considerazioni sul global warming
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considerazioni sul global warming
la tua idea a proposito del global warming?
Ciao.
Non ho votato nessuna delle 6 risposte perché nessuna corrisponde con la mia idea.
Posto che il riscaldamento globale esiste ed il clima sta cambiando verso il caldo in maniera notevole dal 1980 (e su questo a parte i soliti negazionisti dell'evidenza credo siamo tutti d'accordo), dobbiamo tener presente che praticamente la totalità degli studi scientifici effettuati finora rivela le emissioni di gas serra attività antropiche come causa dell'accelerazione dell'aumento di temperatura (sappiamo infatti che la temperatura del pianeta sta aumentando per cause naturali già da oltre due secoli, ma con un'accelerazione negli ultimi 40 anni, a quest'ultima si riferiscono gli esperti).
C'è però una buona notizia: riducendo le emissioni di gas serra possiamo contenere l'aumento della temperatura globale.
Di quanto non possiamo esserne certi con precisione, fatto sta che secondo i modelli di simulazione dell'IPCC invece di ritrovarci nel 2100 con 3-4°C in più a livello globale, potremmo fermarci ad 1°C.
Come, lo sappiamo.
Paesi più lungimiranti, che pensano anche al futuro, come (guarda caso) quelli del centro-nord Europa lo stanno già facendo in maniera seria.
Logicamente va bene anche dire cosa deve fare lo Stato, ma la nostra parte la dobbiamo fare tutti: logico che se si continua a sentire che non è vero che adesso fa più caldo di 40 anni fa anche in Italia, non è che si possa fare chissà cosa, serve innanzitutto che siamo tutti convinti del problema e delle soluzioni.
Non ho votato nessuna delle 6 risposte perché nessuna corrisponde con la mia idea.
Posto che il riscaldamento globale esiste ed il clima sta cambiando verso il caldo in maniera notevole dal 1980 (e su questo a parte i soliti negazionisti dell'evidenza credo siamo tutti d'accordo), dobbiamo tener presente che praticamente la totalità degli studi scientifici effettuati finora rivela le emissioni di gas serra attività antropiche come causa dell'accelerazione dell'aumento di temperatura (sappiamo infatti che la temperatura del pianeta sta aumentando per cause naturali già da oltre due secoli, ma con un'accelerazione negli ultimi 40 anni, a quest'ultima si riferiscono gli esperti).
C'è però una buona notizia: riducendo le emissioni di gas serra possiamo contenere l'aumento della temperatura globale.
Di quanto non possiamo esserne certi con precisione, fatto sta che secondo i modelli di simulazione dell'IPCC invece di ritrovarci nel 2100 con 3-4°C in più a livello globale, potremmo fermarci ad 1°C.
Come, lo sappiamo.
Paesi più lungimiranti, che pensano anche al futuro, come (guarda caso) quelli del centro-nord Europa lo stanno già facendo in maniera seria.
Logicamente va bene anche dire cosa deve fare lo Stato, ma la nostra parte la dobbiamo fare tutti: logico che se si continua a sentire che non è vero che adesso fa più caldo di 40 anni fa anche in Italia, non è che si possa fare chissà cosa, serve innanzitutto che siamo tutti convinti del problema e delle soluzioni.
- IMadeYouReadThis
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Non ho votato nulla perchè la prima e l'ultima sono risposte identiche, 5 risposte su 6 depongono per un ridimensionamento parziale o totale del concetto di AGW e l'altra è estrema nell'altro senso.
Non è assolutamente un punto di non ritorno. Magari per la vita umana si, per la vita del pianeta sicuramente no. Probabilmente abbiamo solo ritardato la prossima glaciazione di un periodo non ben determinato di tempo.
Son d'accordo con Peter che il negazionismo alimenta comportamenti scorretti nei confronti del nostro pianeta. Chiudere gli occhi, pensare che la responsabilità non sia nostra ma piuttosto dei governi, o magari addirittura del sole (o cicli naturali, quel che volete) ritenendoci ininfluenti (perchè è più facile pensarla cosi) provoca solo indifferenza verso tematiche molto importanti per il futuro del nostro pianeta (e della nostra specie di conseguenza).
Non è assolutamente un punto di non ritorno. Magari per la vita umana si, per la vita del pianeta sicuramente no. Probabilmente abbiamo solo ritardato la prossima glaciazione di un periodo non ben determinato di tempo.
Son d'accordo con Peter che il negazionismo alimenta comportamenti scorretti nei confronti del nostro pianeta. Chiudere gli occhi, pensare che la responsabilità non sia nostra ma piuttosto dei governi, o magari addirittura del sole (o cicli naturali, quel che volete) ritenendoci ininfluenti (perchè è più facile pensarla cosi) provoca solo indifferenza verso tematiche molto importanti per il futuro del nostro pianeta (e della nostra specie di conseguenza).
- the hurricane
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io ho votato "esiste, ma viene amplificato dai media" perchè tra le opzioni mi sembrava quella più sensata.
Spesso i media tendono ad amplificare il concetto di gw e associano eventi meteorologici a cambiamenti climatici, cosa spesso sbagliata.
D' altra parte, aggiungerei l' opzione " il gw esiste e il contribuito antropico è la causa principale".
Comunque i punti base per una buona riflessione sono:
1) i dati termici globali mostrano un riscaldamento avvenuto negli ultimi 120-130 anni
2) la co2 è un gas serra
3) le emissioni antropiche di co2 e altri gas serra hanno fatto aumentare le concentrazioni di gas serra in atmosfera
4) ad oggi non esiste un modello alternativo da opporre all' agw, cioè, per tutti i modelli climatici, il fattore antropico è la causa principale del riscaldamento globale
Spesso i media tendono ad amplificare il concetto di gw e associano eventi meteorologici a cambiamenti climatici, cosa spesso sbagliata.
D' altra parte, aggiungerei l' opzione " il gw esiste e il contribuito antropico è la causa principale".
Comunque i punti base per una buona riflessione sono:
1) i dati termici globali mostrano un riscaldamento avvenuto negli ultimi 120-130 anni
2) la co2 è un gas serra
3) le emissioni antropiche di co2 e altri gas serra hanno fatto aumentare le concentrazioni di gas serra in atmosfera
4) ad oggi non esiste un modello alternativo da opporre all' agw, cioè, per tutti i modelli climatici, il fattore antropico è la causa principale del riscaldamento globale
Indubbiamente esiste, ma viene ampiamente amplificato (scusate il gioco di parole) dai media...
Ricordo articoli dei primi anni 2000 in cui si prospettava una città di Venezia sotto mezzo metro d'acqua entro il 2010, dato dall'innalzamento del livello dei mari... Siamo quasi al 2020 e Venezia è ancora lì.
Indubbiamente il clima è cambiato e sembra che a farne le spese più di chiunque altro sul Pianeta sia l'Artico ed il Mediterraneo, con clima via via sempre più caldo...MA... C'è un "ma" che i media e anche molti scienziati non valutano attentamente, alla Natura basterebbe uno "starnuto" per rimettere le cose a posto o addirittura invertire i trend.
Nessuno scienziato ha ipotizzato che entro 100 anni avremo un'eruzione vulcanica gigantesca? I tempi di ritorno sono esauriti dall'ormai lontano 1815 e (statisticamente) episodi come quello accadono una volta al secolo. Gli scienziati valutano una volta ogni 1000 anni sì, ma per il singolo vulcano. E di vulcani come il Tambora o il Krakatoa ce ne sono almeno due centinaia su tutto il globo... E non hanno tutti gli stessi tempi di ritorno, ergo mediamente ogni 100 anni si hanno eruzioni di grande portata.
Se entro i prossimi 25 anni si verificherà un'eruzione vulcanica di questo tipo (VEI 7-8 ) probabilmente staremmo commentando tutt'altra situazione climatica, abbinata peraltro ad un previsto minimo solare molto simile a quello di Dalton... Il Global Warming antropico ne attenuerebbe gli effetti ma non li azzererebbe di certo, quindi avremo almeno -0,5/-0,7°C in meno rispetto alle medie anziché -1,5/-2°C ma sarebbe comunque un "regresso" climatico che ci porterebbe all'inizio del '900 o alla fine dell'800. Senza contare che basterebbe un massivo scioglimento di ghiaccio sulla Groenlandia (cosa assai probabile) a far affluire centinaia di milioni di metri cubi di acqua fredda sull'Atlantico bloccando il nastro trasportatore di calore della Corrente del Golfo con effetti che tutti possiamo ben immaginare. Ipotesi, per ora, ma vi dico che la probabilità che si arresti la CDG o che un Vulcano di grosse dimensioni (senza scomodare le super caldere) esploda, sono immensamente più alte di quel che si pensi. Variabili di non poco conto che i media DEVONO mettere pure in conto. Oltre al conclamato AGW. Questo il mio umile pensiero.
Ricordo articoli dei primi anni 2000 in cui si prospettava una città di Venezia sotto mezzo metro d'acqua entro il 2010, dato dall'innalzamento del livello dei mari... Siamo quasi al 2020 e Venezia è ancora lì.
Indubbiamente il clima è cambiato e sembra che a farne le spese più di chiunque altro sul Pianeta sia l'Artico ed il Mediterraneo, con clima via via sempre più caldo...MA... C'è un "ma" che i media e anche molti scienziati non valutano attentamente, alla Natura basterebbe uno "starnuto" per rimettere le cose a posto o addirittura invertire i trend.
Nessuno scienziato ha ipotizzato che entro 100 anni avremo un'eruzione vulcanica gigantesca? I tempi di ritorno sono esauriti dall'ormai lontano 1815 e (statisticamente) episodi come quello accadono una volta al secolo. Gli scienziati valutano una volta ogni 1000 anni sì, ma per il singolo vulcano. E di vulcani come il Tambora o il Krakatoa ce ne sono almeno due centinaia su tutto il globo... E non hanno tutti gli stessi tempi di ritorno, ergo mediamente ogni 100 anni si hanno eruzioni di grande portata.
Se entro i prossimi 25 anni si verificherà un'eruzione vulcanica di questo tipo (VEI 7-8 ) probabilmente staremmo commentando tutt'altra situazione climatica, abbinata peraltro ad un previsto minimo solare molto simile a quello di Dalton... Il Global Warming antropico ne attenuerebbe gli effetti ma non li azzererebbe di certo, quindi avremo almeno -0,5/-0,7°C in meno rispetto alle medie anziché -1,5/-2°C ma sarebbe comunque un "regresso" climatico che ci porterebbe all'inizio del '900 o alla fine dell'800. Senza contare che basterebbe un massivo scioglimento di ghiaccio sulla Groenlandia (cosa assai probabile) a far affluire centinaia di milioni di metri cubi di acqua fredda sull'Atlantico bloccando il nastro trasportatore di calore della Corrente del Golfo con effetti che tutti possiamo ben immaginare. Ipotesi, per ora, ma vi dico che la probabilità che si arresti la CDG o che un Vulcano di grosse dimensioni (senza scomodare le super caldere) esploda, sono immensamente più alte di quel che si pensi. Variabili di non poco conto che i media DEVONO mettere pure in conto. Oltre al conclamato AGW. Questo il mio umile pensiero.
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Attenzione che un VEI 7 come l'esplosione del Tambora non è cosi frequente. Ha un tempo di ritorno medio di circa 1000 anni. Piuttosto più frequenti i VEI 6 come krakatoa nel 1883 o Pinatubo nel 1991. Gli effetti sul clima per un VEI 7 normalmente si risolvono in max 5 anni. Un VEI 6 può influenzare il clima per massimo un paio di anni. Dovrebbero esserci eruzioni continue. Per la corrente del golfo il discorso è molto più complicato. Per il minimo solare gli effetti antropici potrebbero essere ancora più importanti impedendo qualsiasi raffreddamento temporaneo.Giuly1986 ha scritto:Indubbiamente esiste, ma viene ampiamente amplificato (scusate il gioco di parole) dai media...
Ricordo articoli dei primi anni 2000 in cui si prospettava una città di Venezia sotto mezzo metro d'acqua entro il 2010, dato dall'innalzamento del livello dei mari... Siamo quasi al 2020 e Venezia è ancora lì.
Indubbiamente il clima è cambiato e sembra che a farne le spese più di chiunque altro sul Pianeta sia l'Artico ed il Mediterraneo, con clima via via sempre più caldo...MA... C'è un "ma" che i media e anche molti scienziati non valutano attentamente, alla Natura basterebbe uno "starnuto" per rimettere le cose a posto o addirittura invertire i trend.
Nessuno scienziato ha ipotizzato che entro 100 anni avremo un'eruzione vulcanica gigantesca? I tempi di ritorno sono esauriti dall'ormai lontano 1815 e (statisticamente) episodi come quello accadono una volta al secolo. Gli scienziati valutano una volta ogni 1000 anni sì, ma per il singolo vulcano. E di vulcani come il Tambora o il Krakatoa ce ne sono almeno due centinaia su tutto il globo... E non hanno tutti gli stessi tempi di ritorno, ergo mediamente ogni 100 anni si hanno eruzioni di grande portata.
Se entro i prossimi 25 anni si verificherà un'eruzione vulcanica di questo tipo (VEI 7-8 ) probabilmente staremmo commentando tutt'altra situazione climatica, abbinata peraltro ad un previsto minimo solare molto simile a quello di Dalton... Il Global Warming antropico ne attenuerebbe gli effetti ma non li azzererebbe di certo, quindi avremo almeno -0,5/-0,7°C in meno rispetto alle medie anziché -1,5/-2°C ma sarebbe comunque un "regresso" climatico che ci porterebbe all'inizio del '900 o alla fine dell'800. Senza contare che basterebbe un massivo scioglimento di ghiaccio sulla Groenlandia (cosa assai probabile) a far affluire centinaia di milioni di metri cubi di acqua fredda sull'Atlantico bloccando il nastro trasportatore di calore della Corrente del Golfo con effetti che tutti possiamo ben immaginare. Ipotesi, per ora, ma vi dico che la probabilità che si arresti la CDG o che un Vulcano di grosse dimensioni (senza scomodare le super caldere) esploda, sono immensamente più alte di quel che si pensi. Variabili di non poco conto che i media DEVONO mettere pure in conto. Oltre al conclamato AGW. Questo il mio umile pensiero.
- maxtempesta
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condivido in pieno.Peter94 ha scritto:Ciao.
Non ho votato nessuna delle 6 risposte perché nessuna corrisponde con la mia idea.
Posto che il riscaldamento globale esiste ed il clima sta cambiando verso il caldo in maniera notevole dal 1980 (e su questo a parte i soliti negazionisti dell'evidenza credo siamo tutti d'accordo), dobbiamo tener presente che praticamente la totalità degli studi scientifici effettuati finora rivela le emissioni di gas serra attività antropiche come causa dell'accelerazione dell'aumento di temperatura (sappiamo infatti che la temperatura del pianeta sta aumentando per cause naturali già da oltre due secoli, ma con un'accelerazione negli ultimi 40 anni, a quest'ultima si riferiscono gli esperti).
C'è però una buona notizia: riducendo le emissioni di gas serra possiamo contenere l'aumento della temperatura globale.
Di quanto non possiamo esserne certi con precisione, fatto sta che secondo i modelli di simulazione dell'IPCC invece di ritrovarci nel 2100 con 3-4°C in più a livello globale, potremmo fermarci ad 1°C.
Come, lo sappiamo.
Paesi più lungimiranti, che pensano anche al futuro, come (guarda caso) quelli del centro-nord Europa lo stanno già facendo in maniera seria.
Logicamente va bene anche dire cosa deve fare lo Stato, ma la nostra parte la dobbiamo fare tutti: logico che se si continua a sentire che non è vero che adesso fa più caldo di 40 anni fa anche in Italia, non è che si possa fare chissà cosa, serve innanzitutto che siamo tutti convinti del problema e delle soluzioni.
Ho la vaga sensazione che in questo td presto voleranno stracci
Condivido anche l'intervento del sempre ottimo IMade.IMadeYouReadThis ha scritto:Non ho votato nulla perchè la prima e l'ultima sono risposte identiche, 5 risposte su 6 depongono per un ridimensionamento parziale o totale del concetto di AGW e l'altra è estrema nell'altro senso.
Non è assolutamente un punto di non ritorno. Magari per la vita umana si, per la vita del pianeta sicuramente no. Probabilmente abbiamo solo ritardato la prossima glaciazione di un periodo non ben determinato di tempo.
Son d'accordo con Peter che il negazionismo alimenta comportamenti scorretti nei confronti del nostro pianeta. Chiudere gli occhi, pensare che la responsabilità non sia nostra ma piuttosto dei governi, o magari addirittura del sole (o cicli naturali, quel che volete) ritenendoci ininfluenti (perchè è più facile pensarla cosi) provoca solo indifferenza verso tematiche molto importanti per il futuro del nostro pianeta (e della nostra specie di conseguenza).
Stranamente in questo td manca quella che è l'opzione supportata dalla quasi totalità degli scienziati, ossia che l'AGW è una realtà e il contributo antropico importante.
Quoto quanto scritto da IMYRT e Hurricane.
Una precisazione sui vulcani. I tempi di ritorno di un'eruzione VEI7 potrebbero essere inferiori a 1000 anni, basti pensare che le ultime eruzioni di questo tipo furono: Tambora 1815, Rinjani 1257, Baekdu 946, Taupo 230 e sono quelle sicure, di cui siamo a conoscenza. Inoltre ci furono altre eruzioni border line tra un VEI6 e un VEI7 come "L'eruzione misteriosa" avvenuta tra 1808 (non è un caso che da quell'anno fino al 1816 ci furono delle stagioni estive incredibilmente fredde e piovose in Piemonte). Non mi dilungo ma ci sarebbero almeno altre 2 eruzioni con un VEI tra il 6 e il 7 negli ultimi 2000 anni.
Le eruzioni VEI6 invece sono decisamente più comuni, le ultime sono il Pinatubo 1991 (10-15 km3 di materiale eruttato, quindi quasi borderline con un VEI5), il Novarupta 1912 (13-15 km3), Santa Maria 1902 (>10 km3), Krakatoa 1887 (20-25 km3)... e tante altre eruzione più o meno conosciute. Ovviamente più andiamo indietro nel tempo e maggiori sono le difficoltà a conoscere eventuali eruzioni.
Le eruzioni VEI8 o VEI7 (>500 km3) non dovremmo sperimentarle, mi auguro, visti i tempi di ritorno lunghissimi.
Una precisazione sui vulcani. I tempi di ritorno di un'eruzione VEI7 potrebbero essere inferiori a 1000 anni, basti pensare che le ultime eruzioni di questo tipo furono: Tambora 1815, Rinjani 1257, Baekdu 946, Taupo 230 e sono quelle sicure, di cui siamo a conoscenza. Inoltre ci furono altre eruzioni border line tra un VEI6 e un VEI7 come "L'eruzione misteriosa" avvenuta tra 1808 (non è un caso che da quell'anno fino al 1816 ci furono delle stagioni estive incredibilmente fredde e piovose in Piemonte). Non mi dilungo ma ci sarebbero almeno altre 2 eruzioni con un VEI tra il 6 e il 7 negli ultimi 2000 anni.
Le eruzioni VEI6 invece sono decisamente più comuni, le ultime sono il Pinatubo 1991 (10-15 km3 di materiale eruttato, quindi quasi borderline con un VEI5), il Novarupta 1912 (13-15 km3), Santa Maria 1902 (>10 km3), Krakatoa 1887 (20-25 km3)... e tante altre eruzione più o meno conosciute. Ovviamente più andiamo indietro nel tempo e maggiori sono le difficoltà a conoscere eventuali eruzioni.
Le eruzioni VEI8 o VEI7 (>500 km3) non dovremmo sperimentarle, mi auguro, visti i tempi di ritorno lunghissimi.
- IMadeYouReadThis
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Ottimo grazie. Comunque tempi di ritorno molto lunghi per un VEI7Graywolf ha scritto:Quoto quanto scritto da IMYRT e Hurricane.
Una precisazione sui vulcani. I tempi di ritorno di un'eruzione VEI7 potrebbero essere inferiori a 1000 anni, basti pensare che le ultime eruzioni di questo tipo furono: Tambora 1815, Rinjani 1257, Baekdu 946, Taupo 230 e sono quelle sicure, di cui siamo a conoscenza. Inoltre ci furono altre eruzioni border line tra un VEI6 e un VEI7 come "L'eruzione misteriosa" avvenuta tra 1808 (non è un caso che da quell'anno fino al 1816 ci furono delle stagioni estive incredibilmente fredde e piovose in Piemonte). Non mi dilungo ma ci sarebbero almeno altre 2 eruzioni con un VEI tra il 6 e il 7 negli ultimi 2000 anni.
Le eruzioni VEI6 invece sono decisamente più comuni, le ultime sono il Pinatubo 1991 (10-15 km3 di materiale eruttato, quindi quasi borderline con un VEI5), il Novarupta 1912 (13-15 km3), Santa Maria 1902 (>10 km3), Krakatoa 1887 (20-25 km3)... e tante altre eruzione più o meno conosciute. Ovviamente più andiamo indietro nel tempo e maggiori sono le difficoltà a conoscere eventuali eruzioni.
Le eruzioni VEI8 o VEI7 (>500 km3) non dovremmo sperimentarle, mi auguro, visti i tempi di ritorno lunghissimi.