al bar del meteo...
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la sensazione più bella che provo quando vado in giro per boschi e cime è sicuramente la sobrietà che la natura incute; proprio l' opposto di ciò che provo quando per sfortuna incappo (molto raramente) in un supermercato o in un mega centro commerciale: mi viene voglia di comprare di tutto e, mentre cresce l' ingordigia, si annulla qualunque piccolo spontaneo desiderio, tant'è che spesso dimentico la ragione per cui sono entrata lì dentro;
io mi trovo bene quando i miei bisogni sono ridotti al minimo e per soddisfarli non devo scegliere tra mille possibilità come succede facendo shopping mi bastano una bella pietra per stare seduta comoda, una sorgente per calmare la sete, un pezzo di pane e qualche nocciola in caso di fame magari accompagnata da qualche fiore o frutto trovato sul cammino
in questo modo la mia mente non viene divorata dal pensiero di quanto potrebbe essere utile questo o quel prodotto, il più delle volte assolutamente superfluo, quando non dannoso, e posso dedicarmi con leggerezza ai pensieri che contano davvero
io mi trovo bene quando i miei bisogni sono ridotti al minimo e per soddisfarli non devo scegliere tra mille possibilità come succede facendo shopping mi bastano una bella pietra per stare seduta comoda, una sorgente per calmare la sete, un pezzo di pane e qualche nocciola in caso di fame magari accompagnata da qualche fiore o frutto trovato sul cammino
in questo modo la mia mente non viene divorata dal pensiero di quanto potrebbe essere utile questo o quel prodotto, il più delle volte assolutamente superfluo, quando non dannoso, e posso dedicarmi con leggerezza ai pensieri che contano davvero
Ultima modifica di ag il mar giu 05, 2018 5:16 pm, modificato 1 volta in totale.
- Uomo di Langa
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Ciao ag,io sono l'opposto di te... lavoro in un supermercato ma,quando faccio la spesa,forse perché quel contesto non mi é nuovo,compro l'indispensabile che mi serve;però,ed é un dato di fatto,il consumismo delle masse viene aiutato dalla frequentazione delle grandi strutture commerciali al dettaglio,dove,tra sconti ed offerte,la gente é spinta a riempire il carrello.ag ha scritto:la sensazione più bella che provo quando vado in giro per boschi e cime è sicuramente la sobrietà che la natura incute; proprio l' opposto di ciò che provo quando per sfortuna incappo (molto raramente) in un supermercato o in un mega centro commerciale: mi viene voglia di comprare di tutto e, mentre cresce l' ingordigia, si annulla qualunque piccolo spontaneo desiderio, tant'è che spesso dimentico la ragione per cui sono entrata lì dentro;
io mi trovo bene quando i miei bisogni sono ridotti al minimo e per soddisfarli non devo scegliere tra mille possibilità come succede facendo shopping una bella pietra per stare seduta comoda, una sorgente per calmare la sete, un pezzo di pane e qualche nocciola in caso di fame magari accompagnata da qualche fiore o frutto trovato sul cammino
in questo modo la mia mente non viene divorata dal pensiero di quanto potrebbe essere utile questo o quel prodotto, il più delle volte assolutamente superfluo, quando non dannoso, e posso dedicarmi con leggerezza ai pensieri che contano davvero
E' sempre un piacere leggerti.
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mi associo ai complimenti e vi saluto entrambi!Uomo di Langa ha scritto:Ciao ag,io sono l'opposto di te... lavoro in un supermercato ma,quando faccio la spesa,forse perché quel contesto non mi é nuovo,compro l'indispensabile che mi serve;però,ed é un dato di fatto,il consumismo delle masse viene aiutato dalla frequentazione delle grandi strutture commerciali al dettaglio,dove,tra sconti ed offerte,la gente é spinta a riempire il carrello.ag ha scritto:la sensazione più bella che provo quando vado in giro per boschi e cime è sicuramente la sobrietà che la natura incute; proprio l' opposto di ciò che provo quando per sfortuna incappo (molto raramente) in un supermercato o in un mega centro commerciale: mi viene voglia di comprare di tutto e, mentre cresce l' ingordigia, si annulla qualunque piccolo spontaneo desiderio, tant'è che spesso dimentico la ragione per cui sono entrata lì dentro;
io mi trovo bene quando i miei bisogni sono ridotti al minimo e per soddisfarli non devo scegliere tra mille possibilità come succede facendo shopping una bella pietra per stare seduta comoda, una sorgente per calmare la sete, un pezzo di pane e qualche nocciola in caso di fame magari accompagnata da qualche fiore o frutto trovato sul cammino
in questo modo la mia mente non viene divorata dal pensiero di quanto potrebbe essere utile questo o quel prodotto, il più delle volte assolutamente superfluo, quando non dannoso, e posso dedicarmi con leggerezza ai pensieri che contano davvero
E' sempre un piacere leggerti.
le riflessioni di ag sono simili a quelle che a volte faccio anch'io...
sapere come dovrebbe andare una cosa e vedere come poi in realtà avvenga l'esatto contrario!!!
rimanendo in tema, penso a come dovrebbero essere i nostri territori, le coltivazioni, gli allevamenti, tutta la filiera produttiva dei nostri cibi, e poi guardo quanti pesticidi, conservanti, ormoni, antibiotici e tossine ingurgitiamo!!!
se non fosse che mi mi ha crivellato completamente l' orto , 'sto clima patagonico non mi dispiace più di tanto;
fa fresco e c' è acqua in mille rigagnoli di montagna, così, quando si va in giro per sentieri, non è il caso di caricarsi un peso in più: basta un bicchiere;
in gran parte le sorgenti non sono controllate, ma se al di sopra della presa non ci sono luoghi antropizzati, io non mi faccio troppi problemi: se l' acqua è fresca e limpida, dovrebbe arrivare da sottoterra e quindi essere filtrata quanto basta e al massimo aumentare un po' gli anticorpi
fa fresco e c' è acqua in mille rigagnoli di montagna, così, quando si va in giro per sentieri, non è il caso di caricarsi un peso in più: basta un bicchiere;
in gran parte le sorgenti non sono controllate, ma se al di sopra della presa non ci sono luoghi antropizzati, io non mi faccio troppi problemi: se l' acqua è fresca e limpida, dovrebbe arrivare da sottoterra e quindi essere filtrata quanto basta e al massimo aumentare un po' gli anticorpi
ieri sono andata al colle di esischie con la bici
l' anno passato nei we estivi la strada veniva chiusa al traffico per qualche ora in modo da permettere agli escursionisti di muoversi da tranquilli
ci sono state molte polemiche, quindi quest' anno l' iniziativa era in forse
i folletti della zona che, lo so per certo, non amano il traffico, hanno fatto uno scherzetto: hanno tirato giù un minipezzo di strada in modo da lasciar passare comodamente animali, pedoni e biciclette, ma niente motori
così l' ordinanza di chiusura è bellecchè stabilita, tutti i giorni della settimana e tutte le ore del giorno
speriamo che i tempi di ripristino siano i soliti, che così passa l' estate
mi raccomando fruite numerosi della possibilità di fare una bella sgambata in tranquillità e, mi raccomando, assaggiate le prelibatezze che i locali della valle offrono, in modo che si sappia che il turismo sostenibile può far vivere la valle meglio di quello grossolano e puzzolente dei mezzi a motore
il lago resile, lungo il percorso
l' anno passato nei we estivi la strada veniva chiusa al traffico per qualche ora in modo da permettere agli escursionisti di muoversi da tranquilli
ci sono state molte polemiche, quindi quest' anno l' iniziativa era in forse
i folletti della zona che, lo so per certo, non amano il traffico, hanno fatto uno scherzetto: hanno tirato giù un minipezzo di strada in modo da lasciar passare comodamente animali, pedoni e biciclette, ma niente motori
così l' ordinanza di chiusura è bellecchè stabilita, tutti i giorni della settimana e tutte le ore del giorno
speriamo che i tempi di ripristino siano i soliti, che così passa l' estate
mi raccomando fruite numerosi della possibilità di fare una bella sgambata in tranquillità e, mi raccomando, assaggiate le prelibatezze che i locali della valle offrono, in modo che si sappia che il turismo sostenibile può far vivere la valle meglio di quello grossolano e puzzolente dei mezzi a motore
il lago resile, lungo il percorso
quest' anno mi sono già beccata un bel po' di zecche;
sono più piccole di una capocchia di spillo e quindi me ne accorgo solo dopo che mi hanno punta;
sembrano dei piccoli nei, ma sono in rilievo; pur così minuscole, mi fanno sempre venire un bel bozzo che mi dura per settimane; mi toccherà andare a correre con i pantaloni lunghi, non so che altro fare;
qualcuno ha un' idea?
sono più piccole di una capocchia di spillo e quindi me ne accorgo solo dopo che mi hanno punta;
sembrano dei piccoli nei, ma sono in rilievo; pur così minuscole, mi fanno sempre venire un bel bozzo che mi dura per settimane; mi toccherà andare a correre con i pantaloni lunghi, non so che altro fare;
qualcuno ha un' idea?
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consiglio valide protezioni, come avere pantaloni lunghi bel chiusi alla caviglia.ag ha scritto:quest' anno mi sono già beccata un bel po' di zecche;
sono più piccole di una capocchia di spillo e quindi me ne accorgo solo dopo che mi hanno punta;
sembrano dei piccoli nei, ma sono in rilievo; pur così minuscole, mi fanno sempre venire un bel bozzo che mi dura per settimane; mi toccherà andare a correre con i pantaloni lunghi, non so che altro fare;
qualcuno ha un' idea?
le zecche sono pericolosette, le punture possono infettarsi nonchè dare luogo a varie complicazioni, anche fatali...
Ciao qua il problema zecche è ogni anno più grande.
Negli ultimi 2 anni le ho prese anche andando a spugnole, quest'anno un mucchio, eppure vado negli stessi posti da 15 anni e nello stesso periodo, e non ne avevo mai presa una in aprile.
I motivi di questa abbondanza sono soprattutto incuria dei boschi, abbandono dei prati e presenza veramente notevole di cervi-caprioli-camosci ed altri animali, spesso a causa di un'assurda mentalità che bisogna lasciare tutto selvaggio e incontaminato...salvo non potersi muovere nel bosco perché ci sono rovi e erbe alte dappertutto: l'intervento dell'uomo non deve essere per forza visto come uno sconvolgimento negativo, basti pensare e imparare da come sono tenuti i boschi e i prati in Alto Adige e in Austria, lì l'intervento dell'uomo è migliorativo.
Invece la strada da intraprendere sarebbe quella di curare bene il bosco e tenerlo pulito; non ostacolare sempre e comunque l'attività venatoria; promuovere la diffusione, se siamo sopra i 700 m, di abete rosso, larice, abete bianco, alberi che sono in grado di tener pulito il sottobosco da soli e tener lontane le zecche.
Ma guai a parlare in giro di piantare abeti e larici (a quote consone): "sono piante che non rendono come legna da ardere" è la risposta comune, come se l'unico utilizzo degli alberi fosse solo come legna da ardere.
Non dico altro che è meglio.
Comunque per le zecche bisogna mettere i pantaloni all'interno dei calzini e quando possibile gli stivali obbligano le zecche a dover risalire all'esterno dei pantaloni e nel frattempo possono essere viste (meglio pantaloni chiari).
Spray e prodotti vari secondo me contano per poco tempo, un vero deterrente non lo conosco.
Negli ultimi 2 anni le ho prese anche andando a spugnole, quest'anno un mucchio, eppure vado negli stessi posti da 15 anni e nello stesso periodo, e non ne avevo mai presa una in aprile.
I motivi di questa abbondanza sono soprattutto incuria dei boschi, abbandono dei prati e presenza veramente notevole di cervi-caprioli-camosci ed altri animali, spesso a causa di un'assurda mentalità che bisogna lasciare tutto selvaggio e incontaminato...salvo non potersi muovere nel bosco perché ci sono rovi e erbe alte dappertutto: l'intervento dell'uomo non deve essere per forza visto come uno sconvolgimento negativo, basti pensare e imparare da come sono tenuti i boschi e i prati in Alto Adige e in Austria, lì l'intervento dell'uomo è migliorativo.
Invece la strada da intraprendere sarebbe quella di curare bene il bosco e tenerlo pulito; non ostacolare sempre e comunque l'attività venatoria; promuovere la diffusione, se siamo sopra i 700 m, di abete rosso, larice, abete bianco, alberi che sono in grado di tener pulito il sottobosco da soli e tener lontane le zecche.
Ma guai a parlare in giro di piantare abeti e larici (a quote consone): "sono piante che non rendono come legna da ardere" è la risposta comune, come se l'unico utilizzo degli alberi fosse solo come legna da ardere.
Non dico altro che è meglio.
Comunque per le zecche bisogna mettere i pantaloni all'interno dei calzini e quando possibile gli stivali obbligano le zecche a dover risalire all'esterno dei pantaloni e nel frattempo possono essere viste (meglio pantaloni chiari).
Spray e prodotti vari secondo me contano per poco tempo, un vero deterrente non lo conosco.
oggi sono andata ad allenarmi in salita sulla strada verso montemale
anche se mi piace moltissimo salire, ad un certo punto la stanchezza ha incominciato a far sentire il suo peso; stavo un po' rallentando quando sull' asfalto hanno iniziato a presentarsi delle parole che qualcuno aveva scritto, una dopo l' altra: the... only... way... is... up!
forse, un' altra volta non ci avrei fatto caso, ma oggi sembrava proprio che le avessero scritte per me
e così sono ripartita con più grinta e... a doppia velocità
con questo volevo dire che le stesse prole possono essere lette in modo diverso, a seconda di come siamo messi e cosa stiamo vivendo
anche se mi piace moltissimo salire, ad un certo punto la stanchezza ha incominciato a far sentire il suo peso; stavo un po' rallentando quando sull' asfalto hanno iniziato a presentarsi delle parole che qualcuno aveva scritto, una dopo l' altra: the... only... way... is... up!
forse, un' altra volta non ci avrei fatto caso, ma oggi sembrava proprio che le avessero scritte per me
e così sono ripartita con più grinta e... a doppia velocità
con questo volevo dire che le stesse prole possono essere lette in modo diverso, a seconda di come siamo messi e cosa stiamo vivendo
oggi al colle della lombarda, ero lì in riva al laghetto che mi riposavo un attimo prima di scendere a valle, quando ho sentito un rumore come di motosega;
per fortuna niente attrezzi del genere, ma, quando mi sono voltata ho visto due tipi con delle specie di occhiali-maschera e con un' antenna sulla capa, che stavano facendo volare dei droni;
questi due individui, seduti sulle seggioline da campeggio tirate fuori dal suv che avevano lì a mezzo passo, invece di guardare in giro con i loro occhi, guardavano sullo schermo della maschera cosa vedevano i droni
per fortuna niente attrezzi del genere, ma, quando mi sono voltata ho visto due tipi con delle specie di occhiali-maschera e con un' antenna sulla capa, che stavano facendo volare dei droni;
questi due individui, seduti sulle seggioline da campeggio tirate fuori dal suv che avevano lì a mezzo passo, invece di guardare in giro con i loro occhi, guardavano sullo schermo della maschera cosa vedevano i droni
ringraziamo la scienza e la tecnica che ci rendono la vita più facile...non potremmo farne senza
ognitanto, però, è lecito abbandonare il pensiero evoluto per ritornare per un po' a quello immediato e primitivo che ancora è presente in ognuno di noi;
quel pensiero che, da bimbi, ci faceva entrare di corsa nelle pozzanghere, buttare le pietre in un lago liscio in modo da infrangere le immagini, correre a perdifiato fin che ce n'è, oppure stare fermi a guardare questa o quella cosa senza un fine preciso e soprattutto senza scopo di lucro, chiedersi sotto un cielo stellato se c'è qualcuno lassù, salire a un colle solo per vedere cosa c'è di là, raggiungere una cima per stare un po' più vicini al cielo, eccetera eccetera, ognuno di noi sa...
poi così si può tornare a riprendere il proprio posto preciso nella razionalità quotidiana con una maggiore pazienza
ognitanto, però, è lecito abbandonare il pensiero evoluto per ritornare per un po' a quello immediato e primitivo che ancora è presente in ognuno di noi;
quel pensiero che, da bimbi, ci faceva entrare di corsa nelle pozzanghere, buttare le pietre in un lago liscio in modo da infrangere le immagini, correre a perdifiato fin che ce n'è, oppure stare fermi a guardare questa o quella cosa senza un fine preciso e soprattutto senza scopo di lucro, chiedersi sotto un cielo stellato se c'è qualcuno lassù, salire a un colle solo per vedere cosa c'è di là, raggiungere una cima per stare un po' più vicini al cielo, eccetera eccetera, ognuno di noi sa...
poi così si può tornare a riprendere il proprio posto preciso nella razionalità quotidiana con una maggiore pazienza
come mi dimentico in fretta delle stagioni passate!
in inverno non mi sembra vero che dai rami brulli senza foglie possa poi ritornare tutto il verde che c' è adesso
viceversa, mi sembra impossibile che questo ricco fogliame se ne possa andare per lasciare nuovamente i rami spogli e ci sia la neve al posto del verde dei prati;
comunque, che gli alberi perdano le foglie in autunno, è una cosa furbissima non solo perché in questo modo loro possono sopportare i rigori del gelo;
anche per me: le piante che ho intorno a casa mi fanno una bella ombra fresca e riducono la luminosità quando è troppa; in inverno invece mi lasciano tutta la luce e il calore che c'è a disposizione, che nella stagione delle ombre lunghe fa ben piacere
in inverno non mi sembra vero che dai rami brulli senza foglie possa poi ritornare tutto il verde che c' è adesso
viceversa, mi sembra impossibile che questo ricco fogliame se ne possa andare per lasciare nuovamente i rami spogli e ci sia la neve al posto del verde dei prati;
comunque, che gli alberi perdano le foglie in autunno, è una cosa furbissima non solo perché in questo modo loro possono sopportare i rigori del gelo;
anche per me: le piante che ho intorno a casa mi fanno una bella ombra fresca e riducono la luminosità quando è troppa; in inverno invece mi lasciano tutta la luce e il calore che c'è a disposizione, che nella stagione delle ombre lunghe fa ben piacere
è una meraviglia avere un pezzetto di terra e poter coltivare un po' di verdura
certo, bisogna fare i conti con il meteo (appena piantato, una grandinata ha fatto rallentare la crescita, ma poi si sono riprese quasi tutte le pianticelle), con i parassiti che vogliono a tutti i costi smezzare il raccolto, con il fatto che la terra è bassa, proprio bassa...e quindi tocca avere pazienza
ma poi i frutti sono eccezionalmente buoni: i pomodori sanno di pomodoro, l' insalata di insalata e così via
ehm, per le carote devo aver sbagliato qualcosa
certo, bisogna fare i conti con il meteo (appena piantato, una grandinata ha fatto rallentare la crescita, ma poi si sono riprese quasi tutte le pianticelle), con i parassiti che vogliono a tutti i costi smezzare il raccolto, con il fatto che la terra è bassa, proprio bassa...e quindi tocca avere pazienza
ma poi i frutti sono eccezionalmente buoni: i pomodori sanno di pomodoro, l' insalata di insalata e così via
ehm, per le carote devo aver sbagliato qualcosa
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a vederle sembra quasi che abbiano avuto freddo, magari si stavano scaldandoag ha scritto:è una meraviglia avere un pezzetto di terra e poter coltivare un po' di verdura
certo, bisogna fare i conti con il meteo (appena piantato, una grandinata ha fatto rallentare la crescita, ma poi si sono riprese quasi tutte le pianticelle), con i parassiti che vogliono a tutti i costi smezzare il raccolto, con il fatto che la terra è bassa, proprio bassa...e quindi tocca avere pazienza
ma poi i frutti sono eccezionalmente buoni: i pomodori sanno di pomodoro, l' insalata di insalata e così via
ehm, per le carote devo aver sbagliato qualcosa