Pubblico il link ad una serie di foto della salita al Rifugio Vittorio Emanuele (zona Gran Paradiso) del 30 agosto e della salita del 31 agosto ai 3609 mt della Tresenta, uno dei satelliti del Gran Paradiso.
Era una gita che volevamo fare da moltissimi anni e finalmente ci siamo riusciti.
Però visto lo stato della parete costituito da un ammasso di pietroni e lastre instabili piuttosto pericolose e con una salita estremamente faticosa, non ci ritornerò senz'altro mai più, da cui finalmente la Tresenta...mai più la Tresenta.
Inoltre in salita abbiamo fatto un giro un po' più lungo del necessario, meglio sarebbe stato fare come il gruppo dei 15 tedeschi che hanno seguito ilghiacciaio, con salita regolare e progressiva.
In discesa invece abbiamo tribolato parecchio, perché avendo lascioato i ramponi alal base della parete per alleggerire lo zaino, pesante 14/15 kg, in discesa ho faticato per ritrovarli, dovendo spostarmi sul ghiacciaio solo con scarponi e l'aiuto della piccozza, riuscendo infine con una risalita a ritrovarli; successivamente abbiamo seguito un nevaio da cui poi abbiamo tribolato per trovare il passaggio per scendere dal salto di un centinaio di metri formato dalle barre rocciose, che ancora 15 anni fa erano completamente ricoperte dal ghiacciaio.
Per finire appena partiti in discesa dal rifugio si sono staccate a distanza di un minuto una dall'altra, due grosse frane dalal parete del Ciarforon, con enormi massi che rotolavano sul ghiacciaio, esplodendo e frantumandosi con grandi boati quando incontravano altri blocchi.
Appena posso completerò con le ultime foto
http://www.lafiocavenmola.it/modules/xc ... album=7686
Finalmente la Tresenta (3609 mt)... mai più la Tresenta
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- giulys
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Finalmente la Tresenta (3609 mt)... mai più la Tresenta
Ultima modifica di giulys il mar set 03, 2013 2:44 pm, modificato 1 volta in totale.
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1) ad una bella ragazza, che forse più per merito della simpatia e disponibilità degli altri, faceva un po' da contrasto, ma niente di che, solo meno simpatica.finland77 ha scritto:Bel reportage Giulys, cavolo che pietroni!
Avrei due piccole curiosità
1)A quale eccezione ti riferivi riguardo ai gestori del rifugio?
2)Sotto quello splendido maglioncino rosso avevi la camicia?
Molto gentile, disponibile e capace il gestore, in quanto non è certo facile guidare un rifugio che in giornate come quelle in cui sono stato io deve far fronte all'afflusso di un 150 persone almeno, alloggiarle, sistemarle, con tutti i problemi legati anche alle prenotazioni, alle disdette ed a quelli che non avvisano se non vengono dopo aver prenotato; inoltre anche il problema dell'approvvigionamento e della cucina deve essere piuttosto complicato: essendo frequentato molto da francesi e tedeschi, ho visto montagne di bottiglie di birra, la bevanda in assoluto più consumata.
Noi ci siamo limitati ad acqua di fonte, tisane e the.
2) Purtroppo stavolta non avevo la camicia d'ordinanza, neanche sotto il pile, ma cercherò di fare in modo che la cosa non si ripeta
- giulys
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Sicuramente non mi sentivo per niente tranquillo, soprattutto quando in pieno pomeriggio ho dovuto girovagare sul ghiacciaio sotto la parete di pietre alla ricerca dei ramponiStilone ha scritto:Colpimenti giulys, sicuramente, la progressione su quello sfasciume di rocce non è stata agevole, molto meglio il ghiacciaio!!! Da aggiungere anche il pericolo dei sassi, che nel periodo più caldo dell'estate possono staccarsi dalle pareti a causa del riscaldamento.
Mai lasciare del materiale in giro, soprattutto se in posto non facilmente identificabile.
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giulys ha scritto:1) ad una bella ragazza, che forse più per merito della simpatia e disponibilità degli altri, faceva un po' da contrasto, ma niente di che, solo meno simpatica.finland77 ha scritto:Bel reportage Giulys, cavolo che pietroni!
Avrei due piccole curiosità
1)A quale eccezione ti riferivi riguardo ai gestori del rifugio?
2)Sotto quello splendido maglioncino rosso avevi la camicia?
Molto gentile, disponibile e capace il gestore, in quanto non è certo facile guidare un rifugio che in giornate come quelle in cui sono stato io deve far fronte all'afflusso di un 150 persone almeno, alloggiarle, sistemarle, con tutti i problemi legati anche alle prenotazioni, alle disdette ed a quelli che non avvisano se non vengono dopo aver prenotato; inoltre anche il problema dell'approvvigionamento e della cucina deve essere piuttosto complicato: essendo frequentato molto da francesi e tedeschi, ho visto montagne di bottiglie di birra, la bevanda in assoluto più consumata.
Noi ci siamo limitati ad acqua di fonte, tisane e the.
2) Purtroppo stavolta non avevo la camicia d'ordinanza, neanche sotto il pile, ma cercherò di fare in modo che la cosa non si ripeta
Bravi avete fatto bene, inutile andare in alta quota a contatto diretto con la natura e riempirsi di birre...
No la camicia nooooooooooo