al bar del meteo...
Moderatori: erboss, MeteoLive, jackfrost
è la stagione delle arance; quelle con la muffa sopra mi danno l'idea della terra: le persone hanno più o meno lo stesso comportamento delle muffe sulla buccia
più ci penso e più mi rendo conto che l' avvento dell' uomo, non sia stato un buon affare per il nostro incantevole pianeta
stento anche a credere, soprattutto sentendo i telegiornali, ci sia un disegno divino apposta per l' uomo
quando siamo proprio buoni siamo umanitari, molte volte neanche quello; in certe occasioni, doniamo un po' del nostro; normalmente però, viva i comodacci nostri e se c'è qualche ricaduta pesante, amen
l' importante è il nostro personale benessere, ma niente al di là della punta del nostro naso
speriamo di non fare la fine che normalmente fanno le arance con la muffa, tanto più che noi lo sappiamo che la terra è sferica e non un piano infinito da sfruttare...
più ci penso e più mi rendo conto che l' avvento dell' uomo, non sia stato un buon affare per il nostro incantevole pianeta
stento anche a credere, soprattutto sentendo i telegiornali, ci sia un disegno divino apposta per l' uomo
quando siamo proprio buoni siamo umanitari, molte volte neanche quello; in certe occasioni, doniamo un po' del nostro; normalmente però, viva i comodacci nostri e se c'è qualche ricaduta pesante, amen
l' importante è il nostro personale benessere, ma niente al di là della punta del nostro naso
speriamo di non fare la fine che normalmente fanno le arance con la muffa, tanto più che noi lo sappiamo che la terra è sferica e non un piano infinito da sfruttare...
- giulys
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Fa sempre piacere sentire un po' di sano ottimismoag ha scritto:è la stagione delle arance; quelle con la muffa sopra mi danno l'idea della terra: le persone hanno più o meno lo stesso comportamento delle muffe sulla buccia
più ci penso e più mi rendo conto che l' avvento dell' uomo, non sia stato un buon affare per il nostro incantevole pianeta
stento anche a credere, soprattutto sentendo i telegiornali, ci sia un disegno divino apposta per l' uomo
quando siamo proprio buoni siamo umanitari, molte volte neanche quello; in certe occasioni, doniamo un po' del nostro; normalmente però, viva i comodacci nostri e se c'è qualche ricaduta pesante, amen
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- Iscritto il: lun lug 20, 2015 3:33 pm
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più che altro guardando stò arancia e specchiandomi non mi trovo poi così uguale, cavolo ag, siamo mica tutti muffagiulys ha scritto:Fa sempre piacere sentire un po' di sano ottimismoag ha scritto:è la stagione delle arance; quelle con la muffa sopra mi danno l'idea della terra: le persone hanno più o meno lo stesso comportamento delle muffe sulla buccia
più ci penso e più mi rendo conto che l' avvento dell' uomo, non sia stato un buon affare per il nostro incantevole pianeta
stento anche a credere, soprattutto sentendo i telegiornali, ci sia un disegno divino apposta per l' uomo
quando siamo proprio buoni siamo umanitari, molte volte neanche quello; in certe occasioni, doniamo un po' del nostro; normalmente però, viva i comodacci nostri e se c'è qualche ricaduta pesante, amen
l' importante è il nostro personale benessere, ma niente al di là della punta del nostro naso
speriamo di non fare la fine che normalmente fanno le arance con la muffa, tanto più che noi lo sappiamo che la terra è sferica e non un piano infinito da sfruttare...
ottimismo, tra poco nevica
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- Iscritto il: lun lug 20, 2015 3:33 pm
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la stessa cosa che penso io, quando le formiche mi colonizzano l'ortoag ha scritto:ecco, più che altro, tutte le volte che vedo le arance con la muffa (questo già da un bel po' di tempo), mi viene in mente la terra e la colonizzazione degli umani
volevo sapere cosa ne pensate
oggi c' è stato un cielo super azzurro, non posso crederci che domani nevichi!
per la neve fidati, Piemonte sembra messo bene
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- Iscritto il: lun feb 09, 2015 4:21 pm
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Il 2 dicembre di 94 anni fa nasceva una delle voci liriche femminili più grandi in assoluto (e non solo per l'incredibile estensione), cioè a dire Maria Callas, la "divina". Purtroppo si spense prematuramente a soli 54 anni non ancora compìuti..
Non si possono elencare tutti i ruoli sostenuti, tutte le incisioni discografiche e tutti i successi mietuti nella sua carriera.
Qua inserisco solo una delle sue immense interpretazioni, quella relativa all'aria "Un bel dì vedremo" dall'opera di Giacomo Puccini "Madama Butterfly", dal finale tragico in cui la protagonista giapponese Cio-Cio-San (Butterfly) dopo essere convolata a nozze con l'americano Pinkerton e dopo aver sperato per tre lunghi anni con grande fede e fedeltà nel ritorno di quest'ultimo da lei (essendo egli tornatosene in America dopo il matrimonio), si uccide in seguito al ritorno sì di lui, ma con la nuova donna che aveva sposato dopo aver ripudiato Cio-Cio-San senza che lei lo avesse mai saputo.
Tra l'altro dal breve matrimonio con la ragazza giapponese era nato un figlio e Pinkerton torna solo per riprenderselo e portarselo con se' in America.
Ma a quel punto ella benderà prima il bambino lasciandolo a giocare in una stanza e poi si porterà dietro un paravento dove si suiciderà volgendo contro se stessa, al collo, un coltello tantō.
Ecco il testo dell'aria (il libretto dell'opera è di Giacosa e Illica) piena di struggente speranza e di fede nel ritorno del marito...
Un bel dì, vedremo
levarsi un fil di fumo
dall'estremo confin del mare.
E poi la nave appare
Poi la nave bianca.
Entra nel porto, romba il suo saluto.
Vedi? È venuto!
Io non gli scendo incontro, io no. Mi metto
là sul ciglio del colle e aspetto, aspetto
gran tempo e non mi pesa
la lunga attesa.
E... uscito dalla folla cittadina
un uomo, un picciol punto
s'avvia per la collina.
Chi sarà? Chi sarà?
E come sarà giunto
che dirà? che dirà?
Chiamerà Butterfly dalla lontana.
Io senza dar risposta
me ne starò nascosta
un po' per celia, un po' per non morire
al primo incontro, ed egli alquanto in pena
chiamerà, chiamerà:
«Piccina – mogliettina
olezzo di verbena»
i nomi che mi dava al suo venire.
(a Suzuki)
Tutto questo avverrà, te lo prometto.
Tienti la tua paura. – Io con sicura
fede lo aspetto.
...e il sonoro di una delle indimenticabili interpretazioni della Callas de "Un bel dì vedremo" (il video ha anche i sottotitoli)...
https://www.youtube.com/watch?v=TkgatM3-t4k
infine un recital della Callas nel 73 a Londra insieme al grande tenore Giuseppe di Stefano...
https://www.youtube.com/watch?v=F1mO7_C3tCs
un saluto a tutti...
Non si possono elencare tutti i ruoli sostenuti, tutte le incisioni discografiche e tutti i successi mietuti nella sua carriera.
Qua inserisco solo una delle sue immense interpretazioni, quella relativa all'aria "Un bel dì vedremo" dall'opera di Giacomo Puccini "Madama Butterfly", dal finale tragico in cui la protagonista giapponese Cio-Cio-San (Butterfly) dopo essere convolata a nozze con l'americano Pinkerton e dopo aver sperato per tre lunghi anni con grande fede e fedeltà nel ritorno di quest'ultimo da lei (essendo egli tornatosene in America dopo il matrimonio), si uccide in seguito al ritorno sì di lui, ma con la nuova donna che aveva sposato dopo aver ripudiato Cio-Cio-San senza che lei lo avesse mai saputo.
Tra l'altro dal breve matrimonio con la ragazza giapponese era nato un figlio e Pinkerton torna solo per riprenderselo e portarselo con se' in America.
Ma a quel punto ella benderà prima il bambino lasciandolo a giocare in una stanza e poi si porterà dietro un paravento dove si suiciderà volgendo contro se stessa, al collo, un coltello tantō.
Ecco il testo dell'aria (il libretto dell'opera è di Giacosa e Illica) piena di struggente speranza e di fede nel ritorno del marito...
Un bel dì, vedremo
levarsi un fil di fumo
dall'estremo confin del mare.
E poi la nave appare
Poi la nave bianca.
Entra nel porto, romba il suo saluto.
Vedi? È venuto!
Io non gli scendo incontro, io no. Mi metto
là sul ciglio del colle e aspetto, aspetto
gran tempo e non mi pesa
la lunga attesa.
E... uscito dalla folla cittadina
un uomo, un picciol punto
s'avvia per la collina.
Chi sarà? Chi sarà?
E come sarà giunto
che dirà? che dirà?
Chiamerà Butterfly dalla lontana.
Io senza dar risposta
me ne starò nascosta
un po' per celia, un po' per non morire
al primo incontro, ed egli alquanto in pena
chiamerà, chiamerà:
«Piccina – mogliettina
olezzo di verbena»
i nomi che mi dava al suo venire.
(a Suzuki)
Tutto questo avverrà, te lo prometto.
Tienti la tua paura. – Io con sicura
fede lo aspetto.
...e il sonoro di una delle indimenticabili interpretazioni della Callas de "Un bel dì vedremo" (il video ha anche i sottotitoli)...
https://www.youtube.com/watch?v=TkgatM3-t4k
infine un recital della Callas nel 73 a Londra insieme al grande tenore Giuseppe di Stefano...
https://www.youtube.com/watch?v=F1mO7_C3tCs
un saluto a tutti...
c'era una volta, tanto tempo fa, in un posto molto lontano, un bosco incantato proprio alle porte di un paese altrettanto incantato; nel cuore del bosco c' era una piccola montagna sulla quale alcuni abitanti erano soliti andare per pensare alle proprie cose, alle decisioni da prendere o semplicemente per riposare un po' il corpo e la mente, nei periodi che richiedevano forze particolari; al ritorno, anche se non era successo nessun miracolo, ognuno era sereno in cuor suo, perché aveva ricevuto la risposta giusta per sé stesso;
fatto sta che la notizia della montagna nel bosco cominciò a dilagare e a correre anche oltre il paese
quindi, molta gente volle provare a risolvere i propri problemi, a scaricare i fardelli e i pesi che affliggevano la loro anima o il loro corpo, recandosi sulla montagna nel bosco incantato, del paese incantato;
non tutti però scendevano rinfrancati e con il cuore leggero: per alcuni, la visita al monte risultava solamente una perdita di tempo e tornavano a casa ancora più tristi e, insomma, peggiori di prima
la cosa sembrava alquanto strana, ma, in realtà è facile...
da sempre, non solo nel bosco incantato, la montagna, parla solo al cuore di chi è capace di capirla
fatto sta che la notizia della montagna nel bosco cominciò a dilagare e a correre anche oltre il paese
quindi, molta gente volle provare a risolvere i propri problemi, a scaricare i fardelli e i pesi che affliggevano la loro anima o il loro corpo, recandosi sulla montagna nel bosco incantato, del paese incantato;
non tutti però scendevano rinfrancati e con il cuore leggero: per alcuni, la visita al monte risultava solamente una perdita di tempo e tornavano a casa ancora più tristi e, insomma, peggiori di prima
la cosa sembrava alquanto strana, ma, in realtà è facile...
da sempre, non solo nel bosco incantato, la montagna, parla solo al cuore di chi è capace di capirla