L'AISAM firma una lettera contro l'AGW indirizzata al Parlamento e Governo
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L'AISAM firma una lettera contro l'AGW indirizzata al Parlamento e Governo
L'Associazione Italiana di Scienze dell'atmosfera e Metereologia aderisce a una lettera firmata fino a ora da quasi 250 persone del campo, tra cui moltissimi esperti di fisica del sistema Terra e del Clima.
https://www.aisam.eu/
Servirà a qualcosa? Ne dubito, generalmente queste cose passano sempre sottotraccia.
Ovviamente a maggio venne a sua volta spedita una petizione negazionista (perchè qui non si tratta di discutere a proposito di un argomento ma piuttosto di negare, sminuendo/falsificando/nascondendo dati appositamente).
Qui la lettera negazionista con gli errori https://www.climalteranti.it/2019/06/09 ... del-clima/
Fortunatamente (e si spera non sia una promessa da primo giorno post elezione), l'Europa sembra volersi indirizzare verso un futuro più sostenibile e che più in là nel tempo sicuramente darà i suoi frutti (già solo l'indipendenza energetica europea sarà un passo in avanti sia per la nostra economia che per la nostra indipendenza politica rispetto ad alcuni nostri fornitori non affidabilissimi, vedasi Russia).
https://www.aisam.eu/
Servirà a qualcosa? Ne dubito, generalmente queste cose passano sempre sottotraccia.
Ovviamente a maggio venne a sua volta spedita una petizione negazionista (perchè qui non si tratta di discutere a proposito di un argomento ma piuttosto di negare, sminuendo/falsificando/nascondendo dati appositamente).
Qui la lettera negazionista con gli errori https://www.climalteranti.it/2019/06/09 ... del-clima/
Fortunatamente (e si spera non sia una promessa da primo giorno post elezione), l'Europa sembra volersi indirizzare verso un futuro più sostenibile e che più in là nel tempo sicuramente darà i suoi frutti (già solo l'indipendenza energetica europea sarà un passo in avanti sia per la nostra economia che per la nostra indipendenza politica rispetto ad alcuni nostri fornitori non affidabilissimi, vedasi Russia).
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L'Europa puó fare ben poco secondo me!
Ci sono India,Cina e Usa oltre a chissà quante attovità illegali in Africa.
Un po' come dire che io faccio di tutto per non sprecare acqua poi peró il 30-40% si perde per gocciolamenti nella rete dell'acquedotto
E speriamo che l'Europa green incentivi i pannelli solari sopra case e fabbriche e non sopra i nostri suoli già martoriati dall'incuria ed erosione
Ci sono India,Cina e Usa oltre a chissà quante attovità illegali in Africa.
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Verissimo, però l'Europa da sola non è poco, parliamo del 15% delle emissioni mondiali di CO2 ad esempioTelecuscino ha scritto:L'Europa puó fare ben poco secondo me!
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I cambiamenti non partono da una classe politica: partono dalla gente, che poi sono anche e soprattutto elettori (tranne che in Cina e Russia, ma non durerà per sempre). Quando la Natura presenterà il conto (e lo sta già presentando) a suon di schiaffoni, anche i più recalcitranti si sveglieranno (o periranno a suon di schiaffoni). Il mondo ha bisogno di energia, ma questa produzione deve impattare il meno possibile sull'ambiente. Abbiamo visto che esiste una moltitudine di alternative che andrebbero a sostituire in parte i combustibili fossili, se solo ci fosse un maggior coordinamento anche solo a livello di ogni singolo Paese. E' inutile fare progetti che coinvolgono decine di Paesi eterogenei (€uro <i>docet</i>) che finiscono con l'arenarsi su questioni campanilistiche e opportunistiche. Sebbene fotovoltaico, eolico, solare termico, maree, geotermico costituiscano a fornire un buon contributo, siamo ancora alla ricerca di una vera fonte che produca enormi quantità di energia in maniera affidabile e continua. Questa è l'energia nucleare di fusione di cui si parla sempre meno, nonostante siano stati raggiunti importantissimi traguardi, ma che presenta ancora molte difficoltà. Servono investimenti in ricerca fondamentale e conseguenti tecnologie. Sono in corso degli studi particolareggiati sul comportamento dei plasmi sulla fotosfera solare. Il problema attualmente più importante è la comprensione dei meccanismi alla base del comportamento di gas completamente ionizzati ad altissima temperatura (si parla decine di milioni di gradi per tali centrali terrestri) e del loro confinamento tramite campi magnetici, affinché all'interno di questi le reazioni si mantengano e si autoalimentino. Sulla Luna sono presenti notevoli quantità di un isotopo dell'elio molto utile a questo scopo (He3) che farebbe da catalizzatore all'accensione delle reazioni con soglie di temperatura più basse e quindi con minori problematiche di confinamento.IMadeYouReadThis ha scritto:Verissimo, però l'Europa da sola non è poco, parliamo del 15% delle emissioni mondiali di CO2 ad esempioTelecuscino ha scritto:L'Europa puó fare ben poco secondo me!
Ci sono India,Cina e Usa oltre a chissà quante attovità illegali in Africa.
Un po' come dire che io faccio di tutto per non sprecare acqua poi peró il 30-40% si perde per gocciolamenti nella rete dell'acquedotto
E speriamo che l'Europa green incentivi i pannelli solari sopra case e fabbriche e non sopra i nostri suoli già martoriati dall'incuria ed erosione
L'apertura di un dibattito - fosse anche al calor bianco - lo vedo come un importante punto di partenza, poiché finirà con il coinvolgere tutti in termini di sensibilizzazione e di cultura. Ne va solo della sopravvivenza degli individui.
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ottimo td Imade, tra l'altro mi piacerebbe sapere la posizione su questo argomento, in particolar modo energie alternative, dei paesi "arabi" in generale, senza star qua a fare classifica... dato che a parte Usa e compagnia bella ci propinano loro una buona parte dei combustibili fossili, ma è come domandare se il vino è buono all'oste
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Eh giàBrixiaFidelis ha scritto:ottimo td Imade, tra l'altro mi piacerebbe sapere la posizione su questo argomento, in particolar modo energie alternative, dei paesi "arabi" in generale, senza star qua a fare classifica... dato che a parte Usa e compagnia bella ci propinano loro una buona parte dei combustibili fossili, ma è come domandare se il vino è buono all'oste
Non conosco i dati sulle rinnovabili nei paesi "petroliferi"
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É vero che a Dubai si comincia a parlare di rinnovabili in vista della fine del petrolio oppure son solo dicerie? Qualcuno ne sa di più?IMadeYouReadThis ha scritto:Eh giàBrixiaFidelis ha scritto:ottimo td Imade, tra l'altro mi piacerebbe sapere la posizione su questo argomento, in particolar modo energie alternative, dei paesi "arabi" in generale, senza star qua a fare classifica... dato che a parte Usa e compagnia bella ci propinano loro una buona parte dei combustibili fossili, ma è come domandare se il vino è buono all'oste
Non conosco i dati sulle rinnovabili nei paesi "petroliferi"
Non posso rispondere alla tua domanda ma una cosa è certa: se proprio quei paesi (penisola araba, giusto per restare in tema) non sa o non vuole investire in tecnologia solare o fotovoltaica allora ci marciano ! Non gli manca né la luce (praticamente perpetua) né tanto meno il denaro. Sarebbe interessante rispolverare quel progetto - peraltro in parte realizzato - del fisico premio Nobel Carlo Rubbia, mirato all'utilizzazione del calore solare tramite la sua concentrazione utilizzando sistemi di specchi che convergevano la radiazione solare verso tubi riempiti di un particolare gas che raggiungeva altissime temperature e con le quali si potevano - ad esempio - mettere in moto turbine. Il prototipo - se non ricordo male - fu realizzato guarda caso nel Sahara. Qualcuno ne sa di più ?Telecuscino ha scritto:É vero che a Dubai si comincia a parlare di rinnovabili in vista della fine del petrolio oppure son solo dicerie? Qualcuno ne sa di più?IMadeYouReadThis ha scritto:Eh giàBrixiaFidelis ha scritto:ottimo td Imade, tra l'altro mi piacerebbe sapere la posizione su questo argomento, in particolar modo energie alternative, dei paesi "arabi" in generale, senza star qua a fare classifica... dato che a parte Usa e compagnia bella ci propinano loro una buona parte dei combustibili fossili, ma è come domandare se il vino è buono all'oste
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guarda non sono esperto, però sò che negli Usa, forse California o Nevada, ci sono 10.000 specchi che sfruttano il principio cui accenni; io penso che da noi sia impensabile applicare utilmente tale procedimento, non abbiamo abbastanza radiazione solare e soprattutto spazio per impiantare un parco fotovoltaico di tali dimensioni, almeno senza impatto ambientale mostruoso; naturalmente è un mio parere personalePatagonia ha scritto:Non posso rispondere alla tua domanda ma una cosa è certa: se proprio quei paesi (penisola araba, giusto per restare in tema) non sa o non vuole investire in tecnologia solare o fotovoltaica allora ci marciano ! Non gli manca né la luce (praticamente perpetua) né tanto meno il denaro. Sarebbe interessante rispolverare quel progetto - peraltro in parte realizzato - del fisico premio Nobel Carlo Rubbia, mirato all'utilizzazione del calore solare tramite la sua concentrazione utilizzando sistemi di specchi che convergevano la radiazione solare verso tubi riempiti di un particolare gas che raggiungeva altissime temperature e con le quali si potevano - ad esempio - mettere in moto turbine. Il prototipo - se non ricordo male - fu realizzato guarda caso nel Sahara. Qualcuno ne sa di più ?Telecuscino ha scritto:É vero che a Dubai si comincia a parlare di rinnovabili in vista della fine del petrolio oppure son solo dicerie? Qualcuno ne sa di più?IMadeYouReadThis ha scritto: Eh già
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con le entrate derivanti dal loro patrimonio di petrolio potrebbero ben farlo, cavolissimi di sottanoni e turbanti della miseriaTelecuscino ha scritto:É vero che a Dubai si comincia a parlare di rinnovabili in vista della fine del petrolio oppure son solo dicerie? Qualcuno ne sa di più?IMadeYouReadThis ha scritto:Eh giàBrixiaFidelis ha scritto:ottimo td Imade, tra l'altro mi piacerebbe sapere la posizione su questo argomento, in particolar modo energie alternative, dei paesi "arabi" in generale, senza star qua a fare classifica... dato che a parte Usa e compagnia bella ci propinano loro una buona parte dei combustibili fossili, ma è come domandare se il vino è buono all'oste
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E' consolante sapere che nel mondo si comincia (o si è cominciato) ad andare in questa direzione. Comunque il progetto di Rubbia si chiama "Progetto Archimede": basta cercare su Google per trovare approfondimenti e diversi video.BrixiaFidelis ha scritto:guarda non sono esperto, però sò che negli Usa, forse California o Nevada, ci sono 10.000 specchi che sfruttano il principio cui accenni; io penso che da noi sia impensabile applicare utilmente tale procedimento, non abbiamo abbastanza radiazione solare e soprattutto spazio per impiantare un parco fotovoltaico di tali dimensioni, almeno senza impatto ambientale mostruoso; naturalmente è un mio parere personalePatagonia ha scritto:Non posso rispondere alla tua domanda ma una cosa è certa: se proprio quei paesi (penisola araba, giusto per restare in tema) non sa o non vuole investire in tecnologia solare o fotovoltaica allora ci marciano ! Non gli manca né la luce (praticamente perpetua) né tanto meno il denaro. Sarebbe interessante rispolverare quel progetto - peraltro in parte realizzato - del fisico premio Nobel Carlo Rubbia, mirato all'utilizzazione del calore solare tramite la sua concentrazione utilizzando sistemi di specchi che convergevano la radiazione solare verso tubi riempiti di un particolare gas che raggiungeva altissime temperature e con le quali si potevano - ad esempio - mettere in moto turbine. Il prototipo - se non ricordo male - fu realizzato guarda caso nel Sahara. Qualcuno ne sa di più ?Telecuscino ha scritto: É vero che a Dubai si comincia a parlare di rinnovabili in vista della fine del petrolio oppure son solo dicerie? Qualcuno ne sa di più?
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pure perché sennò finito petrolio,finita Dubai!BrixiaFidelis ha scritto:con le entrate derivanti dal loro patrimonio di petrolio potrebbero ben farlo, cavolissimi di sottanoni e turbanti della miseriaTelecuscino ha scritto:É vero che a Dubai si comincia a parlare di rinnovabili in vista della fine del petrolio oppure son solo dicerie? Qualcuno ne sa di più?IMadeYouReadThis ha scritto: Eh già
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Per quanto riguarda i megaimpianti fotovoltaici io direi di limitarci a farlo (obbligherei) su tutte le fabbriche almeno.
E sinceramente anche sulle case per avere un minimo di indipendenza energetica.
Poi direi di tornare ad utilizzare la legna così da avere un doppio vantaggio come la gestione del territorio !
(ahivoglia a parlare di danni e frane o incendi da Gw quando non c'é più manutenzione del territorio, cementificazione, mancanza di prevenzione con il corpo forestale che ha perso la capacitá e abbandono dei boschi quindi situazioni lasciate a sviluppo naturale e incendi incontrollabili con molta necromassa a terra e densitá boschiva "estrema") e impatto 0 sulle emissioni di Co2.
Tecnicamente anche l'uso del gas metano é ecologico da Ch4 (gas serra potente) passi a Co2 (27 volte meno impattante)!