Situazione innevamento sulle Alpi
Moderatori: erboss, MeteoLive, jackfrost
- lities
- *Forumista TOP*
- Messaggi: 10879
- Iscritto il: mar feb 05, 2013 7:12 pm
- Località: cantoira (to) 800 m. slm
GHIACCIAIO CIARDONEY: BILANCIO 2018 DI NUOVO NEGATIVO
(-1,45 m) E FORTE REGRESSO FRONTALE (-15 m),
NONOSTANTE UN INVERNO MOLTO NEVOSO
Niente di nuovo sotto l'africano...
Nonostante l'inverno molto nevoso in alta quota sulle Alpi occidentali, anche quest'anno il bilancio di massa è stato negativo, pari a -1,45 m di acqua equivalente nell'insieme del ghiacciaio, molto simile alla situazione osservata nel settembre 2017 (-1,39 m) e alla (sfavorevole) media dei precedenti 26 anni di osservazione (-1,31 m).
Massiccio anche il regresso della fronte, -15,5 m, valore che porta a quasi 460 m il ritiro complessivo dalle prime misure del 1972.
Se volete leggere il report completo ecco il link:
http://www.nim(seconda lettera dell'alfabeto)us.it/ghiacciai/2018/180912_Ciardoney.htm
(-1,45 m) E FORTE REGRESSO FRONTALE (-15 m),
NONOSTANTE UN INVERNO MOLTO NEVOSO
Niente di nuovo sotto l'africano...
Nonostante l'inverno molto nevoso in alta quota sulle Alpi occidentali, anche quest'anno il bilancio di massa è stato negativo, pari a -1,45 m di acqua equivalente nell'insieme del ghiacciaio, molto simile alla situazione osservata nel settembre 2017 (-1,39 m) e alla (sfavorevole) media dei precedenti 26 anni di osservazione (-1,31 m).
Massiccio anche il regresso della fronte, -15,5 m, valore che porta a quasi 460 m il ritiro complessivo dalle prime misure del 1972.
Se volete leggere il report completo ecco il link:
http://www.nim(seconda lettera dell'alfabeto)us.it/ghiacciai/2018/180912_Ciardoney.htm
- GiulianoPhoto
- Forumista senior
- Messaggi: 6811
- Iscritto il: mer apr 29, 2009 7:10 pm
- Località: Reano[450m][TO]
- Contatta:
- GiulianoPhoto
- Forumista senior
- Messaggi: 6811
- Iscritto il: mer apr 29, 2009 7:10 pm
- Località: Reano[450m][TO]
- Contatta:
Prevedibile... E drammaticolities ha scritto:GHIACCIAIO CIARDONEY: BILANCIO 2018 DI NUOVO NEGATIVO
(-1,45 m) E FORTE REGRESSO FRONTALE (-15 m),
NONOSTANTE UN INVERNO MOLTO NEVOSO
Niente di nuovo sotto l'africano...
Nonostante l'inverno molto nevoso in alta quota sulle Alpi occidentali, anche quest'anno il bilancio di massa è stato negativo, pari a -1,45 m di acqua equivalente nell'insieme del ghiacciaio, molto simile alla situazione osservata nel settembre 2017 (-1,39 m) e alla (sfavorevole) media dei precedenti 26 anni di osservazione (-1,31 m).
Massiccio anche il regresso della fronte, -15,5 m, valore che porta a quasi 460 m il ritiro complessivo dalle prime misure del 1972.
Se volete leggere il report completo ecco il link:
http://www.nim(seconda lettera dell'alfabeto)us.it/ghiacciai/2018/180912_Ciardoney.htm
- nevofilo80
- ***SUPER FORUMISTA TOP***
- Messaggi: 35905
- Iscritto il: dom dic 21, 2008 9:30 am
- Località: molara
Ciao.nevofilo80 ha scritto:https://www.ilgazzettino.it/nordest/bel ... 82149.html
Beh, che dire, negli ultimi anni si sono registrati numerosi crolli e frane (Pelmo, Focobon, Antelao, Civetta, Borca di Cadore...).
Va però detto che la formazione e l'evoluzione delle Dolomiti è caratterizzata da eventi di questo tipo da milioni di anni.
Anzi, senza eventi di questo tipo le Dolomiti come le conosciamo, con pareti strapiombanti, cenge, guglie, ghiaioni, non ci sarebbero.
Il crollo di un blocco di roccia fa un certo clamore, perchè ci mette davanti alla grandezza della natura.
Molti pensano e anch'io pensavo che a causa di questi crolli le montagne si stanno sgretolando e diventando sempre più basse, invece le Dolomiti, secondo i geologi, sono ancora in fase di innalzamento.
Infatti al momento la forza che innalza la catena montuosa da sotto è maggiore dello sgretolamento che avviene da sopra.
Va tuttavia detto che sarebbe comunque interessante sapere se un aumento della temperatura potrebbe portare ad una maggiore erosione o ad un numero maggiore di crolli: per ora non è stato dimostrato.
Volevo infine far notare come la maggioranza dei crolli di roccia sulle Dolomiti si verifichi nei mesi di settembre-ottobre o maggio: si tratta infatti dei periodi in cui la temperatura a 2500-3000 m normalmente scende sotto 0°C di notte e sale sopra 0°C di giorno: l'acqua presente nelle fessure della roccia subisce continui rigeli e disgeli, allargando le fessure e provocando distacchi.
Da questo ho dedotto che è meglio evitare per quanto possibile di stare sotto pareti rocciose nei giorni in cui lo zero termico è sui 2500-3200 m circa.
-
- *Forumista TOP*
- Messaggi: 11253
- Iscritto il: mar lug 28, 2015 11:26 am
- Località: roma
Interessante la deduzione sullo zero termico in relazione ai crolliPeter94 ha scritto:Ciao.nevofilo80 ha scritto:https://www.ilgazzettino.it/nordest/bel ... 82149.html
Beh, che dire, negli ultimi anni si sono registrati numerosi crolli e frane (Pelmo, Focobon, Antelao, Civetta, Borca di Cadore...).
Va però detto che la formazione e l'evoluzione delle Dolomiti è caratterizzata da eventi di questo tipo da milioni di anni.
Anzi, senza eventi di questo tipo le Dolomiti come le conosciamo, con pareti strapiombanti, cenge, guglie, ghiaioni, non ci sarebbero.
Il crollo di un blocco di roccia fa un certo clamore, perchè ci mette davanti alla grandezza della natura.
Molti pensano e anch'io pensavo che a causa di questi crolli le montagne si stanno sgretolando e diventando sempre più basse, invece le Dolomiti, secondo i geologi, sono ancora in fase di innalzamento.
Infatti al momento la forza che innalza la catena montuosa da sotto è maggiore dello sgretolamento che avviene da sopra.
Va tuttavia detto che sarebbe comunque interessante sapere se un aumento della temperatura potrebbe portare ad una maggiore erosione o ad un numero maggiore di crolli: per ora non è stato dimostrato.
Volevo infine far notare come la maggioranza dei crolli di roccia sulle Dolomiti si verifichi nei mesi di settembre-ottobre o maggio: si tratta infatti dei periodi in cui la temperatura a 2500-3000 m normalmente scende sotto 0°C di notte e sale sopra 0°C di giorno: l'acqua presente nelle fessure della roccia subisce continui rigeli e disgeli, allargando le fessure e provocando distacchi.
Da questo ho dedotto che è meglio evitare per quanto possibile di stare sotto pareti rocciose nei giorni in cui lo zero termico è sui 2500-3200 m circa.
Di quanto si elevano annualmente le alpi?
Non lo so.freddopungente ha scritto:
Interessante la deduzione sullo zero termico in relazione ai crolli
Di quanto si elevano annualmente le alpi?
Mi sembra qualche millimetro.
Il discorso dello zero termico si nota andando in montagna quando di notte scende sotto zero e al mattino esce il sole, perchè tendono a cadere molti più sassi (in particolare su Dolomiti).
Ovviamente il ghiaccio può sciogliersi anche se siamo di poco sotto gli zero gradi, dove arrivano i raggi del sole a scaldare la roccia.
- occhiobarico
- Messaggi: 2672
- Iscritto il: lun gen 15, 2007 4:29 pm
- Località: ciampino
Triste notizia dal Bianco:
https://www.planetmountain.com/it/notiz ... ianco.html
https://www.planetmountain.com/it/notiz ... ianco.html
- Viva le dolomiti
- *Forumista TOP*
- Messaggi: 13991
- Iscritto il: lun ago 27, 2018 8:12 pm
- Località: Roveleto di Cadeo (PC)
-
- Messaggi: 1184
- Iscritto il: lun gen 02, 2017 2:46 pm
- Località: SAVIGNANO SUL RUBICONE
- Viva le dolomiti
- *Forumista TOP*
- Messaggi: 13991
- Iscritto il: lun ago 27, 2018 8:12 pm
- Località: Roveleto di Cadeo (PC)
-
- Messaggi: 2241
- Iscritto il: gio set 13, 2018 7:48 pm
- Località: SASSUOLO
- IMadeYouReadThis
- Forumista senior
- Messaggi: 7113
- Iscritto il: gio lug 07, 2016 9:02 pm
- Località: Trento (195m)