the hurricane ha scritto:Ciao inverno, per la mia tesi magistrale mi sono occupato di studiare la variabilità dell'evoluzione dalla copertura nuvolosa totale in italia ed, in effetti, quello che riporti è corretto.InvernoPerfetto ha scritto:Patagonia ha scritto: Anzitutto concedetemi una bella risata stracolma di sarcasmo rivolta ai catastrofisti che vent'anni orsono preannunciavano la - ovvia - desertificazione del sud Italia sull'onda del GW. Invece, sulla base del forse eccessivo ed ennesimo allarmismo attuale, circa la posizione assunta dall'HP azzorriano, queste zone sarebbero <b>invece</b> benedette dalle precipitazioni. La Natura ha trovato il modo per gabbare gli sciocchi. A noi tutti è sufficiente poter godere di un bene che ritenevamo ovvio avere sempre e comunque: l'acqua. Quando - sicuramente a breve - riavremo quanto ci basta di questa preziosa risorsa, il dibattito si riposizionerà su indici teleconnettivi e attività solare: certamente interessantissimi ma di scarsissimo impatto nell'arco temporale di decine di anni.
Ti chiedo se tu sia o meno un appassionato di meteo; qualora tu lo fossi, a questo punto ti domanderei ulteriormente: a tuo avviso, l'affermazione prepotente di un pattern meteoclimatico che ha cominciato a manifestarsi alla fine degli anni '80 e che è andato crescendo - pur con delle annate/stagioni in controtendenza - determinando in tempi recenti tratti semi-permanenti, a tuo avviso non è il "fatto" meteoclimatico più rilevante dell'ultimo quarto di secolo in Europa??
Ne parlano climatologi, metereologi, scienziati, forumisti, gestori dei siti meteo, fisici dell'atmosfera, agricoltori e semplici appassionati; le riviste meteo e gli opuscoli scientifici ne hanno discusso ampiamente; all'estero, dove il clima è un tema dibattuto seriamente ( soprattutto nel regno unito, in germania e negli Usa, ove hanno un problema simile - sebbene manifestatosi più di recente - con l'hp pacifico che da oramai un decennio sta sequestrando in modo anomalo il clima in un'ampia fascia che va dall'Alaska del sud alla california, passando per le coste occidentali del canada ).
Chiunque, in sostanza, nutra passione e sia dotato di relativa competenza meteoclimatica, non può non cogliere quanto queste profonde modifiche - che, lo ribadisco, non sono nate quest'anno ma disegnano un arco temporale già dignitoso, di 20/25/30 anni, con una fase parossistica attuale -
stiano modificando gli assetti del clima europeo.
Quindi come è possibile farsi una sonora risata? tutti idioti e catastrofisti gli analisti dei quattro angoli del Pianeta? e poi qui nessuno sta parlando di catastrofe, ma "semplicemente" di profondi mutamenti in atto
Ti farò 7 esempi molto chiari che danno l'idea - più di tante chiacchiere - di alcuni cambiamenti clamorosi in atto:
1) a londra, negli ultimi 25 anni, le giornate di sole sono aumentate del 29%
(https://www.weatheronline.co.uk/)
2)a parigi, dal 2000, le ondate di calore con massime sopra i 35 gradi sono cresciute del 55% ( http://www.meteofrance.fr/actualites/72 ... le-sud-est)
3) a Torino, la media nivometrica è scesa dai 50 cm del cinquantennio '40- '90 agli - oramai - 10 cm degli ultimissimi anni ( 17 cm dagli anni 2000 ma verso i 10 cm nell'ultimo quinquennio); e il numero di giornate di pioggia è sceso sotto le 30 unità annue ( > 5 mm) rispetto alle oltre 50 degli anni '70 ( nimbus: valentina accordon, mercalli, cat berro)
4) il numero delle annate siccitose con scarsissima presenza di neve sui Pirenei, Massiccio Francese, Alpi svizzere- italiane -francesi e Appennino settentrionale è passato da una proporzione di 1 a 4 a quella di 3 a 5
5) la pressione media degli ultimi 30 anni, in una macroarea che va dall'Olanda al Portogallo, passando per Francia, Inghilterra del sud, svizzera, norditalia è cresciuta di 5hpa, mentre si è abbassata la media dei geopotenziali delle azzorre.
6) il flusso medio delle perturbazioni atlantiche è salito di 3/5 gradi di latitudine verso nord; il numero delle perturbazioni proficue, in grado di determinare low genovesi nel mediterrano o passare dalla valle del rodano, è letteralmente crollata: negli ultimi 5 anni, con l'eccezione del 2018, non sono andate oltre le 3-4 l'anno. Ma la tendenza si era affermata con prepotenza dal 1988, cresciuta negli anni 90, in relativa pausa tra il 2008 e il 2013, e ora in fortissima ripresa
7) il numero di giornate totalmente secche o con precipitazioni inferiori ai 2 mm, in una gigantesca area che coinvolge metà europa ( grosso modo dalla Ruhr tedesca a Lisbona) è enormemente cresciuto ( dal 20 al 40%). Zone più colpite: Spagna centrale e orientale, Francia centro-meridionale, svizzera occidentale, Nordovest italiano (https://www.eea.europa.eu/it/themes/climate
Se tutto questo non ti - vi - bastasse, per meritare attenzione, per lo meno l'attenzione degli appassionati di clima, non so cosa dovrebbe succedere ancora per ammettere che si è al cospetto di un clima nuovo in europa
La copertura nuvolosa in Italia è diminuita in modo significativo su tutta l'Italia negli ultimi 70 anni e queste variazioni sono associate a cambiamenti della circolazione atmosferica su scala europea con un aumento medio dei geopotenziali. In modo particolare il cambiamento più intenso è avvenuto tra il 1951 e il 1985-1990 circa.
E tra queste due variabili ho visto che c'è una buona correlazione sia stagionale che annuale.
Settimana prossima, quando l'avrò discussa, aprirò un thread per mostrare i risultati ottenuti.
ottimo hurricane, la leggerò volentieri, come tutte le cose che scrivi