Modelli Live : Gennaio 2018 (vietati OT)
Moderatori: erboss, MeteoLive, jackfrost
Grazie Simone....ne ero 'quasi' sicuro....(*)erboss ha scritto:100.000 sono solo i miei per cancellare polemiche e OT, però...
scherzi a parte non sbagli, segno inequivocabile che c'è voglia di inverno.
Non a caso il record storico di utenti online lo scorso anno lo abbiamo avuto il 5 gennaio, proprio a ridosso dell'ondata di gelo.
Per il resto, sono contento.
Colgo l'occasione per ringraziare TUTTI per
la partecipazione, l'impegno e appunto la voglia di
Inverno tutta da vivere....
E la vivremo, tranquilli, alla grande.....
(*) ...salvo gli OT, ma credo siano diminuiti...no?)
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Scrivo solo ora causa lavoro x ringraziare Nocera della stima....detta da gente esperta cm lui fa solo che piacere....riguardo alla situazione del tempo ci son varie ipotesi in piedi basta vedere pure gli spaghi completi di reading con spread alto dal 20 in poi...potrebbe succedere che la perturbazione del 23 24 possa lasciar congiungere poi hp Azzorre con quello russo con tutte le conseguenze del caso dal 25 26....picchio i miei complimenti x averci prima degli altri.....davvero sinceri
Da altro forum leggo che ci sarebbero differenze di vedute nel passaggio a negativo della qbo a 50mb in reading che la vede e gfs no
La diversità tra i due Gm nei tempi di possibili avvenzioni gelide in Europa potrebbe anche dipendere da questo
Anche se statisticamente i tempi di reading sembrano accelerati in quanto dinamiche major spesso si esplicano nella massima potenza i primi di febbraio, io mi augurerei che sia buona la visione inglese, in quanto non la vorrei menare troppo a lungo questa fase ad altissimo potenziale...
Ci siamo già passati a dicembre e pii ci siamo ritrovati con l'articata smozzata..
Quindi a mio avviso prima si va a buca meglio è anche per evitare che sorgano ulteriori fattori k che poi vanno a rimescolare le carte....
La diversità tra i due Gm nei tempi di possibili avvenzioni gelide in Europa potrebbe anche dipendere da questo
Anche se statisticamente i tempi di reading sembrano accelerati in quanto dinamiche major spesso si esplicano nella massima potenza i primi di febbraio, io mi augurerei che sia buona la visione inglese, in quanto non la vorrei menare troppo a lungo questa fase ad altissimo potenziale...
Ci siamo già passati a dicembre e pii ci siamo ritrovati con l'articata smozzata..
Quindi a mio avviso prima si va a buca meglio è anche per evitare che sorgano ulteriori fattori k che poi vanno a rimescolare le carte....
- picchio70
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È solo martedì concordo, ma l'articolo l'hanno rifatto appena adesso ma non è che ieri sera le cose fossero diverse....gemi65 ha scritto:News Mlive Oggi - 11:15picchio70 ha scritto:Perla redazione neve al centro adriatico sopra i 500 mt.
NEVE in arrivo tra sabato sera e domenica sull'Appennino marchigiano, abruzzese, molisano, lucano, campano e calabrese con limite tra 300 e 400m, ma localmente anche a quote inferiori.
Logicamente io non ci metto ancora bocca; è solo martedì
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Le tempistiche sono tutte da verificare, ma darei quasi, e ripeto, QUASI, per assodato il passaggio della QBO.iniestas ha scritto:Da altro forum leggo che ci sarebbero differenze di vedute nel passaggio a negativo della qbo a 50mb in reading che la vede e gfs no
La diversità tra i due Gm nei tempi di possibili avvenzioni gelide in Europa potrebbe anche dipendere da questo
Anche se statisticamente i tempi di reading sembrano accelerati in quanto dinamiche major spesso si esplicano nella massima potenza i primi di febbraio, io mi augurerei che sia buona la visione inglese, in quanto non la vorrei menare troppo a lungo questa fase ad altissimo potenziale...
Ci siamo già passati a dicembre e pii ci siamo ritrovati con l'articata smozzata..
Quindi a mio avviso prima si va a buca meglio è anche per evitare che sorgano ulteriori fattori k che poi vanno a rimescolare le carte....
Come dicevo giorni fa è in anomalia ciclica ormai da più di due mesi, è ora che accanna..
Iniè come già detto spero che abbia ragione ecmwf ma mi sembra troppo veloce la retrogressione per il 25, continuo a seguire con interesse il fatto che i modelli stanno virando verso il rallentamento del getto, questo può portare a buone possibilità per il long ma a mio avviso può ancora migliorare anche l'articata. Ah poi volevo ricordare che a livello deterministico gli input reali provenienti dalla lontana Siberia e dall'est in generale sono molto meno rispetto alle zone occidentali, il che significa che i gm inquadrano con poco anticipo le dinamiche di quelle zone semplicemente perché sono pochi i riferimenti ai dati reali registrati e immessi nei calcolatori, infatti spesso le botte da est sono giunte quasi all'improvviso nei gm
Da altro sito:
La corrente a getto ad alta quota starebbe causando eventi meteo estremi
Il recente studio, effettuato dall'Università dell'Arizona, evidenzia come il posizionamento della corrente a getto del nord Atlantico (le correnti d'aria che scorrono ad alta quota e che regolano l'andamento climatico del nostro emisfero) stia mutando.
Si tratta di una ricostruzione storica prima del 20° secolo, effettuata studiando gli anelli degli alberi ottenuti da campioni vegetali delle isole britanniche e del nord-est del Mediterraneo. L'analisi ha consentito di studiare circa 300 anni, risalendo sino al 1725.
"Dal 1960 abbiamo avuto un incremento della frequenza nel posizionamento estremo della corrente a getto", ha dichiarato il Dott. Trouet, coordinatore del progetto. Quando la corrente si trova nell'estrema posizione settentrionale, le Isole Britanniche e l'Europa occidentale soffrono condizioni di caldo particolarmente forte, mentre l'Europa sud-orientale patisce forti piogge e inondazioni.
Al contrario, quando si trova nella posizione estrema meridionale la situazione si ribalta: l'Europa occidentale ha forti piogge e inondazioni mentre l'Europa sud-orientale ha temperature estreme, siccità e incendi.
La corrente a getto ad alta quota starebbe causando eventi meteo estremi
Il recente studio, effettuato dall'Università dell'Arizona, evidenzia come il posizionamento della corrente a getto del nord Atlantico (le correnti d'aria che scorrono ad alta quota e che regolano l'andamento climatico del nostro emisfero) stia mutando.
Si tratta di una ricostruzione storica prima del 20° secolo, effettuata studiando gli anelli degli alberi ottenuti da campioni vegetali delle isole britanniche e del nord-est del Mediterraneo. L'analisi ha consentito di studiare circa 300 anni, risalendo sino al 1725.
"Dal 1960 abbiamo avuto un incremento della frequenza nel posizionamento estremo della corrente a getto", ha dichiarato il Dott. Trouet, coordinatore del progetto. Quando la corrente si trova nell'estrema posizione settentrionale, le Isole Britanniche e l'Europa occidentale soffrono condizioni di caldo particolarmente forte, mentre l'Europa sud-orientale patisce forti piogge e inondazioni.
Al contrario, quando si trova nella posizione estrema meridionale la situazione si ribalta: l'Europa occidentale ha forti piogge e inondazioni mentre l'Europa sud-orientale ha temperature estreme, siccità e incendi.