Monitoraggio dinamiche vp 2017-2018

Discussioni meteorologiche sul tempo previsto nei prossimi giorni ma anche climatologia e discussioni sui run dei vari modelli: è la stanza principale, quella più affollata e seguita.

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scand++
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Messaggio da scand++ »

luca90 ha scritto:Non particolarmente entusiasmanti gli aggiornamenti di Ecmwf circa la MJO con una fase di magnitudo verso la fase 8 ma subito a rientrare nel cerchio.

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Si già lo facevo notare nell'analisi portata oggi, con possibile insorgenza (possibilità minoritaria ma presente) di un ESE warm di tipo displacement

"Per quanto sopra, ci si attende una migrazione del riscaldamento visto in alta strato, verso i settori canadesi; tale fatto, considerando che nel contempo i flussi di calore intrudenti la stratosfera dal basso, portati dalla stazionarietà della wave pacifica, interesseranno lo stesso settore, potrebbe permettere un attacco al vortice polare a tutte le quote. Inoltre, gli heat flux portati in bassa strato dalla stazionarietà della wave pacifica, causerebbero un riscaldamento alla quota di 150 hPa sul Canada, il quale, in migrazione, tramite rotazione antioraria, potrebbe raggiungere proprio la zona NATL a dar manforte allo slancio poleward della wave atlantica, sia in troposfera che in bassa stratosfera. A quel punto il vps sarebbe sotto attacco da due fronti, e si troverebbe in una configurazione critica, sia dal punto di vista posizionale (eccentrico), che di quello geometrico (ellittico). GLi effetti potrebbero vedere un ESE di tipo warm che potrebbe causare uno split del vp a tutte le quote isobariche (come visto dai gm nel long in alcune emissioni) o un displacement dello stesso se l'azione dell'onda atlantica non si rilevasse incisiva. L'incisività in tropo dell'onda atlantica può essere incentivata, con varie percentuali di correlazione a diversi lag temporali, della convezione equatoriale descitta dall'indice mjo. La MJO (Madden Julian Oscillation) è un indice descrittivo della convezione nelle zone equatoriali che tramite la cella di Hadley, è in grado di influenzare le altepressioni alle medie latitudini (nel modo indicato nella tavola di Cossu riportata).
gefs
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ecmwf
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Come si nota, mentre le gefs propendono per una mjo in fase 8-1 di buona magnitudo con possibile attivazione dei geopotenziali nordatlantici, le ecmwf esplicitano a lungo termine un rientro in fase 1 e 2 con buona magnitudo, fase non congeniale allo sviluppo di alti geopotenziali in nord Atlantico
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Veniamo alle percentuali di accadimento di ESE entro i prossimi 30gg:
- ESE cold 15%
- ESE warm 45%
Se ESE warm si manifestasse:
- split vp a tutte le quote 55%
- displacement 45% (percentuale in leggero aumento visto le frequentazioni non proprio congeniali all'attivazione dell'onda atlantica di ecmwf)."
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luca90
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Messaggio da luca90 »

Il Desplancement è un qualcosa su cui attualmente ci sono basi forti. Così come non escluderei una possibile continuazione dei disturbi a carico della 1Wave senza dover incorrere a Ese Warm/Cold. Mi sembra che Ecmwf ad esempio nelle nuove emissioni di Gennaio abbia già mostrato come vi sia possibilità di mutazione della NAO verso valori decisamente Positivi con conseguente anomalia Gpt+ lungo il settore Europeo:

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scand++
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Messaggio da scand++ »

luca90 ha scritto:Il Desplancement è un qualcosa su cui attualmente ci sono basi forti. Così come non escluderei una possibile continuazione dei disturbi a carico della 1Wave senza dover incorrere a Ese Warm/Cold. Mi sembra che Ecmwf ad esempio nelle nuove emissioni di Gennaio abbia già mostrato come vi sia possibilità di mutazione della NAO verso valori decisamente Positivi con conseguente anomalia Gpt+ lungo il settore Europeo:

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Infatti do il 40% un non ESE...
tufaccio
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Messaggio da tufaccio »

Pessimi aggiornamenti stamattina... :oops:
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luca90
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Messaggio da luca90 »

Il fattore peggiore potrebbe essere riservato non tanto dall'ipotesi SC- ESE Cold quanto proprio al fatto che la Stratosfera ai limiti della Troposfera andrà verso un'abbattimento netto degli Heat Flux, favorendo il decantato Touch Down.

30hpa
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150hpa, bassa Stratosfera:

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E' possibile che stando agli ultimi aggiornamenti anche il valore NAM tenderà inevitabilmente a solleticare la fatidica soglia. Tuttavia, proverei a mantenere cautela circa la possibile risposta Troposferica.
:roll:
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Messaggio da IMadeYouReadThis »

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Direi che è eloquente anche questa mappa. Dapprima eddy flux molto attivo con spostamentto di grandi quantità di energia in stratosfera.
scand++
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Messaggio da scand++ »

Non so...c'è qualcosa che non mi convince.
Riporto di seguito la sequenza dei 49 ESE studiato da Waugh e Polvani in cui in ascissa troviamo gli anni di accadimento, in ordinata sinistra il valore del NAM (linea rossa), in ordinata destra il valore dell'anomalia di heat flux 45-75N 100hPa mediato sui 40 giorni precedenti al giorno di riferimento (linea blu).

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Come si può notare, non esiste un ESE di tipo cold (NAM >=1.5) in cui nel giorno di picco del NAM non si registri un valore di picco negativo (media intorno a -7 Km/s, valore minimo anche di -5 K m/s) dell'anomalia di heat flux 45-75N 100hPa mediato sui 40 giorni precedenti al giorno di riferimento.

Ad oggi, secondo il grafico di mia implementazione, siamo cosi'

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Al 28 dicembre 2017 saremmo con un valore ell'anomalia di heat flux 45-75N 100hPa mediato sui 40 giorni precedenti al giorno di riferimento, leggermente negativo ma ben lontano dalla soglia media dei -7 K m/s indicata nello studio di Polvani.
Per raggiungere tale soglia entro i primi giorni di gennaio, occorrerebbe una serie di 10/12 giorni di flussi negativi vicini al valore di -8 K m/s producendo un andamento simulato del parametro così come riportato di seguito
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Questo l'andamento dei flussi 45-75N a 100hpa giornalieri
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Come si evince dal grafico, 10/12 gg con valori dei flussi giornalieri alla soglia media di -8 K m/s sono fuori da ogni fenomeno osservato finora; pertanto occorrerebbe ritoccare per più giorni i valori minimi di flusso mai osservati. Mi sembra un po' troppo francamente.
Quindi sic stantibus rebus, o la teoria di Waugh e Polvani incontra quest'anno la prima battuta d'arresto dopo quasi 40 anni di osservazioni e correlazioni, o i fenomeni di abbattimento flussi, aumento degli zonal wind, approfondimento del vps a tutte le alte quote strato, sono solo dei fenomeni transitori di risoluzione del simil cw (tuttora non ancora osservati ma solo previsti), a cui seguiranno gli effetti descritti più volte dal sottoscritto.
Monitoriamo
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luca90
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Messaggio da luca90 »

Credo che la meccanica di Waugh e Polvani per quanto essenziale nel calcolo dei precedenti e archiviati ESE deve fare capolino ad una nuova interfaccia Atmosferica imposta dal GW che va a mettere a dura prova la correlazione statistica. Questo da qualche anno ci sta mettendo alla luce di un qualcosa che effettivamente sta modificando la circolazione. La cosiddetta Amplificazione Artica, spulciata nei giorni scorsi nuovamente da Cohen in un suo aggiornamento.

Non mi sento per il momento di condizionare tutta la colonna Isobarica Polare, ma è chiaro che gli aggiornamenti odierni mostrano un potenziale condizionamento Cold dall'alto con una Troposfera che tenderebbe a risultare incapace di controbattere:

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Messaggio da scand++ »

luca90 ha scritto:Credo che la meccanica di Waugh e Polvani per quanto essenziale nel calcolo dei precedenti e archiviati ESE deve fare capolino ad una nuova interfaccia Atmosferica imposta dal GW che va a mettere a dura prova la correlazione statistica. Questo da qualche anno ci sta mettendo alla luce di un qualcosa che effettivamente sta modificando la circolazione. La cosiddetta Amplificazione Artica, spulciata nei giorni scorsi nuovamente da Cohen in un suo aggiornamento.

Non mi sento per il momento di condizionare tutta la colonna Isobarica Polare, ma è chiaro che gli aggiornamenti odierni mostrano un potenziale condizionamento Cold dall'alto con una Troposfera che tenderebbe a risultare incapace di controbattere:

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Questo è il 2016/2017; abbiamo avuto un ESE cold a fine dicembre e l'andamento dell'anomalia dei flussi è perfettamente sovrapponibile alla teoria suddetta in piena epoca gw ed amplificazione artica
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comunque non escludo nulla, è vero che negli ultimi anni molte correlazioni statistiche sono saltate; tuttavia la correlazione provata da Polvani più che statistica è di tipo fisico.
Vediamo
Rio

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Belle analisi, sia @scand++ che @luca da archiviare ^_^

Mhaaa..!! io direi di aspettare ancora questa evoluzione strato-tropo, almeno altri 3/5 giorni, da inquadrare, effettivamente la piega che prenderà.
Io un'idea per uno stratwarming "periodo +/- tra fine prima decade e metà mese entrante"..., lo metto in preventivo. 8)

Monitoriamo

Buon lavoro e buona giornata a tutti :wink:
Ultima modifica di Rio il gio dic 21, 2017 10:23 am, modificato 1 volta in totale.
iniestas
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Messaggio da iniestas »

ma voi un ese cold lo giudicate necessariamente negativo?

Ammesso che vi sia, sappiamo bene che i 60 giorni sono molto relativi...
Sappiamo anche un'azione a solo carico wawe ci stava portando ad un displacement pro USA di quelli seri che stai settimane a vedere loro immersi nel gelo e noi con l'arietta della CDG..

da un ese cold potrebbe ripartire secondo voi che siete più esperti di queste dinamiche un riassetto delle masse artiche più favorevole all'Europa, ovviamente non subito, parliamo di gennaio inoltrato e anche perché no, un grande febbraio, che invece nelle proiezioni del modello reading era visto ( lo è ancora, ma forse cambieranno) peggio di gennaio?
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Messaggio da luca90 »

Non giudico errata la correlazione, anzi, so bene quanto elevato sia il successo di tale studio. Più che altro questo tipo di questioni meritano attualmente, sulla base del cambiamento climatico alcune nuove tipologie di osservazione visto che la statistica in certi casi non trova più quella correlazione certificata dagli archivi. Lo scorso anno seppur in presenza di ESE Cold la resistenza emessa dalla Troposfera-bassa Stratosfera è stata evidente come ci dimostra il grafico seguente:

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Messaggio da luca90 »

iniestas ha scritto:ma voi un ese cold lo giudicate necessariamente negativo?
Si è ad un punto in cui, almeno da parte mia, non mi posso permettere di giudicare un simile evento negativo con focus Italico. Sicuramente l'indizio principale è quello di un condizionamento del valore AO di 40-60 giorni. Ecmwf in questo senso è stato abbastanza chiaro nei nuovi aggiornamenti.

Io, siccome non esperto, mi metto comodo ad osservare e apprendere. :wink:
scand++
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Messaggio da scand++ »

luca90 ha scritto:Non giudico errata la correlazione, anzi, so bene quanto elevato sia il successo di tale studio. Più che altro questo tipo di questioni meritano attualmente, sulla base del cambiamento climatico alcune nuove tipologie di osservazione visto che la statistica in certi casi non trova più quella correlazione certificata dagli archivi. Lo scorso anno seppur in presenza di ESE Cold la resistenza emessa dalla Troposfera-bassa Stratosfera è stata evidente come ci dimostra il grafico seguente:

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Ripeto che a mio parere non siamo di fronte ad una correlazione statistica, ma bensì di una dipendenza di tipo fisico matematico fra due fenomeni, anomalie degli heat flux e ESE. Il grafico che riporto sotto è eloquente, non ci sono discostamenti negli accadimenti, che potrebbero inficiare la correlazione (se di tipo statistico, con fattore ro<1) come in tutti i fenomeni in relazione statistica, ma si evince una netta e chiara corrispondenza, quasi perfetta oserei dire, che esplicita una dipendenza del tipo causa effetto imputabile a relazioni di tipo termodinamico e fluidinamico ancora sconosciute naturalmente.
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Pertanto sarei veramente sorprese se anche in questo frangente ciò non accadesse.
scand++
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Messaggio da scand++ »

iniestas ha scritto:ma voi un ese cold lo giudicate necessariamente negativo?

Ammesso che vi sia, sappiamo bene che i 60 giorni sono molto relativi...
Sappiamo anche un'azione a solo carico wawe ci stava portando ad un displacement pro USA di quelli seri che stai settimane a vedere loro immersi nel gelo e noi con l'arietta della CDG..

da un ese cold potrebbe ripartire secondo voi che siete più esperti di queste dinamiche un riassetto delle masse artiche più favorevole all'Europa, ovviamente non subito, parliamo di gennaio inoltrato e anche perché no, un grande febbraio, che invece nelle proiezioni del modello reading era visto ( lo è ancora, ma forse cambieranno) peggio di gennaio?
non si sta parlando di ciò che è meglio per noi (Italia), ma soltanto della possibilità di accadimento di un ESE cold che la maggior parte degli utenti del web danno per cosa quasi fatta. A mio parere ad oggi no si può affermare ancora con certezza che da qui a 10gg avremo un ESE cold, tutto qui.
Per quanto riguarda gli effetti sul nostro territorio mi sono espresso in maniera chiara ieri precisando che un ESE warm di tipo split no è garanzia di freddo e neve per noi.
Tuttavia mi preme sottolineare che se anche avvenisse un ESE warm di tipo split, questo da solo non potrebbe condizionare la distribuzione delle masse artiche alle medie latitudini nei range temporali di riflessione amplificazione e ricaduta del TST event (circa 4 o 5 pulsazioni nei 60 gg successivi l'high heat flux event) ma al contrario, l'assetto stratosferico farebbe solo da riflessione e amplificazione di un assetto troposferico esistente; in pratica si trattrebbe di un'esasperazione del weather regime esistente.
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