se agli altri si vede e a te no il problema non è mioulisse55 ha scritto:@nevofilo80
Se continui a postare img con postimage
rendi le carte invisibili a tanti di noi....
Sono mesi che ti esorto inutilmente...
ma perchè?
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dice bene Luca90
l'intrusione di calore al polo da parte dell'alta pressione è vista con una buona continuità dal modello amicano, sia nel run operazionale, che in quello parallelo, sia nel controllo, che nelle corse alternative e direi da alcuni runs a questa parte
il problema è appunto la distribuzione delle anomalie dei centri di alta e bassa pressione, l'asse di risalita ed eventuali pieghe dell'HP
tutte questione che a 250/300 ore di distanza non possono essere risolte
come sempre, serve arrivare al range di reading, quello è il punto di partenza per crederci o meno
l'intrusione di calore al polo da parte dell'alta pressione è vista con una buona continuità dal modello amicano, sia nel run operazionale, che in quello parallelo, sia nel controllo, che nelle corse alternative e direi da alcuni runs a questa parte
il problema è appunto la distribuzione delle anomalie dei centri di alta e bassa pressione, l'asse di risalita ed eventuali pieghe dell'HP
tutte questione che a 250/300 ore di distanza non possono essere risolte
come sempre, serve arrivare al range di reading, quello è il punto di partenza per crederci o meno
Non è che non vedo solo io....sia chiaro.nevofilo80 ha scritto:se agli altri si vede e a te no il problema non è mioulisse55 ha scritto:@nevofilo80
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rendi le carte invisibili a tanti di noi....
Sono mesi che ti esorto inutilmente...
ma perchè?
In ogni caso noto con dispiacere che fare una cortesia ti pesa.
Eppure non costa nulla.
https://www.meteolive.it/news/Fantamete ... no-/77538/
bisogna convincere l'europeo
e cmq le proiezioni mensili su febbraio seconda parte non sono affatto malvagie da parte dell'europeo
me le sono viste su altro sito
la parte più calda del mese sarebbe trascorsa, fino alla metà
la terza decade e il finale presenterebbe temperature in media, il che scongiura il rischio scaldate subtropicali, semmai al peggio un HP con repisro continentale..
ma perché no...anche una fase molto fredda, seppur di breve durata
bisogna convincere l'europeo
e cmq le proiezioni mensili su febbraio seconda parte non sono affatto malvagie da parte dell'europeo
me le sono viste su altro sito
la parte più calda del mese sarebbe trascorsa, fino alla metà
la terza decade e il finale presenterebbe temperature in media, il che scongiura il rischio scaldate subtropicali, semmai al peggio un HP con repisro continentale..
ma perché no...anche una fase molto fredda, seppur di breve durata
Sperando di poter arricchire la discussione ....Come già spiegato a fine gennaio, l'inverno 2018/2019 è stato fortemente condizionato dal valore una variabile, chiamata PDO (Pacific Decadal Oscillation), che ha modificato la traiettoria della propagazione delle grandi onde planetarie. In poche parole ha deviato più ad est le discese di aria fredda che hanno interessato direttamente, già in dicembre, l'Europa orientale e solo in maniera marginale l'Italia, solitamente il centro adriatico ed il sud. Anche la trasmissione al suolo degli effetti del riscaldamento stratosferico natalizio ha risentito di questa variabile, tant'è che la prima intensa discesa di aria fredda direttamente collegabile all'evento, avvenuta intorno alla prima decade di gennaio, è finita essenzialmente sull'Europa orientale, specie tra Balcani, Grecia ed Ucraina. Si è pensato che questa "forzante" potesse diminuire a febbraio, anche per effetto di quanto avvenuto in gennaio dopo il riscaldamento stratosferico che, tra l'altro, avrebbe dovuto condizionare in maniera stabile la debolezza del Vortice Polare, così non è stato ed anche la chiusura stagionale con retrogressione continentale risulterà più attenuata. Purtroppo le dinamiche climatiche a livello globale sono già complicate in partenza, con numerose variabili a cui bisogna tener conto, poi se ci aggiungiamo il riscaldamento globale che tende a modificare i vecchi schemi, è altamente probabile che le cose non vadano perfettamente come ipotizzato. E per passare da un evento di una certa consistenza ad un evento nella norma basta veramente poco. Per questo motivo è difficile esporsi sulle previsioni a lungo termine oltre la settimana ed anche quando lo si fa si devono usare molti condizionali, può bastar poco per modificare le ipotesi fatte qualche giorno prima.
Ciao Iniè, sono d'accordo con la posizione tua e di Luca sul portare tutto in tempistiche più corte, ma stamattina durante il run6 di gfs ho notato che le differenze con l'europeo partono molto prima, l'europeo non vede assolutamente il rientro fresco del fine settimana, credo che già i run 12 sia americani che di ukmo che di ecmwf cominceranno a chiarire questa cosa per poi andare a verificare anche oltre le 200 ore le sinottiche
Fino alle 120 ore siamo li, poi ecmwf vede l'hp spanciare verso est al contrario di gfs che fa rientrare un po di freddo da est, la differenza non è banale, in quanto presuppone che l'europeo punti su spinta zonale a differenza degli americani
ecmwf 0
gfs parallelo 6
Fino alle 120 ore siamo li, poi ecmwf vede l'hp spanciare verso est al contrario di gfs che fa rientrare un po di freddo da est, la differenza non è banale, in quanto presuppone che l'europeo punti su spinta zonale a differenza degli americani
ecmwf 0
gfs parallelo 6
Cosa intendi per PDO negativa o positiva???dic_96 ha scritto:Sperando di poter arricchire la discussione ....Come già spiegato a fine gennaio, l'inverno 2018/2019 è stato fortemente condizionato dal valore una variabile, chiamata PDO (Pacific Decadal Oscillation), che ha modificato la traiettoria della propagazione delle grandi onde planetarie. In poche parole ha deviato più ad est le discese di aria fredda che hanno interessato direttamente, già in dicembre, l'Europa orientale e solo in maniera marginale l'Italia, solitamente il centro adriatico ed il sud. Anche la trasmissione al suolo degli effetti del riscaldamento stratosferico natalizio ha risentito di questa variabile, tant'è che la prima intensa discesa di aria fredda direttamente collegabile all'evento, avvenuta intorno alla prima decade di gennaio, è finita essenzialmente sull'Europa orientale, specie tra Balcani, Grecia ed Ucraina. Si è pensato che questa "forzante" potesse diminuire a febbraio, anche per effetto di quanto avvenuto in gennaio dopo il riscaldamento stratosferico che, tra l'altro, avrebbe dovuto condizionare in maniera stabile la debolezza del Vortice Polare, così non è stato ed anche la chiusura stagionale con retrogressione continentale risulterà più attenuata. Purtroppo le dinamiche climatiche a livello globale sono già complicate in partenza, con numerose variabili a cui bisogna tener conto, poi se ci aggiungiamo il riscaldamento globale che tende a modificare i vecchi schemi, è altamente probabile che le cose non vadano perfettamente come ipotizzato. E per passare da un evento di una certa consistenza ad un evento nella norma basta veramente poco. Per questo motivo è difficile esporsi sulle previsioni a lungo termine oltre la settimana ed anche quando lo si fa si devono usare molti condizionali, può bastar poco per modificare le ipotesi fatte qualche giorno prima.
N.B Molti stanno parlando della colpa della PDO + ....
Questo è il grafico dell NOAA
------------------------------------------------
Io invece, do la colpa alla SST del N/ATL che è stata fortemente riscaldata a gennaio ed ha portato un lieve alterazione all'andamento previsionistico.
In questo caso la NAO negativa ha dato il suo forfait, e l'SSW non ha dato il suo effetto da noi, come capitava nei cicli di variabilità a breve termine del Golfo.
Ultima modifica di Rio il lun feb 11, 2019 4:14 pm, modificato 1 volta in totale.
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PDO POSITIVA in inverno favorisce un’alta pressione su Ovest Stati Uniti, una bassa pressione fredda sul Centro Est States e Ovest Atlantico e, di nuovo, alta pressione subtropicale in incentivazione su Est Atlantico e Centro-Sud Europa. Viene da sé che, in presenza di fase con PDO positiva, il trend invernale sull’Europa, specie centro meridionale, è verso una stagione più mite della norma.Rio ha scritto:Cosa intendi per PDO negativa o positiva???dic_96 ha scritto:Sperando di poter arricchire la discussione ....Come già spiegato a fine gennaio, l'inverno 2018/2019 è stato fortemente condizionato dal valore una variabile, chiamata PDO (Pacific Decadal Oscillation), che ha modificato la traiettoria della propagazione delle grandi onde planetarie. In poche parole ha deviato più ad est le discese di aria fredda che hanno interessato direttamente, già in dicembre, l'Europa orientale e solo in maniera marginale l'Italia, solitamente il centro adriatico ed il sud. Anche la trasmissione al suolo degli effetti del riscaldamento stratosferico natalizio ha risentito di questa variabile, tant'è che la prima intensa discesa di aria fredda direttamente collegabile all'evento, avvenuta intorno alla prima decade di gennaio, è finita essenzialmente sull'Europa orientale, specie tra Balcani, Grecia ed Ucraina. Si è pensato che questa "forzante" potesse diminuire a febbraio, anche per effetto di quanto avvenuto in gennaio dopo il riscaldamento stratosferico che, tra l'altro, avrebbe dovuto condizionare in maniera stabile la debolezza del Vortice Polare, così non è stato ed anche la chiusura stagionale con retrogressione continentale risulterà più attenuata. Purtroppo le dinamiche climatiche a livello globale sono già complicate in partenza, con numerose variabili a cui bisogna tener conto, poi se ci aggiungiamo il riscaldamento globale che tende a modificare i vecchi schemi, è altamente probabile che le cose non vadano perfettamente come ipotizzato. E per passare da un evento di una certa consistenza ad un evento nella norma basta veramente poco. Per questo motivo è difficile esporsi sulle previsioni a lungo termine oltre la settimana ed anche quando lo si fa si devono usare molti condizionali, può bastar poco per modificare le ipotesi fatte qualche giorno prima.
N.B Molti stanno parlando della colpa della PDO + ....
Questo è il grafico dell NOAA
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Io invece, do la colpa alla SST del N/ATL che è stata fortemente riscaldata a gennaio ed ha portato un lieve alterazione all'andamento previsionistico.
In questo caso la NAO negativa ha dato il suo forfait, e l'SSW non ha dato il suo effetto da noi, come capitava nei cicli di variabilità a breve termine del Golfo.
PDO NEGATIVA in inverno : una tendenza a maggiori basse pressioni sul centro ovest Stati Uniti, più alta pressione sull'Est degli Stati Uniti, e cavo depressionario largo in Atlantico con l’anticiclone di blocco su Est Atlantico. Condizione, quest’ultima, ideale per maggiori discese di aria fredda dal Polo Nord verso l’Europa e anche le medie basse latitudini europee, come l’Italia.
Affinché questo indice si mostri favorevole a inverni più freddi sull'Italia, in sintesi, è opportuno che esso sia di segno negativo.
Ovviamente, nessun indice da solo può caratterizzare un andamento climatico...