone.
Và altresì segnalato che negli ultimi anni salvo casi particolari l’estensione dell’alta pressione termica sulle sconfinate steppe Siberiane ammantate al suolo da nebbie, gelo siderale, polvere di diamante etc etc assume MENO estensione che in passato anche perché spesso si raggiungono sempre più in ritardo sul calendario le situazioni IDEALI per la sua formazione e suo sviluppo già nei luoghi di origine.
Una serie di motivi, che spesso sono concatenati ed effetto uno dell’altro, portano sempre meno l’alta pressione Termica Russo Siberiana (ORSO) a mettere il naso e il suo carico di freddo pellicolare stazionante ad ovest degli Urali a pilotare in modo diretto o indiretto le dinamiche bariche dell’Europa orientale in primis ma non solo…(purtroppo la partenza tardiva di certe Macro dinamiche invernali non aiuta i nostri settori… più tardi nasce, meno si estende e meno influenza… l’incremento delle ore di luce dalla fase finale di Gennaio e ancor più su Febbraio favorisce ad esempio magari scambi di calore o retrogressioni fredde legati ad altre dinamiche ma l’alta pressione termica perde gradualmente di estensione ad ovest perché iniziano a venire meno i suoi componenti di sviluppo)
Ciao
ok..quindi la causa principale della mancata espansione verso ovest dell'orso, dipende dalla forza delle correnti atlantiche che distruggono il freddo che si forma nei mesi autunnali e nella prima parte dell'inverno giusto?però le correnti atlantiche dovrebbero anche favorire maggiori prec nevose che aiutano il processo di albedo ecc..
L'inverno lo fà il freddo...
Serve neve al suolo per l'effetto Albedo, la neve al suolo può essere anche di poco spessore saldata a terreni ghiacciati ma presente in modo costante (nelle pianure Siberiane la neve al suolo oltre che per incursioni artiche si genera anche solo per condensa degli strati nebbiosi e da evaporazione del suolo..."la polvere di diamante")

Ad ovest degli Urali c'è il NULLA di tutto questo ad oggi...e siamo al 20 Novembre.......

Immagine
Per fortuna il nulla verrà pian piano colmato nei prossimi 6 giorni

Immagine

E la tendenza oltre le 144h non è male ma si va troppo in là.
Metropolis
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Messaggio da Metropolis »

manu73 ha scritto:
Metropolis ha scritto:
manu73 ha scritto: Purtroppo la situazione generale media degli inverni Europei è in anni da crisi profonda un pò su tutti i settori salvo poche limitate e temporanee eccezioni (se siamo in una situazione da coma irreversibile generale per ora non saprei dire ma ci siamo vicini...parlo di stagione analizzata da fine Novembre a inizio Marzo, non parlo di episodio di una settimana che come ho già detto può condizionare il giudizio locale sulla stagione ma non ne condiziona nei fatti l'impronta generale e globale)
Badate però bene che in questa crisi generale e profonda ci sono spesso da anni l'Europa ma anche il nord America occidentale, gran parte del Canada e l'Alaska ove il riscaldamento globale ha letteralmente stravolto le immagini di interi luoghi.
Un serbatoio del freddo Artico invernale sempre più contenuto e ridotto fatica a portare situazioni invernali diffuse "NORMALI" a livello termico sull'emisfero nord, sbilanciando l'oramai esiguo serbatoio del freddo invernale spesso e volentieri sul nord America centro - orientale e sulla Siberia centro-orientale, lasciando il rimanente emisfero nord spesso in balia di brodaglia mite che non riesce a smaltire calore delle settimane precedenti etc etc in un circolo vizioso che trova difficilmente e solo in rari ed estemporanei casi varianti (và da sè che il freddo cerca di rintanarsi spesso nelle solite zone ove trova esiguo terreno fertile e la mitezza cerca di espandere ulteriormente il proprio raggio d'azione nelle ampie lande da terreno fertile.
Ogni qual volta che la corrente a getto trova campo libero ad inserirsi verso il vecchio continente vengono veicolate da ovest o da sud ovest imponenti quantitativi di masse d'aria mite in qualsiasi periodo dell'anno, a fine autunno e inizio inverno sgretolano sul nascere ogni tentativo di sedimentazione del freddo ad ovest degli Urali relegandogli lo spazio di "toccata e fuga" (inutile affrontare il discorso delle Alte pressioni termiche in avvicinamento alla Russia Europea a "frenare" e deviare il getto in ondulazioni marcate...ci vorrebbero giorni per spiegare le dinamiche che hanno allontanato di migliaia di KM l' ORSO dai confini Europei con tutti gli effetti del caso nella stagione fredda)
Una serie di causa ed effetto che porta le nostre stagioni da fine Autunno e d'inverno ad essere per gran parte insipide e spuntate , che porta i divari ad essere sempre più amplificati fra noi e alcune città oltreoceano della costa orientale , che porta le temperature medie ad essere sempre più tendenti verso l'alto e difficilmente confrontabili con le medie di riferimento, che porta le medie nevose ad essere per gran parte letteralmente ridicole nell'ultimo decennio rispetto alle medie di fine secolo scorso , etc etc...
Capitolo Valpadana...qui non voglio ripetermi e non voglio essere impietoso...anche a parità di condizioni del passato si hanno effetti invernali traslati verso l'alto di 300-400m rispetto a solo 20-25 anni fà, se ci sommiamo che la temperatura media viaggia "in modo standard" parecchio oltre rispetto alle già morbide medie di riferimento in essere abbiamo già la fotografia per gran parte delle stagioni, spece per gran parte della stagione invernale (si spera sempre negli scampoli e nei brevi periodi d'eccezione) ... la Pianura padana purtroppo stà letteralmente scivolando a livello climatico e ambientale in un COMA IRREVERSIBILE come poche altre zone del pianeta.
Ma è normale se si pensa alla quantità di territorio che è stata cementificata negli ultimi 30 anni. Prendete delle foto satellitari della pianura padana degli anni 50 e confrontatela con quelle di oggi. Cosa si pretende se si continua a coprire la terra con cemento e asfalto inutile.
Non sono volutamente entrato nei dettagli Padani dei "perchè" altrimenti se parliamo di cementificazione o inquinamento (per fare 2 esempi) servono intere pagine...
Ciao
Certamente... la mia era solo una riflessione sulla situazione della pianura padana, le cui stagioni, al netto di cambiamenti o modificazioni più geerali, vengono influenzate anche molto dal consumo di territorio.
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Messaggio da neve a 0 gradi »

sulla pianura padana il dato è allarmante ma verissimo..pensare che solo 100 anni fa modena aveva delle temperature massime, medie per il mese di gennaio di 1/2 gradi..oggi viaggia sui 4 /5 di media nel mese più freddo dell'anno.. tenendo buone le medie degli ultimi 30 anni..oggi le medie sono ancora superiori..e questo c'entra molto con l'urbanizzazione selvaggia del territorio.
Robertino
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Messaggio da Robertino »

tra i tanti lamenti e pianti voglio segnalare questo dato
MeteoLive: Notizie delle ultime ore
Oggi - 15:26
FREDDO: ecco le città che questo pomeriggio presentano temperature più basse: Ferrara 4°; Forlì, Rimini, Piacenza, Parma e Bologna 5°; Milano e Torino 6

tutti questi valori sono sottomedia importanti, soprattutto quelli di ferrara forlì e Rimini, dove siamo 5 6 gradi sotto la media delle massime del periodo
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Messaggio da michele57 »

iniestas ha scritto:
nevofilo80 ha scritto:
iniestas ha scritto: i toscani?
il tuo amico nonnetto :lol: :lol:
figurati...allora è la volta buona che fa un dicembre serio.... :D
Qualche precisazione vorrei farla sulla Redazione: sono convinto che il team di meteolive si aspettava e si aspetta una buona parte di dicembre poco freddo.Anzi.Il loro compito è quello di spiegare e fare una previsione su mappe reali che vengono emesse dai centri internazionali. Fino a qualche tempo fa vedevano dalle mappe evoluzioni pro-invernali e questo permetteva loro di indicare un fine mese di novembre - inizio di mese di dicembre alquanto pre-invernali. Non posso credere che gli stessi si siano fatti condizionare da evoluzioni da "fantameteo". Quanto a qualche personaggio citato da "Iniestas" la mia impressione è che la Toscana e i toscani in genere, patria del sommo poeta Dante, abbiano, o credono di aver ereditato una cultura ...dantesca e figlia di concetti meteo - climatici che andrebbero rivisti.

Preferisco, credetemi, manu73(che non ha niente da invidiare a nessuno) con il quale mi ritengo in linea con la sua ipotetica ed eventuale tesi che possa vederci ancora in gioco per una evoluzione fredda per fine mese o inizio dicembre.
Sul dopo non c'era bisogno di "nonnetto rodano" a dirci di un mese di dicembre sopra media. Ci arriva molto in ritardo...siamo già oltre e aspettiamo un gennaio decisamente interessante.
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Messaggio da nevofilo80 »

michele57 ha scritto:
iniestas ha scritto:
nevofilo80 ha scritto: il tuo amico nonnetto :lol: :lol:
figurati...allora è la volta buona che fa un dicembre serio.... :D
Qualche precisazione vorrei farla sulla Redazione: sono convinto che il team di meteolive si aspettava e si aspetta una buona parte di dicembre poco freddo.Anzi.Il loro compito è quello di spiegare e fare una previsione su mappe reali che vengono emesse dai centri internazionali. Fino a qualche tempo fa vedevano dalle mappe evoluzioni pro-invernali e questo permetteva loro di indicare un fine mese di novembre - inizio di mese di dicembre alquanto pre-invernali. Non posso credere che gli stessi si siano fatti condizionare da evoluzioni da "fantameteo". Quanto a qualche personaggio citato da "Iniestas" la mia impressione è che la Toscana e i toscani in genere, patria del sommo poeta Dante, abbiano, o credono di aver ereditato una cultura ...dantesca e figlia di concetti meteo - climatici che andrebbero rivisti.

Preferisco, credetemi, manu73(che non ha niente da invidiare a nessuno) con il quale mi ritengo in linea con la sua ipotetica ed eventuale tesi che possa vederci ancora in gioco per una evoluzione fredda per fine mese o inizio dicembre.
Sul dopo non c'era bisogno di "nonnetto rodano" a dirci di un mese di dicembre sopra media. Ci arriva molto in ritardo...siamo già oltre e aspettiamo un gennaio decisamente interessante.
quindi dicembre bruciato con appennini brulli e autunno e hp?
quiindi s eper fine mese non arriva niente di invernale si passa direttamente a gennaio ?mahh
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