Monitoraggio dinamiche vp 2017-2018

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

Moderatori: erboss, MeteoLive, jackfrost

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scand++
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Messaggio da scand++ »

Ora un particolare tecnico di cui, noto, non si sta parlando molto, ma che riveste, a mio avviso, grande importanza.
In tutti i grandi eventi del passato, si riscontra un importante aumento, in estensione geopotenziali e temperatura, del canale altopressorico che fa da scivolo verso SO della colata fredda, durante lo sviluppo ed il flusso temporale della colata stessa verso l’Europa. Questo è un fatto che può essere spiegato fisicamente, ma che per i modelli è un vero rompicapo, in quanto dipende in maniera sostanziale dall’interazione fluidodinamica e termodinamica delle masse temperate, competenti al flusso zonale, con le masse gelide, legate alla colata in atto.
Di seguito si cerca di spiegare la dinamica descritta sopra.
Esaminiamo la carta GFS 06z di oggi, portata sotto:
Immagine
In una zona nevralgica per lo sviluppo della colata, nord Scandinavia - Barents, zona in cui gfs ha sempre visto un naso di vorticità che andava a divider il flusso gelido, vengono individuate tre aree principali:
-una di flusso zonale, legata al ramo canadese del vpt;
-una legata al blocco gelido, legato alla colata in formazione e discesa verso SO,
- una zona di interferenza fra le due masse d’aria.
Inoltre, è segnata, sulla carta, una linea di sezione, intersezione fra il piano verticale di sezione e, la superficie terrestre proiettata sul piano di rappresentazione.
Di seguito si riporta la sezione verticale con tracciante su piano riportato in pianta
Immagine
In sezione si vede bene la zona di flusso zonale che incontra il muro gelido costituito dalla colata di origine siberiana. Occorre premettere che l’aria del blocco gelido, presenta un peso specifico superiore a quella pertinente al flusso zonale.
Ogni volume d’aria elementare, risulta caratterizzato da una grandezza che ne indica la potenzialità ad instabilizzarsi e produrre vorticità; questa grandezza è la vorticità potenziale su di una superficie isoentropica di temperatura X.
La vorticità potenziale, a livello fisico matematico, si individua con il rapporto fra, la vorticità del campo vettoriale delle velocità delle particelle d’aria del volume elementare e, la distanza fra due superfici isoentropiche successive. Le masse d’aria, durante le dinamiche atmosferiche, procedono cercando di conservare questa grandezza, la vorticità potenziale appunto.
La superficie isoentropica, per semplificare, è una superficie lungo la quale, ogni volume d’aria, possiede lo stesso potenziale di scambiare calore o, alternativamente, a compiere lavoro.
Bene, allora consideriamo il nostro volume dv che procede slungo una linea di flusso del flusso globale zonale e su di una superficie isoentropica in troposfera; questo volume elementare, ad un certo punto istante temporale ed una certa coordinata spaziale, incontra il muro gelido; per la differenza di peso specifico, l’aria più calda zonale, tende a sollevarsi. Sollevandosi, nelle porzioni di volume più vicine al muro gelido si tende ad avvicinare le superfici isoentropiche successive (H1, H2).
Quindi nel differenziale di tempo dt, le superfici isoentropiche dell’aria in risalita, si saranno avvicinate di un dH. Per conservazione della vorticità potenziale, se il denominator diminuisce, deve diminuire anche il numeratore proporzionalmente; pertanto per l’aria in risalita diminuirà la vorticità.
Diminuire la vorticità, vuol dire passare da una circolazione ciclonica ad una anticiclonica. Quindi nella zona di sollevamento, o zona di interferenza, si creeranno, per quanto detto sopra, i presupposti per un’instaurazione di un regime anticiclonico, più pronunciato quanto più è forte la risalita dell’aria e, quindi quanto più è forte l’opposizione del muro gelido, e quindi quanto più è bassa la temperatura dell’aria di colata fredda nella stessa zona.
Ed ecco in pianta gli effetti di quanto detto; con una zona anticiclonica in espansione durante l’esplicarsi della discesa fredda.
Immagine
Bene, questo fenomeno fluido-termodinamico, è il più difficile da scorgere da parte dei gm nel lungo medio termine, poiché il muro gelido si comporta come un vero e proprio ostacolo orografico; ma, mentre quest’ultimo è fisso nello spazio e nel tempo, il muro “orografico” costituito da una colata gelida, risulta variabile nello spazio, nel tempo e nell’intensità di blocco. Pertanto gli input alla base della resistenza di questo muro possono variare e di molto, e causare delle distorsioni significative delle soluzioni nei gm.
In pratica quello che è successo con gfs in questi giorni in zona subpolare e zona Barents.
gemi65
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Messaggio da gemi65 »

Come al solito impeccabile Scand++
paoloroma
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Messaggio da paoloroma »

Solo applausi!
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Messaggio da sun_shine »

Inchino a te molto meglio di tutti gli articoli spiccioli della redazione ! Dovrebbero assumerti!
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Pinguino70
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Messaggio da Pinguino70 »

Mamma mia che preparazione.
Mi inchino, bravo veramente!
Rio

Messaggio da Rio »

Buonasera forum di ML ^_^

Situazione a grandi linee, abbastanza omegenee, per l'avezione gelida, che il comparto Europeo si accinge a ricevere.
Per la zona Italica bisogna (secondo il mio parere) ancora verificare dove effettivamente impatterà questo flusso di colonna gelida.. dipenderà molto dall'alta pressione che si svlupperà tra l'England e l'Islanda, più ad est o ad ovest più alta o più bassa.... sarebbe secondo me la migliore. ^_^

Ora vi mostro questa GIF.1. di Esemble EPS-ECMWF dove si denota dopo la colata (ripeto... ancora da definire la vera direzione) la creazione dell'alta e la sua rotazione ed ottenere il blocco in ATL sul Grooen.
Nel contempo si denota che il blocco spinge il core sul lato "europeo" con tendenza ad una nuova colata per la medesima zona, +/- gli effetti si avranno intorno al 7/10 Marzo.

Per aggiunta, avremo anche la dalla nostra parte, per il proseguimento di Marzo, una fase AO - in forte via di sviluppo.
Situazione da Monitorare per Marzo!!! 8)

Si notano almeno 3 colate...


Immagine


GIF.1. Esemble EPS-ECMWF

Immagine


Questa invece, con l'aggiunta di MSLP

Immagine

Un plauso a @Scand++

A domani
scand++
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Messaggio da scand++ »

Bene, ora diamo un po’ di numeri, in particolare parliamo di energia, la grandezza fisica più importante dell’universo, rispetto alla quale ogni fenomeno naturale di qualsiasi tipo (gravitazionale, elettromagnetico, termodinamico) deve sottostare. E’ scritto nelle leggi fondamentali dell’universo.

Più volte in questi giorni, ho nominato un anno innominabile: il 1956.
Il mio richiamo a quell’anno non è dovuto tanto agli effetti che la futura colata potrebbe avere sui suoli italici, che sono tutti da vedere e analizzare nella fase post ondata, ma in relazione all’estensione emisferica del lago gelido ed al suo potenziale di raffreddamento.
In che termini si può esprimere il potenziale di una colata? Quando si parla di masse in termini di volume, densità di massa, e di temperatura, termodinamicamente si parla di “calore potenziale” o più scientificamente di entropia (capacità di un sistema termodinamico di scambiare calore a temperatura costante). Ad esempio, prendiamo una pentola di acqua fredda, quanto calore ci vuole per portare l’acqua dalla temperatura t1 a t2? Naturalmente la quantità di calore necessaria, sarà proporzionale alla massa, al calore specifico dell’acqua (4.18 J/(kg*C°)) e alla differenza fra t2 e t1. Analogamente, potremmo definire un “potenziale freddo” per una massa d’aria, calcolando quanto calore occorrerebbe idealmente fornire alla massa, per portarla ad una certa temperatura.
Bene, fatte queste premesse, mi son divertito a fare questi calcoli ed un confronto, fra la colata prevista a 120 h in Reading e, la colata, nella sua massima espressione, in termini di picchi di gelo ed estensione, del 1956.
Naturalmente, il confronto può essere fatto velocemente, in gergo “a mano”, solo con determinate approssimazioni che di seguito si riportano:
- si suppone la pressione atmosferica pari a 101 KPa costante;
- si suppone il calore specifico a volume costante di 718 J/(kg*K), competente a temperature comprese fra (20° - 40° C);
- si considera soltanto lo strato d’aria dei primi 1500 m dalla superficie terrestre;
- si considera come “area di colata”, l’inviluppo della regione, descritta dall’isoterma dei -20 e, continua dalla zona di stacco di colata, fino alla latitudine più bassa raggiunta;
- si considera la massa dell’aria al metro cubo, pari a 1,225 kg/mc, costante con l’altezza.
Fatte queste doverose premesse, andiamo a calcolare quanto calore occorrerebbe idealmente fornire alle colate del 2018 e del 1956, inviluppate come sopra, per portare la massa di colata, alla temperatura di 0°C.

Di seguito si riportano le mappe con le calcolazioni effettuate.
Immagine
Risulta chiaro che il confronto fra le due colate ci sta tutto; inoltre, appare evidente che, se andiamo a verificare i numeri, questi ci dicono che il potenziale di raffreddamento della colata prossima ventura, risulta addirittura superiore a quello competente al nocciolo che si è portato sull’Europa nel febbraio del 1956.
Per renderci conto di cosa si parla, confrontiamo i valori d’energia ricavati con alcune grandezze energetiche di riferimento. La bomba atomica di Hiroshima ha liberato circa 15 kT di energia e cioè 6.27 10^13 J di energia; stiamo parlando, per equivalenze energetiche teoriche, dell’ordine di grandezza di 100 milioni di bombe di Hiroshima, o di 100 mila bombe H (le più potenti mai fatte esplodere dall’uomo sulla faccia della terra), per portare queste masse d’aria alla temperatura di 0°C.
Incredibile davvero.
Ultima modifica di scand++ il gio feb 22, 2018 4:36 pm, modificato 2 volte in totale.
tufaccio
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Messaggio da tufaccio »

Spettacolare....complimenti
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Burian2012
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Messaggio da Burian2012 »

Scand ++ toglimi una curiosità : al Sud non ci saranno isoterme importanti ma solo una banale -6. 
Ora voglio chiederti una cosa con questa -6 si possono creare valori di gelo importanti e nello specifico può crearsi omotermia perfetta? Ovvero -6 su tutta la colonna? 
Possono crearsi inversioni termiche ovvero gradiente termico inverso o negativo?
scand++
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Messaggio da scand++ »

A compendio dell'analisi precedente, si riporta di seguito la traccia teorica in base alla quale si sono effettuate le calcolazioni.

Occorre una quantita' per confrontare due volumi d'aria in termini di calore o in gergo "freddo". Il calore e' una grandezza che di per se non vuol dire nulla, ha senso solo se lo rapportiamo a due estremi di un percorso termodinamico ad esempio due stati di temperatura t1 e t2, un po' come avviene per i potenziali di qualsiasi campo vettoriale conservativo. Il potenziale e' un integrale generale che presuppone una costante d' integrazione, acquisisce significato fisico, il differenziale di potenziale.
Partiamo dall'esempio dell'acqua. Ho un litro d'acqua ad una certa temperatura, voglio valutare il suo potenziale freddo, come faccio? Sara' un qualcosa legato al calore associato allo stato iniziale e allo stato potenziale di riferimento (che scelgo arbitrariamente come temperatura t2) in quanto il calore ha bisogno di due estremi per assumere significato fisico.
Quindi prendo il mio litro d'acqua a temperatura t1, la metto in una pentola che per semplicita' suppongo abbia calore specifico nullo, e comincio a fornirgli calore tramite una sorgente. Prendo un termometro, quando l'acqua arriva a temperatura t2 spengo la sorgente. La mia sorgente possiede una potenza d'erogazione dell'energia w, moltiplico il tempo che ho impiegato per raggiungere t2 per questa potenza ed ho il calore che devo fornire al mio chilo di acqua per portarla alla temperatura di riferimento t2. Questo calore mi da la misura energetica di quanto fosse fredda quel litro d'acqua.
Passiamo ora all'aria. Prendiamo un chilo d'aria a temperatura t1, poniamolo idealmente dentro un contenitore che permetta il passaggio di calore ma non lo spostamento (lavoro impedito). Ripeto lo stesso esperimento di valutazione il potenziale freddo del chilo d'acqua, con il chilo d'aria. Scelgo un sorgente di potenza w, un termometro, un orologio, un contenitore rigido ideale che non assorba calore, una temperatura t2 di riferimento.
Questo è' cio' che nei fatti vorrei fare, passiamo ora alle formule.
Per il primo principio della termodinamica di ha
dU= dQ-dL
che significa che fornita una quantita' infinitesima di calore dQ il sistema termodinamico risponde con un aumento dell'energia interna e se possibile con un lavoro sull'esterno. Bene, il volume d'aria di cui prima, costituente un sistema termodinamico riceve quindi un dQ a volume costante, in quanto il contenitore e' rigido ed il sistema non puo' compiere lavoro sull'sterno. Quindi per il primo principio della termodinamica tutto il calore che si fornisce al sistema per portarlo alla temperatura di riferimento t2, causa un aumento di energia interna dU. Si sa che per i gas la formula dell'energia interna a volume costante risulta essere
dU= n Cv dt , con dt = t2-t1 nel presente caso. Si confonda solo nella presente esposizione l'operatore differenziale con il Delta di differenza finita.
Per l'aria si ha che Cv= Cp /1.4.
Quindi il calcolo, è portato solo per stabilire, tramite quanto esposto sopra, un potenziale freddo della massa d'aria in gioco, pensata racchiusa alla temperatura t1 entro un contenitore ideale rigido e senza impedenza termica, riscaldandola fino alla temperatura di riferimento t2 (0gradi C) e misurando il calore fornito nell'aumento della sua energia interna.
Rio

Messaggio da Rio »

Scand++ ^_^

Cosa ne pensi di questo???


Immagine

https://giphy.com/gifs/LwH4UqqOF1naLKbNj4/fullscreen
scand++
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Messaggio da scand++ »

Rio ha scritto:Scand++ ^_^

Cosa ne pensi di questo???


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https://giphy.com/gifs/LwH4UqqOF1naLKbNj4/fullscreen
L'immagine scorre molto veloce; comunque mi pare di vedere in coda la ricostituzione embrionale del vps in zona siberia; supportata dall'aumento in zona della vorticità potenziale sulla superficie isentropica a 1800K.
Ciao
pierodecindio
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Messaggio da pierodecindio »

scand++ ha scritto:A compendio dell'analisi precedente, si riporta di seguito la traccia teorica in base alla quale si sono effettuate le calcolazioni.

Occorre una quantita' per confrontare due volumi d'aria in termini di calore o in gergo "freddo". Il calore e' una grandezza che di per se non vuol dire nulla, ha senso solo se lo rapportiamo a due estremi di un percorso termodinamico ad esempio due stati di temperatura t1 e t2, un po' come avviene per i potenziali di qualsiasi campo vettoriale conservativo. Il potenziale e' un integrale generale che presuppone una costante d' integrazione, acquisisce significato fisico, il differenziale di potenziale.
Partiamo dall'esempio dell'acqua. Ho un litro d'acqua ad una certa temperatura, voglio valutare il suo potenziale freddo, come faccio? Sara' un qualcosa legato al calore associato allo stato iniziale e allo stato potenziale di riferimento (che scelgo arbitrariamente come temperatura t2) in quanto il calore ha bisogno di due estremi per assumere significato fisico.
Quindi prendo il mio litro d'acqua a temperatura t1, la metto in una pentola che per semplicita' suppongo abbia calore specifico nullo, e comincio a fornirgli calore tramite una sorgente. Prendo un termometro, quando l'acqua arriva a temperatura t2 spengo la sorgente. La mia sorgente possiede una potenza d'erogazione dell'energia w, moltiplico il tempo che ho impiegato per raggiungere t2 per questa potenza ed ho il calore che devo fornire al mio chilo di acqua per portarla alla temperatura di riferimento t2. Questo calore mi da la misura energetica di quanto fosse fredda quel litro d'acqua.
Passiamo ora all'aria. Prendiamo un chilo d'aria a temperatura t1, poniamolo idealmente dentro un contenitore che permetta il passaggio di calore ma non lo spostamento (lavoro impedito). Ripeto lo stesso esperimento di valutazione il potenziale freddo del chilo d'acqua, con il chilo d'aria. Scelgo un sorgente di potenza w, un termometro, un orologio, un contenitore rigido ideale che non assorba calore, una temperatura t2 di riferimento.
Questo è' cio' che nei fatti vorrei fare, passiamo ora alle formule.
Per il primo principio della termodinamica di ha
dU= dQ-dL
che significa che fornita una quantita' infinitesima di calore dQ il sistema termodinamico risponde con un aumento dell'energia interna e se possibile con un lavoro sull'esterno. Bene, il volume d'aria di cui prima, costituente un sistema termodinamico riceve quindi un dQ a volume costante, in quanto il contenitore e' rigido ed il sistema non puo' compiere lavoro sull'sterno. Quindi per il primo principio della termodinamica tutto il calore che si fornisce al sistema per portarlo alla temperatura di riferimento t2, causa un aumento di energia interna dU. Si sa che per i gas la formula dell'energia interna a volume costante risulta essere
dU= n Cv dt , con dt = t2-t1 nel presente caso. Si confonda solo nella presente esposizione l'operatore differenziale con il Delta di differenza finita.
Per l'aria si ha che Cv= Cp /1.4.
Quindi il calcolo, è portato solo per stabilire, tramite quanto esposto sopra, un potenziale freddo della massa d'aria in gioco, pensata racchiusa alla temperatura t1 entro un contenitore ideale rigido e senza impedenza termica, riscaldandola fino alla temperatura di riferimento t2 (0gradi C) e misurando il calore fornito nell'aumento della sua energia interna.
perdonami ma quanto hai scritto non ha alcun valore scientifico come già esposto nell'altro topic.
Al di là delle equazioni utilizzate (incompresnibili se vuoi approcciarti sceintificamente alla cosa a meno che non siamo a un livello liceale) Ipotizzare che le colate avvengano in un SISTEMA CHIUSO non ha senso...e il risultato al quale sei arrivato non ha senso...qui nn si tratta di teoria si tratta proprio dell'approccio errato al problema...poi puoi anche credere di dimostrare che un arancia e una mela siano la stessa cosa utilizzando le equazioni che vuoi ma è scorretto matematicamente, termodinamicamente, concettualmente.

Ho evitato nell'altro topic di rispondere a questo "Tu saprai bene che il calore e' una grandezza che di per se non vuol dire nulla, ha senso solo se lo rapportiamo a due estremi di un percorso termodinamico ad esempio due stati di temperatura t1 e t2, un po' come avviene per i potenziali di qualsiasi campo vettoriale conservativo".

Campo vettoriale conservativo??? dai suuu...

Per un approccio non scientifico ma della "serva" bastava che confrontavi le Temperature e stop il risultato sarebbe stato sbagliato ma certamente non ti andavi ad infilare in problematiche termodinamiche dalle quali non sei riuscito ad uscirne se non atttraverso una serie di approssimazioni da far rizzare i capelli a chiunque sappia un po di termo e di fenomeni di trasporto.

A parer mio aveva piu senso un confronti di Energia libera, di entalpia..ma perdonami ma "potenziale freddo" non si può proprio sentire.

Continuerò a leggerti con interesse e trovo le tue analisi interessanti ed esaustive non ho nessuna pretesa di darti "lezioni" ma se c'è qualcosa di "sbagliato" nella trattazione lo faccio notare perchè cosi funziona la scienza e non c'è nulla di personale

Saluti
Rio

Messaggio da Rio »

scand++ ha scritto:
Rio ha scritto:Scand++ ^_^

Cosa ne pensi di questo???


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L'immagine scorre molto veloce; comunque mi pare di vedere in coda la ricostituzione embrionale del vps in zona siberia; supportata dall'aumento in zona della vorticità potenziale sulla superficie isentropica a 1800K.
Ciao
Dunque la Siberia potremmo classificarla l'ombellico del mondo 8)

"Come si nota nell'immagine, sembra tramontare, l'evoluzione del disfacimento, il Vortice Polore sembra riprendersi... "

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Messaggio da gemi65 »

pierodecindio ha scritto:
scand++ ha scritto:A compendio dell'analisi precedente, si riporta di seguito la traccia teorica in base alla quale si sono effettuate le calcolazioni.

Occorre una quantita' per confrontare due volumi d'aria in termini di calore o in gergo "freddo". Il calore e' una grandezza che di per se non vuol dire nulla, ha senso solo se lo rapportiamo a due estremi di un percorso termodinamico ad esempio due stati di temperatura t1 e t2, un po' come avviene per i potenziali di qualsiasi campo vettoriale conservativo. Il potenziale e' un integrale generale che presuppone una costante d' integrazione, acquisisce significato fisico, il differenziale di potenziale.
Partiamo dall'esempio dell'acqua. Ho un litro d'acqua ad una certa temperatura, voglio valutare il suo potenziale freddo, come faccio? Sara' un qualcosa legato al calore associato allo stato iniziale e allo stato potenziale di riferimento (che scelgo arbitrariamente come temperatura t2) in quanto il calore ha bisogno di due estremi per assumere significato fisico.
Quindi prendo il mio litro d'acqua a temperatura t1, la metto in una pentola che per semplicita' suppongo abbia calore specifico nullo, e comincio a fornirgli calore tramite una sorgente. Prendo un termometro, quando l'acqua arriva a temperatura t2 spengo la sorgente. La mia sorgente possiede una potenza d'erogazione dell'energia w, moltiplico il tempo che ho impiegato per raggiungere t2 per questa potenza ed ho il calore che devo fornire al mio chilo di acqua per portarla alla temperatura di riferimento t2. Questo calore mi da la misura energetica di quanto fosse fredda quel litro d'acqua.
Passiamo ora all'aria. Prendiamo un chilo d'aria a temperatura t1, poniamolo idealmente dentro un contenitore che permetta il passaggio di calore ma non lo spostamento (lavoro impedito). Ripeto lo stesso esperimento di valutazione il potenziale freddo del chilo d'acqua, con il chilo d'aria. Scelgo un sorgente di potenza w, un termometro, un orologio, un contenitore rigido ideale che non assorba calore, una temperatura t2 di riferimento.
Questo è' cio' che nei fatti vorrei fare, passiamo ora alle formule.
Per il primo principio della termodinamica di ha
dU= dQ-dL
che significa che fornita una quantita' infinitesima di calore dQ il sistema termodinamico risponde con un aumento dell'energia interna e se possibile con un lavoro sull'esterno. Bene, il volume d'aria di cui prima, costituente un sistema termodinamico riceve quindi un dQ a volume costante, in quanto il contenitore e' rigido ed il sistema non puo' compiere lavoro sull'sterno. Quindi per il primo principio della termodinamica tutto il calore che si fornisce al sistema per portarlo alla temperatura di riferimento t2, causa un aumento di energia interna dU. Si sa che per i gas la formula dell'energia interna a volume costante risulta essere
dU= n Cv dt , con dt = t2-t1 nel presente caso. Si confonda solo nella presente esposizione l'operatore differenziale con il Delta di differenza finita.
Per l'aria si ha che Cv= Cp /1.4.
Quindi il calcolo, è portato solo per stabilire, tramite quanto esposto sopra, un potenziale freddo della massa d'aria in gioco, pensata racchiusa alla temperatura t1 entro un contenitore ideale rigido e senza impedenza termica, riscaldandola fino alla temperatura di riferimento t2 (0gradi C) e misurando il calore fornito nell'aumento della sua energia interna.
perdonami ma quanto hai scritto non ha alcun valore scientifico come già esposto nell'altro topic.
Al di là delle equazioni utilizzate (incompresnibili se vuoi approcciarti sceintificamente alla cosa a meno che non siamo a un livello liceale) Ipotizzare che le colate avvengano in un SISTEMA CHIUSO non ha senso...e il risultato al quale sei arrivato non ha senso...qui nn si tratta di teoria si tratta proprio dell'approccio errato al problema...poi puoi anche credere di dimostrare che un arancia e una mela siano la stessa cosa utilizzando le equazioni che vuoi ma è scorretto matematicamente, termodinamicamente, concettualmente.

Ho evitato nell'altro topic di rispondere a questo "Tu saprai bene che il calore e' una grandezza che di per se non vuol dire nulla, ha senso solo se lo rapportiamo a due estremi di un percorso termodinamico ad esempio due stati di temperatura t1 e t2, un po' come avviene per i potenziali di qualsiasi campo vettoriale conservativo".

Campo vettoriale conservativo??? dai suuu...

Per un approccio non scientifico ma della "serva" bastava che confrontavi le Temperature e stop il risultato sarebbe stato sbagliato ma certamente non ti andavi ad infilare in problematiche termodinamiche dalle quali non sei riuscito ad uscirne se non atttraverso una serie di approssimazioni da far rizzare i capelli a chiunque sappia un po di termo e di fenomeni di trasporto.

A parer mio aveva piu senso un confronti di Energia libera, di entalpia..ma perdonami ma "potenziale freddo" non si può proprio sentire.

Continuerò a leggerti con interesse e trovo le tue analisi interessanti ed esaustive non ho nessuna pretesa di darti "lezioni" ma se c'è qualcosa di "sbagliato" nella trattazione lo faccio notare perchè cosi funziona la scienza e non c'è nulla di personale

Saluti
Buongiorno sig. Decindio.
Questo è un forum meteo.
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