Monitoraggio dinamiche vp 2017-2018
Moderatori: erboss, MeteoLive, jackfrost
Proseguiamo con il monitoraggio della dinamica T-S, a compimento del ciclo T-S-T, iniziato ad inizio febbraio e monitorato tramite gli step temporali e di dinamica di accadimento, esplicitati nelle analisi pregresse.
Analizziamo i flussi di calore a 100hPa fra 45-75 N
I flussi presentano una decisa impennata bene al di sopra dei valori climatici osservati; dopo il picco si prevede una flessione con mantenimento di valori sopra media climatica.
Analizziamo le anomalie dei flussi di calore a 100hPa fra 45-75 N mediate su 40 gg antecedenti al riferimento temporale.
Grafico di mia implementazione
Si nota il superamento netto in previsione, della soglia media di condizionamento da ESE warm, in base alla teoria Waugh e Polvani.
Grafico a cura di CCT
Per CCT l’indice in oggetto supererà, in tendenza, di poco la soglia minima di condizionamento da ESE warm in base alla teoria Waugh e Polvani.
Appare quindi un’incongruenza fra i due grafici. Tuttavia noto che, mentre il grafico di mia implementazione ha subito cambiamenti nei valori con aggiornamento su base dati MERRA2 negli ultimi giorni, il grafico a cura di CCT, rimane fisso dimostrando tale fatto, che probabilmente lo stesso grafico non è aggiornato.
Monitoraggio e previsione indice NAM e SEI a 10 hPa 65-90 N
Inoltre, se si esamina il grafico a cura di CCT riguardante gli indici NAM e SEI, appare un deciso sforamento, da parte di entrambi gli indici, della soglia statistica di -3 per il condizionamento da ESE warm. Fatto questo, che avvalorerebbe ancor più la non congruenza del grafico delle anomalie di flusso a 100 hPa curato dallo stesso CCT, a cui per altro, il SEI si relaziona.
Passiamo agli effetti troposferici.
Esaminiamo la distribuzione di temperatura su tutta la colonna d’aria
Intensità e anomalia dei valori del vento zonale su tutta la colonna d’aria
Il valore standardizzato dell’anomalia di pressione fra i 65-90N per varie quote isobariche fino alla tropopausa
Si nota come, fino al 21febbraio circa, a tutte le quote esaminate, ci sia una salita in geopotenziale; mentre poi, seguirebbe una flessione, rimanendo comunque, la grandezza, sempre in valori postivi.
Occupiamoci ora degli effetti barici, termici e in vorticità potenziale indotta alle alte quote troposferiche.
Geopotenziale e temperatura sulla superficie Isobarica di 150 hPa – Reading 240 h
Si nota la bilobazione del vp con netta distinzione fra lobo canadese e siberiano; il primo presenta dei valori in geopotenziale al core di 1232 dam, mentre il secondo di 1286 dam; una differenza notevole.
Si vede inoltre un’intrusione di alti geopotenziali sull’oceano Atlantico ed un accenno in rotazione oraria del lobo siberiano a traslare timidamente verso O.
Vorticità potenziale sulla superficie Isoentropica di 380 K – Reading 240 h
Quanto esposto sopra, viene confermato anche nella relativa carta di vorticità potenziale sull’isoentropica di 380 K. Appaiono ben distinti due lobi, ma con il canadese caratterizzato da EPV di più alto valore rispetto al lobo siberiano. Appare inoltre, un’intrusione in vorticità potenziale “negativa” (anticiclonica) sull’oceano Atlantico; si nota (curva irregolare rossa) una zona di conflitto sulla parte orientale del lobo canadese, zona dove vorticità potenziali di valori molto diversi, si incontrano a poche centinaia di chilometri. In questa sede si originerebbero forti attriti e forti risalite di flussi di calore al polo, che sarebbero responsabili del riscaldamento in stratosfera nella stessa zona descritto nelle mappature strato alle 240 h circa.
In sintesi, appare ben avviata, anche se con processo piuttosto lento, la fase di trasmissione in troposfera del disturbo ESEwarm intervenuto in strato. La bilobazione netta in stratosfera, comunque caratterizzata da un lobo canadese ben più profondo ed esteso, appare timidamente anche alle alte quote troposferiche; tuttavia progredendo verso le superfici isobariche più basse, il disturbo tende ad assumere una connotazione sinottica displacement like, con vpt bilobato parzialmente e caratterizzato da vorticità potenziali concentrate per lo più nel lobo canadese. Come affermato sia ieri che stamane, tale fatto potrebbe non essere negativo, alla luce dei desiderata freddofili europei ed italici, in quanto proprio tale vorticità residua canadese, potrebbe fungere da nastro trasportatore di ingenti flussi di calore al polo e, nel contempo, limitare la possibile esasperata iniezione easterlies alta, dovuta al trasferimento tropo del ESE warm.
Continuiamo a monitorare questa affascinante dinamica, tenendo sempre un occhio attento, alle possibili ripercussioni troposferiche, esaminate con analisi specifica nella giornata di ieri.
Analizziamo i flussi di calore a 100hPa fra 45-75 N
I flussi presentano una decisa impennata bene al di sopra dei valori climatici osservati; dopo il picco si prevede una flessione con mantenimento di valori sopra media climatica.
Analizziamo le anomalie dei flussi di calore a 100hPa fra 45-75 N mediate su 40 gg antecedenti al riferimento temporale.
Grafico di mia implementazione
Si nota il superamento netto in previsione, della soglia media di condizionamento da ESE warm, in base alla teoria Waugh e Polvani.
Grafico a cura di CCT
Per CCT l’indice in oggetto supererà, in tendenza, di poco la soglia minima di condizionamento da ESE warm in base alla teoria Waugh e Polvani.
Appare quindi un’incongruenza fra i due grafici. Tuttavia noto che, mentre il grafico di mia implementazione ha subito cambiamenti nei valori con aggiornamento su base dati MERRA2 negli ultimi giorni, il grafico a cura di CCT, rimane fisso dimostrando tale fatto, che probabilmente lo stesso grafico non è aggiornato.
Monitoraggio e previsione indice NAM e SEI a 10 hPa 65-90 N
Inoltre, se si esamina il grafico a cura di CCT riguardante gli indici NAM e SEI, appare un deciso sforamento, da parte di entrambi gli indici, della soglia statistica di -3 per il condizionamento da ESE warm. Fatto questo, che avvalorerebbe ancor più la non congruenza del grafico delle anomalie di flusso a 100 hPa curato dallo stesso CCT, a cui per altro, il SEI si relaziona.
Passiamo agli effetti troposferici.
Esaminiamo la distribuzione di temperatura su tutta la colonna d’aria
Intensità e anomalia dei valori del vento zonale su tutta la colonna d’aria
Il valore standardizzato dell’anomalia di pressione fra i 65-90N per varie quote isobariche fino alla tropopausa
Si nota come, fino al 21febbraio circa, a tutte le quote esaminate, ci sia una salita in geopotenziale; mentre poi, seguirebbe una flessione, rimanendo comunque, la grandezza, sempre in valori postivi.
Occupiamoci ora degli effetti barici, termici e in vorticità potenziale indotta alle alte quote troposferiche.
Geopotenziale e temperatura sulla superficie Isobarica di 150 hPa – Reading 240 h
Si nota la bilobazione del vp con netta distinzione fra lobo canadese e siberiano; il primo presenta dei valori in geopotenziale al core di 1232 dam, mentre il secondo di 1286 dam; una differenza notevole.
Si vede inoltre un’intrusione di alti geopotenziali sull’oceano Atlantico ed un accenno in rotazione oraria del lobo siberiano a traslare timidamente verso O.
Vorticità potenziale sulla superficie Isoentropica di 380 K – Reading 240 h
Quanto esposto sopra, viene confermato anche nella relativa carta di vorticità potenziale sull’isoentropica di 380 K. Appaiono ben distinti due lobi, ma con il canadese caratterizzato da EPV di più alto valore rispetto al lobo siberiano. Appare inoltre, un’intrusione in vorticità potenziale “negativa” (anticiclonica) sull’oceano Atlantico; si nota (curva irregolare rossa) una zona di conflitto sulla parte orientale del lobo canadese, zona dove vorticità potenziali di valori molto diversi, si incontrano a poche centinaia di chilometri. In questa sede si originerebbero forti attriti e forti risalite di flussi di calore al polo, che sarebbero responsabili del riscaldamento in stratosfera nella stessa zona descritto nelle mappature strato alle 240 h circa.
In sintesi, appare ben avviata, anche se con processo piuttosto lento, la fase di trasmissione in troposfera del disturbo ESEwarm intervenuto in strato. La bilobazione netta in stratosfera, comunque caratterizzata da un lobo canadese ben più profondo ed esteso, appare timidamente anche alle alte quote troposferiche; tuttavia progredendo verso le superfici isobariche più basse, il disturbo tende ad assumere una connotazione sinottica displacement like, con vpt bilobato parzialmente e caratterizzato da vorticità potenziali concentrate per lo più nel lobo canadese. Come affermato sia ieri che stamane, tale fatto potrebbe non essere negativo, alla luce dei desiderata freddofili europei ed italici, in quanto proprio tale vorticità residua canadese, potrebbe fungere da nastro trasportatore di ingenti flussi di calore al polo e, nel contempo, limitare la possibile esasperata iniezione easterlies alta, dovuta al trasferimento tropo del ESE warm.
Continuiamo a monitorare questa affascinante dinamica, tenendo sempre un occhio attento, alle possibili ripercussioni troposferiche, esaminate con analisi specifica nella giornata di ieri.
[quote="scand++"]Proseguiamo con il monitoraggio della dinamica T-S, a compimento del ciclo T-S-T, iniziato ad inizio febbraio e monitorato tramite gli step temporali e di dinamica di accadimento, esplicitati nelle analisi pregresse.
Monitoraggio e previsione indice NAM e SEI a 10 hPa 65-90 N
quote]
Come al solito spiegazione precisa e interessantissima anche per i meno esperti..
Ho mantenuto il grafico della NAM nella mia risposta poiché un calo così repentino (e per di più con sfondamento dei minimi) penso non abbia riscontri storici.
Questo non fa che confermare quanto hai detto e ripetuto più volte (spesso non sufficientemente ascoltato..) che ci troviamo di fronte ad un evento che non ha riscontri e quindi i vari run subiranno continui cambiamenti.
Anche il warming ripetuto in pochi giorni non fa che ampliare i margini di incertezza.
Chi ama la natura e la meteo non può che rimanere affascinato indipendentemente dal risultato finale per il suolo italico.
Monitoraggio e previsione indice NAM e SEI a 10 hPa 65-90 N
quote]
Come al solito spiegazione precisa e interessantissima anche per i meno esperti..
Ho mantenuto il grafico della NAM nella mia risposta poiché un calo così repentino (e per di più con sfondamento dei minimi) penso non abbia riscontri storici.
Questo non fa che confermare quanto hai detto e ripetuto più volte (spesso non sufficientemente ascoltato..) che ci troviamo di fronte ad un evento che non ha riscontri e quindi i vari run subiranno continui cambiamenti.
Anche il warming ripetuto in pochi giorni non fa che ampliare i margini di incertezza.
Chi ama la natura e la meteo non può che rimanere affascinato indipendentemente dal risultato finale per il suolo italico.
Trasferimento ST del primo warming in ritardo e dilazionato nel tempo, per gli effetti degli heat flux ancora ben presenti in intensità, per l'intrusione in vorticità" negativa sulla Groenlandia a stretto contatto con gli alti valori di EPV in seno al lobo canadese del vp. Riporto, a riguardo, quanto scritto ieri:
"Appare inoltre, un’intrusione in vorticità potenziale “negativa” (anticiclonica) sull’oceano Atlantico; si nota (curva irregolare rossa) una zona di conflitto sulla parte orientale del lobo canadese, zona dove vorticità potenziali di valori molto diversi, si incontrano a poche centinaia di chilometri. In questa sede si originerebbero forti attriti e forti risalite di flussi di calore al polo, che sarebbero responsabili del riscaldamento in stratosfera nella stessa zona descritto nelle mappature strato alle 200 h circa."
E relativi flussi di calore
Si sono evidenziate le due line di flusso principali medie, responsabili e, collegate termodinamicamente ad essi, dei due warming successivi in strato (w1, w2).
Si è evidenziata la caduta, in propagazione, degli effetti del secondo warming, dopo il tentativo rimasto in sospeso, a seguito del primo. In alta strato, si nota una zona, che si amplifica con ascissa temporale crescente, caratterizzata dalla soppressione dei flussi di calore, a significare l'inizio dello "svuotamento" termodinamico della dinamica ESE.
Di seguito, si riporta, l'evoluzione di temperatura, per varie latitudini e su tutta la colonna d'aria, a testimonianza del processo evolutivo propagativo dell'ESE warm:
Il touch down in tropo, della dinamica S-T, potrebbe essere a lag 3/4gg dal secondo warming (216-240h) da oggi e cioè, intorno al 20 febbraio, come descritto in analisi pregressa specifica sull'evoluzione tropo della dinamica generale T-S-T.
Infatti:
Non si scorgono ad oggi, cambiamenti nelle dinamiche sostanziali, rispetto a quanto ipotizzato ieri e nei giorni scorsi, ma anzi, si confermano e rinforzano le dinamiche in previsione e gli step temporali di attuazione pronosticati.
Insomma, almeno per me, nulla di nuovo sotto il sole; probabilmente dovrò mettere un buon paio di occhiali
"Appare inoltre, un’intrusione in vorticità potenziale “negativa” (anticiclonica) sull’oceano Atlantico; si nota (curva irregolare rossa) una zona di conflitto sulla parte orientale del lobo canadese, zona dove vorticità potenziali di valori molto diversi, si incontrano a poche centinaia di chilometri. In questa sede si originerebbero forti attriti e forti risalite di flussi di calore al polo, che sarebbero responsabili del riscaldamento in stratosfera nella stessa zona descritto nelle mappature strato alle 200 h circa."
E relativi flussi di calore
Si sono evidenziate le due line di flusso principali medie, responsabili e, collegate termodinamicamente ad essi, dei due warming successivi in strato (w1, w2).
Si è evidenziata la caduta, in propagazione, degli effetti del secondo warming, dopo il tentativo rimasto in sospeso, a seguito del primo. In alta strato, si nota una zona, che si amplifica con ascissa temporale crescente, caratterizzata dalla soppressione dei flussi di calore, a significare l'inizio dello "svuotamento" termodinamico della dinamica ESE.
Di seguito, si riporta, l'evoluzione di temperatura, per varie latitudini e su tutta la colonna d'aria, a testimonianza del processo evolutivo propagativo dell'ESE warm:
Il touch down in tropo, della dinamica S-T, potrebbe essere a lag 3/4gg dal secondo warming (216-240h) da oggi e cioè, intorno al 20 febbraio, come descritto in analisi pregressa specifica sull'evoluzione tropo della dinamica generale T-S-T.
Infatti:
Non si scorgono ad oggi, cambiamenti nelle dinamiche sostanziali, rispetto a quanto ipotizzato ieri e nei giorni scorsi, ma anzi, si confermano e rinforzano le dinamiche in previsione e gli step temporali di attuazione pronosticati.
Insomma, almeno per me, nulla di nuovo sotto il sole; probabilmente dovrò mettere un buon paio di occhiali
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- Iscritto il: mar mag 20, 2014 6:34 pm
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Si infatti anche i principali indici tropo vedono qualcosa verso quella data:scand++ ha scritto: Il touch down in tropo, della dinamica S-T, potrebbe essere a lag 3/4gg dal secondo warming (216-240h) da oggi e cioè, intorno al 20 febbraio, come descritto in analisi pregressa specifica sull'evoluzione tropo della dinamica generale T-S-T.
Vedremo...
Aspettando magari qualche altro segnale dai gm come questo:
L'analisi GFS per 06Z, dimostra a 10 hPa, il Vortice Polare, si diviso, ma non è ancora tale .... e che il vento zonale medio zonale a 60 ° N stia andando verso est ... il che significa che non ha ancora arrivato il momento per essere chiamato SSW.
Per il momento pazientiamo ed aspettiamo il run 12Z.
Per il momento pazientiamo ed aspettiamo il run 12Z.
Invece se guardiamo dal sito LIVE Earth, si nota che, il VP è diviso, ma vediamo anche una divisione non uniforme, con la maggiore parte dell'energia dislocata sul Nord America, ed il centro minore sull'Asia.
Filmato da EARTH
Filmato da EARTH
Ultima modifica di Rio il dom feb 11, 2018 5:18 pm, modificato 2 volte in totale.
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Già Anche Gfs 12z di oggi promette bene
Tuttavia notavo un certo scetticismo da parte della redazione:
https://www.meteolive.it/news/In-primo- ... lo-/71610/
Voi che ne pensate?
Tuttavia notavo un certo scetticismo da parte della redazione:
https://www.meteolive.it/news/In-primo- ... lo-/71610/
Voi che ne pensate?
Le vie del signore sono infiniteSuperMiky94 ha scritto:Già Anche Gfs 12z di oggi promette bene
Tuttavia notavo un certo scetticismo da parte della redazione:
https://www.meteolive.it/news/In-primo- ... lo-/71610/
Voi che ne pensate?
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Ahahah mitico RioRio ha scritto:Le vie del signore sono infiniteSuperMiky94 ha scritto:Già Anche Gfs 12z di oggi promette bene
Tuttavia notavo un certo scetticismo da parte della redazione:
https://www.meteolive.it/news/In-primo- ... lo-/71610/
Voi che ne pensate?
- Burian2012
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Caro Scand++ oggi il NAM ha raggiunto il famoso livello di -3 ad opera di un ESE Warm iniziato a Febbraio, questo denota in Stratosfera uno StratWarming di tipo Split del VP, i cui effetti si avvertiranno in Troposfera solo in terza decade.
Ripropongo la domanda di pochi giorni fa: il secondo riscaldamento stratosferico è assimilabile al Final Warming di tipo Very Early?
Grazie in anticipo!
Ripropongo la domanda di pochi giorni fa: il secondo riscaldamento stratosferico è assimilabile al Final Warming di tipo Very Early?
Grazie in anticipo!